assisted chef – Blogger al forno http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno Thu, 26 Apr 2018 15:58:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Blogger al forno – Episodio 3: Risotto alla zucca http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=200 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=200#comments Thu, 29 Jul 2010 14:34:42 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=200 Continua a leggere]]>

Certe volte la gente è strana.

E con “la gente” intendo ME.

E con “strana” intendo STUPIDA.

Lo so benissimo che la zucca è uno di quei (millesettecentonovantatre) cibi che mi sono proibiti.

Ma la tentazione è stata troppo forte.

Ho voluto per forza esibirmi in un risotto alla zucca.

Ne ho pagato le conseguenze.

Ma ne è valsa la pena, eh.

Del resto avevo già annunciato alle cavie il menu.

E quello stesso pomeriggio c’era stata una mia rarissima incursione nel negozio più vicino che vende accessori per la casa, con convulso acquisto di Pyrex d’ogni genere e forma.

Quindi non potevo tirarmi indietro (vedi tattica dell’annuncio pubblico).

Questa cosa del Jet Chef, va detto, mi sta prendendo un po’ la mano.

Una notte ho sognato che cucinavo in casa Flinstones, servendomi di latte e buste con su un logo bianco e nero con una scritta… com’era… Dharma, forse?

Deformazioni professionali a parte, il periodo non è dei più sereni e nel primo pomeriggio, prima ancora di aver finito di lavorare, comincio a pensare al menu della serata.

Gli esperimenti culinari proseguono col consueto metodo Polee ossessivo-compulsivo: uno, due o tre piatti nuovi a settimana ripetuti fino ad un risultato che la psico-sottoscritta, qui, trova accettabile.

Non sono ancora soddisfatta dalle patate al gratin, a proposito. Avremo modo di riparlarne.

Ad ogni modo, questa volta ho fatto un ulteriore passo avanti.

Divento sempre più donna: mi organizzo.

Ho fatto il dolce alle sei e mezza, visto che il Jet Chef è uno solo (Signor Whirlpooooool! Me ne servirebbe un altro paio!) e volevo concentrarmi sul risotto (l’intrepido vicino, sprezzante del pericolo – non per nulla è un ex super-campione di cross, ha accettato di sottoporsi ancora all’esperimento. Le cavie abbondavano).

Così mi sono portata avanti, ho lavato tutte le ciotole e gli strumenti usati per preparare il dolce, l’ho sfornato, l’ho tagliato in quattro porzioni, l’ho impiattato e ho preparato zucchero a velo e caramello per la successiva guarnizione.

Dopodiché mi sono accorta che era un po’ di legno.

Buono, eh, ma di legno.

Ad ogni modo, se lo sono spazzolato (e anche metà del mio, al quale ho rinunciato al grido di “preferisco vivere”).

Il problema è che non capisco dove ho sbagliato: ho seguito alla lettera le istruzioni del mio amato ricettario al microonde (i famosi 9 euro e novanta investiti in ilibreria con grande soddisfazione), ma nulla.

Tempi, temperature, lavorazione.

Tutto come indicato.

Forse era troppo cotto.

Chissà.

Adesso mi tocca rifarlo finché non viene decentemente.

Ad ogni modo, il risotto alla zucca era delizioso.

L’ho pagato caro, stando male un giorno intero per via della zucca, ma… quasi volentieri.

E ho deciso che i risotti saranno la mia soddisfazione: ho imparato già a regolarmi con tempi, temperature, aggiustatine, dosi, brodo…

Signor Whirlpooooool, sono mastra risottaia!

Anzi, guardi: spingo anche gli altri blogger al forno a sperimentare! Mi dica “brava”, su, me lo dica!

Anche qui, con ‘sta storia delle povere patate lesse, mi fanno passare per la cattiva di turno.

Ma dico.

Si scherza, suvvia…

😀

Ala prossima.

Dopo che avrò imparato a fare il dolce alla ricotta fresca, naturalmente.

P.S.: Lord Whirlpool in persona è venuto a trovarmi per una cooking session a domicilio.

