lavoro – Carcere 2.0 http://www3.varesenews.it/blog/carcere Momenti di confronto su un tema scomodo Thu, 26 Apr 2018 16:23:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Carcere e Comune insieme per dare un lavoro ai detenuti http://www3.varesenews.it/blog/carcere/carcere-e-comune-insieme-per-dare-un-lavoro-ai-detenuti/ Thu, 14 Feb 2013 16:32:50 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=372 Continua a leggere]]> Momento importante oggi alla Casa Circondariale di Busto Arsizio: il sindaco Gigi Farioli e e l’assessore alle Politiche sociali Ivo Azzimonti  hanno infatti incontrato il direttore della Casa Circondariale di Busto Arsizio, Orazio Sorrentini.
E’ nata infatti in queste ultime settimane la collaborazione per un progetto sperimentale di reinserimento lavorativo dedicato ai detenuti, realizzato in collaborazione con la Casa Circondariale e il Consorzio Sol.Co. Varese. Il progetto offrirà a uno o due detenuti, selezionati tra quelli che ne avranno i requisiti, l’opportunità di lavorare per l’Amministrazione.
La collaborazione tra due strutture pubbliche, facenti tra l’altro parte dello stesso territorio, quali sono appunto il Comune e la Casa Circondariale di Busto Arsizio, consente di dare concreta attuazione al disposto costituzionale dell’art. 27, in ragione del quale la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. Lo svolgimento di attività lavorative extramurarie da parte di soggetti in stato di detenzione in favore della comunità locale, scopo che i due enti pubblici intendono raggiungere, può inoltre contribuire a migliorare la sicurezza della comunità medesima, un bene fondamentale e alla cui tutela le Amministrazioni Comunali sono, ovviamente, molto sensibili e attente.

IL PROGETTO COMPLETO

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La Regione e gli impegni presi sul carcere http://www3.varesenews.it/blog/carcere/la-regione-e-gli-impegni-presi-sul-carcere/ Thu, 19 Jan 2012 10:13:32 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=309 Continua a leggere]]> Martedì 17 gennaio il Consiglio Regionale della Lombardia ha dedicato un pomeriggio alla discussione sul tema carceri. Non capita tutti i giorni! E non succede tutti i giorni che tutte le forze poltiche (Pdl, Lega, PD, Idv, Udc, Sel e Pensionati) votino insieme un documento unitario.
Qui trovate il testo dell’ordine del giorno approvato: ODG-564-carcere

In sintesi, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che prevede l’istituzione di una Commissione speciale per l’adozione di un Piano d’azione con strategie per superare l’emergenza carceraria e l’invito alla Giunta ad intervenire presso il Governo per dotare Regione Lombardia di ulteriori risorse da destinare a progetti di reinserimento dei detenuti nella società, alla manutenzione delle strutture, ad agevolare interventi di edilizia convenzionata per il personale dei penitenziari.

Buone notizie quindi? Speriamo di sì! Vi aggiorneremo….

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“Le mie prigioni” http://www3.varesenews.it/blog/carcere/le-mie-prigioni/ Fri, 25 Feb 2011 10:24:57 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=207 Avete visto la puntata di Presa Diretta (domenica 13 febbraio, su Rai Tre) dedicata alla situazione delle nostre carceri?
Se e la siete persa la trovate qui.

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Donne: solo un colpo di fortuna? http://www3.varesenews.it/blog/carcere/donne-solo-un-colpo-di-fortuna/ Thu, 09 Dec 2010 09:12:07 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=173 Continua a leggere]]> Imbianchini, giardinieri, muratori, traslocatori…tutti lavori in cui per le donne è più difficile inserirsi. Ma spesso sono queste le attività proposte a persone ex detenute nelle cooperative sociali che sistono. E le donne? Francesca, trentenne di Solbiate Olona (Varese) racconta a Varesenews la sua vita dopo la detenzione. Fra servizi sociali, corsi di formazione e annunci sul giornale, Francesca per ora spera nel colpo di fortuna…

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Lavorare dopo il carcere. Si può? http://www3.varesenews.it/blog/carcere/lavorare-dopo-il-carcere-si-puo/ Thu, 18 Nov 2010 08:53:01 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=160 Continua a leggere]]> Il giornale locale on line Varesenotizie si occupa del tema, per noi di “attualità”, del lavoro dopo il carcere. Lo fa con un’articolata inchiesta che tocca sia direttamente che indirettamente il problema. C’è infatti la testimonianza di un ex detenuto che oggi lavora saltuariamente, l’intervista al direttore sociale dell’Asl e ad un’insegnante che lavora nell’istituto di Varese. Bella anche l’analisi sul lavoro “dentro”, con la testimonianza del direttore della Casa circondariale di Varese.

