educazione alla legalità – Carcere 2.0 http://www3.varesenews.it/blog/carcere Momenti di confronto su un tema scomodo Thu, 26 Apr 2018 16:23:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Educazione alla legalità: Varese modello per la Lombardia http://www3.varesenews.it/blog/carcere/educazione-alla-legalita-varese-modello-per-la-lombardia/ Mon, 29 Oct 2012 15:16:37 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=356 Continua a leggere]]> Riparte a Varese la collaborazione fra carcere e scuole. E quest’anno fa anche “da modello” al resto della regione.
Venerdì 26 ottobre è infatti iniziata la sesta edizione del progetto di educazione alla legalità promosso dalla Casa Circondariale di Varese. Attraverso questa iniziativa, un gruppo di 45 allievi delle Scuole Superiori (Istituto Maria Ausiliatrice, Isisi Newton, Liceo Artistico di Varese, Isis di Bisususcio e Isis di Gazzada) avranno l’occasione di confrontarsi sul tema della legalità con un gruppo composto da una decina di persone detenute.
Il progetto è stato recentemente selezionato dalla Regione Lombardia quale “caso studio” nell’ambito dell’educazione alla legalità. L’iniziativa è iniziata con la rappresentazione della commedia “Miseria e nobiltà” messa in scena dal gruppo teatrale “L’Aquilone” (compagnia artistica composta da allievi, docenti e personale non docente dell’Isis Newton). L’intervento è coordinato dalla responsabile dell’Area Pedagogica Maria Mongiello ed è sostenuto dal progetto “Agenti di Rete” (Consorzio Solco di Varese e Fondazione Enaip).

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Plateali in carcere con studenti e detenuti http://www3.varesenews.it/blog/carcere/plateali-in-carcere-con-studenti-e-detenuti/ http://www3.varesenews.it/blog/carcere/plateali-in-carcere-con-studenti-e-detenuti/#comments Fri, 04 May 2012 15:27:51 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=334 Continua a leggere]]> Si è chiuso anche quest’anno il progetto di educazione alla legalità realizzato nel carcere di Varese in collaborazione con alcune scuole superiori.
Ecco un resoconto, tratto da Varesenews.it, della festa di chiusura.

Si è concluso ieri, con uno spettacolo di interpretazione teatrale, a cura dell’Associazione culturale Plateali, il progetto dedicato all’educazione alla legalità promosso dalla Casa circondariale di Varese in collaborazione con Enaip e alucune scuole superiori della provincia. Un momento di svago e di festa al termine di un articolato percorso fatto di incontri e di momenti di confronto.

«Il dialogo e la lettura delle esperienze in chiave critica ha permesso un arricchimento sia agli studenti che ai detentuti – ha spiegato il direttore del carcere Miogni, Gianfranco Mongelli -. Agli incontri e alle lezioni “teoriche” sono seguiti dei momenti di collaborazione pratica come i laboratori e gli approfondimenti dedicati all’intercultura».

Al progetto, che è giunto quest’anno alla sua quinta edizione hanno collaborato anche alcuni genitori degli alunni. «Abbiamo ottenuto dei segnali positivi anche da parte della Regione Lombardia che sta monitorando le nostrre attività. Il progetto nel suo complesso è stato considerato uno dei più interessanti tra quelli dedicati all’educazione alla legalità» ha aggiunto Sergio Preite di Enaip Varese. All’iniziativa hanno partecipato: l’Isis Newton, l’Istituto Maria Ausiliatrice e il liceo artistico Frattini di Varese oltre all’Isis di Bisuschio.

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Si ride anche in carcere http://www3.varesenews.it/blog/carcere/si-ride-anche-in-carcere/ Tue, 03 May 2011 16:00:51 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=235 Continua a leggere]]> Si è chiuso oggi con lo spettacolo comico di Stefano Chiodaroli il percorso di educazione alle legalità. Un progetto durato alcuni mesi che ha visto collaborare persone detenute e studenti delle scuole superiori. La festa di oggi ha chiuso anche questa edizione del progetto, ma lascia a tutti un bagaglio difficile da dimenticare.

Ecco alcuni articoli che raccontano il percorso:

Festa
Africa
Cucina
Presentazione

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La nostra Africa http://www3.varesenews.it/blog/carcere/la-nostra-africa/ Mon, 11 Apr 2011 09:03:48 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=230 Continua a leggere]]> Percorsi a confronto” è il progetto di educazione alla legalità che la Casa Circondariale di Varese organizza da quattro anni con le scuole cittadine. Vi proponiamo questa riflessione scritta dal “gruppo stanieri” presente nella Casa Circondariale di Varese