Nella prossima puntata, l’imperdibile resoconto. Ho cucinato cose che voi umani…

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Blogger al forno – Episodio 2: Quiche Lorraine e Patate Gratin http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=177 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=177#comments Mon, 26 Jul 2010 07:22:33 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=177 Continua a leggere]]> Per quanto banali, i detti popolariraccontano grandi verità. Bisogna battere il ferro finché è caldo.
O il forno, in questo caso.
Dopo il risotto ai porcini pensavo di dedicarmi all’Assisted Chef (il PAPF – Programma a Prova di Fessi, come lo chiamo io). Non vedevo l’ora. Ma dopo un esordio così, scusate, potevo forse accontentarmi delle patate lessate di Luca Viscardi (non me ne voglia il caro Luca, ma penso che questo delle patate sarà il mio tormentone di blogger al forno. Metterei anche una faccina per rafforzare, ma non sarebbe professionale).
Potevo forse accontentarmi, dicevo? Ovvio che no. Così ho investitonoveenovantagrassieuri nell’acquisto di un bellissimo libro di ricette al microonde, con soluzioni piuttosto originali… Ma io ho cominciato con un classico.
La quiche lorraine. Abbinata alle patate gratin dell’Assisted Chef (due piccioni con la medesima fava).
Risultato: ho tirato insieme la mia prima cena per quattro persone.
E per tutta la sera ho avuto problemi d’identità: chi diavolo è questa che cucina? Cosa vuole da me?
Esci da questo corrrrrpo!
C’è da dire che io, prima di essere contattata dal Signor Whirlpool, un forno a microonde di un’altra marca ce l’avevo già. Un Signor Forno a sentire chi me l’ha venduto (a carissimo prezzo). Capirai.
Meno di sei mesi dopo l’acquisto, senza nemmeno un uso spropositato, è morto. Una cosa, lì… Non il motore… quell’altra. Insomma. Gli hanno cambiato il cuore.
Ad ogni modo, non è a Prova di Fesso. Non ha ricette precaricate. Non griglia. Non ventila. Non crispa. Ha un triplo bypass. E’ uno sfigato!
La quiche da microonde, ad esempio, senza il mio Jet Chef sarebbe venuta palliduccia: dopo averla cotta, un paio di minutini di grill le hanno dato tutta un’altra faccia. E un altro sapore.
Ora devo solo trovare il modo di sostituire lo Sfigato, che è a colonna insieme al forno “standard”, con il Jet Chef.
Dovrò modificare i mobili. Eh, pazienza.
Chi lo molla più, il miracolo tecnologico che a trentacinque anni, dopo decenni di bruciature e scottature e nervosismo e odio per la cucina, mi ha trasformata in una cosa che somiglia tanto ad una cuoca (dei poveri)?
Io no di certo.
E per la cronaca: detesto ancora cucinare perché ho l’assoluta certezza che non mi avvicinerò mai ad un forno tradizionale né ad un fornello. Manco a quel prodigio scientifico del mio piano a induzione. Nossignore.
Niente padella. Niente forno. Tutto nel Jet Chef.
Il Signor Whirlpool ha fatto un affarone, selezionandomi per il progettoblogger al fornocanterò le sue lodi finché avrò fiato. Il suo Jet Chef (che ora è mio, eh!) mi ha cambiato la vita.
Mi ha resa protagonista di un’avventura che mi fa provare tante emozioni, che mi diverte da pazzi e che ha addirittura passato l’esame del primo ospite.
Il vicino-cavia, severo giudice, marito dell’adorabile vicina di cui ho parlato qui. Quella che fa invidia a Bree Van De Kamp in cucina, per intenderci.

Ebbene: quiche lorraine autoprodotta con l’aiuto del Signor Buitoni (seee, me la faccio da sola, la pasta brisé. Aspetta e spera. Ci sono le confezioni pronte per cosa, secondo voi?!), insieme a patate gratinassistedcheffate con il programma a prova di fesso = esperimento riuscito e superato a pieni voti.
Non devo far altro che stabilire il prossimo menu.
E ricordarmi di trovare un esorcista di fiducia, perché qui il problema è che sono diversa anche dopo che ho finito di cucinare. Sostanzialmente perché mi ricordo di averlo fatto, mi stupisco di non avere mal di stomaco e non mi capacito di questa nuova me. Anche se, dovendovelo proprio confessare, quasi quasi mi piace…

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