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Premiati a Perugia http://www3.varesenews.it/blog/carcere/premiati-a-perugia/ http://www3.varesenews.it/blog/carcere/premiati-a-perugia/#comments Mon, 25 Oct 2010 07:29:08 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=142 Continua a leggere]]> I “Dolci in libertà” sono il “miglior prodotto artigianale” 2010. A dirlo è Eurochocolate, la tradizionale manifestazione tutta dedicata al cioccolato di Perugia. I prodotti realizzati nel laboratorio appena inaugurato nella Casa Circondariale di Busto Arsizio sono stati premiati lo scorso weekend.

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“Fuori mi servono casa e lavoro” http://www3.varesenews.it/blog/carcere/fuori-mi-servono-casa-e-lavoro/ Tue, 19 Oct 2010 09:16:06 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=135 Continua a leggere]]>  La storia di Nando: alla vigilia della scarcerazione, chiede aiuto ai Servizi Sociali per poter avere davvero una nuova chances nella società.

Mi chiamo Nando e vengo dalla Campania. Al mio paese di origine, lavoravo al mercato ortofrutticolo, ma i frequenti litigi tra padre e figlio, titolari della piccola azienda, portarono alla rottura della società, con l’amara conseguenza del mio licenziamento. La ricerca di una nuova occupazione si rivelò subito difficile e purtroppo vana, anche perché non avevo alcun titolo di studio. Le condizioni modeste della mia famiglia mi avevano obbligato ad abbandonare presto la scuola. Vivevo in un rione popolare squallido e abitato da individui abituati a sbarcare il lunario “arrangiandosi” (foto realizzate dal Circolo fotografico bustese).
Da disoccupato, cominciai a trascorrere molte ore in loro compagnia, sulla strada. Un passaggio in macchina oggi, un pacchetto di sigarette domani, dieci o venti euro allungati per fare benzina, piccol,e ma frequenti donazioni mi resero debitore nei confronti di queste persone organizzate in un gruppo malavitoso. Arrivò presto il giorno in cui dovetti ricambiare i favori ricevuti.
Andò subito male. Fui arrestato e portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Fui condannato per favoreggiamento a sei anni e sei mesi di reclusione. Durante i primi tre anni ho avuto modo di meditare sulla mia situazione e mi sono ripetutamente chiesto che cosa mai volessi fare della mia vita. Per riprenderla in mano, dovevo assolutamente allontanarmi da quell’ambiente, anche carcerario. Pensai che non mi avrebbe fatto male riconciliarmi con la scuola, anzi, con tutto quel tempo a disposizione, avrei potuto diplomarmi. Come uditore, frequentai di nuovo la terza media, unico corso di studi presente nel carcere.
A salvarmi arrivò una circolare appesa in bacheca, che invitava a iscriversi a un corso professionale di operatore della gestione aziendale presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio. Chiesi immediatamente il trasferimento per ragioni di studio, pur sapendo che avrei dovuto sacrificare i colloqui settimanali con i miei familiari (soprattutto con mia madre) e rompere qualsiasi legame con gli amici. Ottenni ciò che desideravo. Fui felice di troncare con il passato, perché ritenevo negativa l’influenza dell’ambiente su di me.
Ed eccomi qui, alla vigilia del mio rilascio definitivo, con un diploma che spero, un giorno, possa aprirmi le porte di un lavoro qualificato.  Che altro dire? La mia storia conferma pienamente la funzione rieducativa del carcere. La mia volontà di cambiare, di porre rimedio a una situazione disastrata di degrado anche morale mi ha spinto a rispondere positivamente alle proposte dell’area educativa, svolgendo, accanto al lavoro di studente, quello di bibliotecario e di addetto al guardaroba, come volontario. Non sono mai stato lasciato solo, chiuso in cella. Tante persone (psicologa, assistente sociale, cappellano, insegnanti, assistenti volontarie…) mi hanno sostenuto nei momenti di abbattimento morale; le educatrici si sono sempre interessate a me e lo fanno tuttora, soprattutto in vista della mia uscita.
Sto vivendo un momento particolarmente difficile. Si agitano in me sentimenti contrastanti. La gioia di ritrovare la libertà è offuscata dalla paura di essere solo ad affrontare i rischi e i problemi della nuova vita. Nelle mie riflessioni notturne mi accorgo di tremare.
Ecco la necessità, per uno come me che ritorna dopo anni nella società, della presenza dei Servizi Sociali. Ho bisogno che mi aiutino a trovare una casa e un lavoro, perché credo che – per la mia rinascita – sia fondamentale rimanere al Nord, lontano da un ambiente in cui sarebbe facile ricadere nei vecchi errori. L’assistenza da parte delle istituzioni eviterebbe che “i problemi sociali si trasformino in problemi di ordine pubblico”.
Credo che favorire il mio reinserimento – come quello degli altri detenuti -, non solo impedirà a me di commettere nuovi reati, ma assicurerà di conseguenza alla società maggiore sicurezza.