Un pomeriggio in via Morandi 5 – sì, proprio l’indirizzo del carcere di Varese -, per conoscere culture diverse e raccontarsi. Procede così il progetto di Educazione alla Legalità “Percorsi a confronto” promosso dall’Area Educativa dell’Istituto Penitenziario con alcune scuole del territorio. Giovedì pomeriggio un gruppo di studenti ha avuto la possibilità di entrare in Istituto e incontrare alcuni detenuti provenienti dal Nord Africa che hanno raccontato e offerto alcune informazioni sui loro Paesi.
Il gruppo “stranieri” è un’attività ormai stabileall’interno delle iniziative trattamentali della Casa Circondariale e nell’ultimo mese tutti hanno lavorato “testa bassa” per organizzare l’incontro.
Ci incontriamo nella sala colloqui: gli studenti con i loro docenti sono pronti e tocca ad Ahmed rompere il ghiaccio. Sullo schermo bianco passano immagini della sua città in Tunisia e lui offre informazioni, dati, qualche curiosità sul giorno della sua partenza, l’acquisto del gommone e il suo arrivo una mattina sull’isola di Pantelleria. Poi tocca a Mohamed parlare del Marocco, la porta dell’Africa. Descrive la bellezza del paesaggio, parla del mare e di deserto, della sua terra, lasciata anni fa. Abdelghani offre a tutto il gruppo informazioni sulla lingua araba, sulla diffusione della stessa nel mondo arabo, si ripetono insieme le lettere con i loro suoni gutturali quasi impossibili. Insegna ancora il saluto arabo, mentre Said e Mustafa raccontano della cultura: il valore della famiglia e la loro religione, in particolare la festa del Ramadan, il mese sacro dell’Islam, quello del digiuno che si conclude dopo trenta giorni con una grande festa e con importanti momenti di solidarietà e vicinanza tra le persone “una grande festa di pace”. E poi Aziz e i sapori e colori della cucina araba: sembra di sentire l’odore delle spezie, vedere il colore delle verdure mentre parla di cous cous e da ultimo racconta del rito del thè.
Finiti i racconti e le parole offriamo agli ospiti un momento di convivialità: thè verde alla menta ebiscotti preparati nella cucina dell’Istituto dagli stessi detenuti. La tensione ora è allentata, ci si può conoscere con tranquillità e quasi in modo “normale”. Ognuno di noi ha dato il meglio che poteva: ci sono fogli interi scritti a mano e poi copiati con una scrittura più bella, chi va a scuola ha preparato il proprio lavoro al pc con l’aiuto degli insegnanti. La mattina tutti hanno provato e riprovato a ripetere il proprio discorso per fare bella figura con una lingua a volte ancora da conoscere nei suoi termini più difficili. Tutti hanno creduto nel potere delle parole e dei racconti per poter avvicinare i ragazzi delle scuole e i loro insegnanti alla conoscenza e all’incontro con una diversa cultura ed è stato un successo.
L’incontro prosegue con momenti di confronto e lavori di gruppo. Si parla di quel che succede in Italia, degli sbarchi, delle persone che arrivano e che cercano la fortuna. Una cosa è certa: se si decide di conoscere gli altri e di ascoltare una buona parte dei nostri pregiudizi crolla e si può parlare di integrazione, solidarietà, incontro.
È stato un pomeriggio diverso, non sembrava nemmeno di essere detenuti. Grazie a chi l’ha reso possibile, agli operatori dell’Istituto , Educatori, Polizia Penitenziaria, Insegnanti, Agenti di rete. Ma soprattutto grazie a Ahmed, Mohamed, Ibrahim, Abdelghani, Said, Mustafa, Aziz e anche a Rachid, Yassine e Chakib che in questo mese hanno dato una mano e poi sono andati altrove. Grazie alle parole, le immagini, i suoni e le emozioni di un pomeriggio di incontro con il “gruppo stranieri”.

E per finire, un saluto
UA ALAICUM SSALAM ,
CHE LA PACE SIA SU DI VOI

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Ai fornelli! http://www3.varesenews.it/blog/carcere/ai-fornelli/ http://www3.varesenews.it/blog/carcere/ai-fornelli/#comments Tue, 22 Mar 2011 13:13:48 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=217 Continua a leggere]]> Può una pizza fare più di mille parole? A volte sì! Lo dimostra l’iniziativa che si è svolta lunedì 21 marzo – proprio in occasione del primo giorno di primavera – nella Casa circondariale di Varese. Alcuni studenti delle scuole superiori cittadine che hanno aderito al progetto “Educazione alla legalità” hanno infatti cucinato insieme a un gruppo di persone detenute. Sono state preparate insieme pizze, torte e panini per poi mangiarli insieme festeggiando la primavera.
Presenti anche gli insegnanti delle scuole coinvolte – Isis Newton, Liceo Classico Cairoli e Istituto Maria Ausiliatrice  – e alcuni operatori del carcere (Maria Mongiello, Rosario Arcidiacono, Virgino Ambrosini, Sergio Preite, Adriana Bertoni, Suor Cinzia Milani, Gabriella Iannacone, Lorenzo Bassi).
È stata una mattinata positiva che a detta degli stessi studenti ha presentato «delle persone e non dei mostri…». Non è stato difficile per i ragazzi capire che erano davanti a «persone che hanno sbagliato e che per questo stanno scontando la loro pena, ma che stanno dimostrando una grande voglia di riscatto. Si stanno preparando a tornare nella società». Anche il gruppo dei detenuti ha valutato più che positivamente questa esperienza, infatti il «sentirsi considerati come delle persone, portatori di una dignità individuale può solo contribuire a ripartire con il sul piede giusto per rientrare in società. Chi ha sbagliato ed è stato giudicato sta pagando e vuole ricucire lo strappo con la comunità».

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