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“Maestri cioccolatai” anche contro il pregiudizio http://www3.varesenews.it/blog/carcere/maestri-cioccolatai-anche-contro-il-pregiudizio/ http://www3.varesenews.it/blog/carcere/maestri-cioccolatai-anche-contro-il-pregiudizio/#comments Mon, 11 Oct 2010 08:35:05 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=108 Continua a leggere]]> Lunedì scorso è stato finalmente inaugurato il laboratorio di cioccolateria nella Casa Circondariale di Busto Arsizio. Una grande festa per dare il via ufficiale al progetto “Dolci Libertà”: un’iniziativa che ha già riscosso molto successo in Italia (con ad esempio un invito a partecipare al Festival del cioccoltao di Perugia) e che, soprattutto, darà un lavoro a quaranta denetenuti.
La stampa, locale e non, ha dato grande spazio al racconto di queste nuova avventura. Qui vogliamo riportare l’articolo di Varesenews e soprattutto parlare dei commenti inviati da alcuni lettori.
Scrive Alex: “Ma invece che fargli fare i Maestri pasticceri non sarebbe meglio fare come in America che li usano per pulire i bordi delle autostrade oppure li usano per pulire i boschi o le spiagge o i letti dei fiumi??? Il carcere non dovrebbe essere una sala giochi …. altrimenti decade il discorso di scontare una pena ….”.
Caro Alex, “…li usano…”? Ognuno può avere una propria opinione rispetto al ruolo delle carceri (che ricordiamo, sono servizi per la società, non discariche sociali), ma le persone – detenute o no – non si “usano”.
Per il resto, riportiamo la risposta che Giorgia dà ad Alex: “Imparare un mestiere in vista del reinserimento sociale non è andare in sala giochi. Dovresti entrare in un carcere e cercare di capire di cosa stiamo parlando prima di banalizzare così su un tema tanto delicato”.

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“Oggi mia figlia può dire che papà è in Italia a lavorare” http://www3.varesenews.it/blog/carcere/oggi-mia-figlia-puo-dire-che-papa-e-in-italia-a-lavorare/ Sat, 04 Sep 2010 12:50:20 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=13 Continua a leggere]]> Sveglia, colazione, lavoro, rientro e cena. Una vita “normale”, anche se la residenza di Arian al momento è in via Per Cassano 102, ovvero nella casa circondariale di Busto Arsizio. La sua storia la trovate su Varesenews: da più di due anni sconta una pena nel carcere bustocco, ma ora ha trovato lavoro come addetto alle pulizie in un asilo e nei weekend può uscire in permesso e incontrare la sua famiglia. 
La storia  di Arian si intreccia con quella delle decine di persone che negli anni sono passate da Casa Onesimo, una delle strutture chiave del progetto “Non solo accoglienza…”. Un’esperienza che per Arian ha significato sicuramente molto. «Se non era per Casa Onesimo – racconta – per uno come me sarebbe stato impossibile essere qui adesso».

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Parlare di carcere? Si può, anzi…si deve http://www3.varesenews.it/blog/carcere/la-vita-dopo-il-carcere-un-ritorno-possibile-nella-societa/ http://www3.varesenews.it/blog/carcere/la-vita-dopo-il-carcere-un-ritorno-possibile-nella-societa/#comments Sat, 04 Sep 2010 12:37:32 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=5 Continua a leggere]]> Confrontarsi e dialogare per imparare a conoscere e capire. Nella società di oggi, sempre più complessa e globalizzata, sono tanti i temi che richiedono nuove e maggiori riflessioni. Fra questi c’è sicuramente quello della detenzione e del carcere, un “pianeta alieno” per molte persone che spesso ne sentono parlare solo in televisione per il sovraffollamento, casi di cronaca eclatanti o come “soluzione” a una sempre maggiore gamma di reati.

Ma il carcere, è ben altro. Il carcere è parte della società perchè “fisicamente” gli istituti sorgono entro i confini delle città e perchè, fra quelle mura, vivono persone che vengono dalla società esterna e che, prima o poi, ci torneranno. Il carcere è parte integrante della società italiana.
Per questo è necessario costruire un dialogo fra “dentro e fuori”. È importante per chi sta “dentro“, per non perdere il contatto con la realtà e capire che è possibile scegliere una strada diversa. Ma è importante anche per chi sta “fuori“, per comprendere che il carcere non è qualcosa di estraneo e, soprattutto, che la sicurezza individuale e comune non passa attraverso “l’ingabbiamento” dei criminali, ma attraverso un percorso che mostri loro altre possibilità.  

Questo blog non ha la pretesa di esaurire tutti questi temi o tantomeno di offrire soluzioni. Carcere 2.0 nasce da “Non solo accoglienza…“, un progetto promosso da vari partner per dare risposte concrete ai bisogni di reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti della provincia di Varese. Questo spazio vuole quindi raccontare l’evoluzione di questo progetto, ma anche diventare un’occasione di riflessione e confronto sul tema del carcere e della detenzione. Per questo vogliamo provare – partendo anche da articoli, fatti di cronaca e contributi esterni – a porci delle domande e riflettere insieme.

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