pinocchio – Carcere 2.0 http://www3.varesenews.it/blog/carcere Momenti di confronto su un tema scomodo Thu, 26 Apr 2018 16:23:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 “Volere è potere” http://www3.varesenews.it/blog/carcere/volere-e-potere/ Tue, 21 Jun 2011 09:53:14 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=255 Continua a leggere]]> Vi proponiamo un altro breve articolo scritto da Aminatou, studentessa  dell’Istituto “Verri” di Busto Arsizio

Ciao a tutti. Sono una ragazza che ha assistito allo spettacolo “Nella pancia della balena”.
Che dire? L’idea di andare in carcere mi metteva un po’ d’ansia, ma l’accoglienza ricevuta ha dissipato tutte le mie false paure…
Ihhhhhhh……!!!!!! Che stupida che ero… Mi sono accorta che i detenuti sono persone normali come noi.
Quando siamo arrivati, abbiamo dovuto attendere un’ora prima che tutto fosse pronto e la maggior parte di noi, compresa me, si è lamentata, perché eravamo annoiati e stanchi.
Ma appena è iniziato lo spettacolo, avevo il sorriso sulla bocca, che mi ha accompagnato per tutta la sua durata. Continuavo a pensare a quanto erano bravi tutti: musicisti e attori. Più mi piaceva lo spettacolo, più ero curiosa di sapere quali azioni illegali avessero tolto loro la libertà.
Avrei voluto chiedere tante cose … ma solo perché, avendo visto lo spettacolo, era come se si fosse creato un rapporto sincero, tranquillo, leale.  Sono una ragazza che si emoziona e si affeziona alle persone. Avrei piacere di incontrarli tutti nuovamente tra qualche anno… sapere come stanno… ma non credo succederà, così come non sarà possibile andarli a visitare, per trasmettere loro CORAGGIO. Come ha detto Giuseppe, VOLERE E’ POTERE, quindi, dopo essere usciti dal carcere, possono lottare (metafora) per ricostruirsi una vita diversa.
Vorrei che il mio saluto arrivasse a tutti i detenuti che hanno realizzato questo bellissimo spettacolo, soprattutto a Giuseppe e ad Antonio, ma anche a tutti gli altri. Scusatemi, non conosco tutti i nomi… Comunque ricordo che qualcuno proveniva dall’America Latina, dal Ghana, da Napoli e dalla Germania. Vorrei salutare anche chi si è definito timido e non ha voluto parlare.
Concludo, dicendo che è valsa la pena di aspettare… Spero che si continuino a fare progetti di questo tipo, perché sono straordinari sia per gli spettatori che per gli attori.
Sono convinta che non dimenticherò lo spettacolo del 20 maggio 2011.

Grazie per questa meravigliosa esperienza!

Aminatou – Istituto “Verri” Busto A.

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Applausi da noi studenti http://www3.varesenews.it/blog/carcere/applausi-da-noi-studenti/ http://www3.varesenews.it/blog/carcere/applausi-da-noi-studenti/#comments Wed, 15 Jun 2011 10:14:03 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/carcere/?p=252 Continua a leggere]]> Vi proponiamo questo breve articoli scritto da Gloria, studentessa della 4D dell’Istituto “Verri” di Busto Arsizio. A breve pubblicheremo una seconda riflessione.

Il 20 maggio 2011 ci siamo recato alla casa circondariale di Busto  Arsizio, per assistere allo spettacolo: “Nella pancia della balena“ interpretato da un gruppo di detenuti.
All’inizio eravamo spaesati e agitati all’idea di entrare in carcere. L’ambiente poco curato, i diversi cancelli che abbiamo dovuto attraversare, le celle di transito davano l’idea di un luogo tetro e angoscioso.
I detenuti hanno recitato più di un ruolo nello spettacolo durato circa un’ora. Lo stesso personaggio principale, Pinocchio, è stato interpretato da vari attori. Al termine della recita, si è aperto un dibattito introdotto dall’educatrice. L’argomento riguardava la vita dentro il carcere. E’ emerso che uno dei problemi principali dei detenuti è come occupare il tempo per conservare un minimo di serenità e dimenticare almeno per un po’ la causa che li ha portati lì. Il lavoro, per esempio, offre un valido aiuto. All’interno, i detenuti svolgono attività di recupero come il teatro, la musica e la scuola; all’esterno, i pochi che hanno il permesso, si dedicano al giardinaggio e alla cioccolateria.
A nostro parere, è stata una bella esperienza, che è servita ai detenuti per capire che fuori non sono dimenticati e per dimostrare che un uomo può cambiare il corso della sua vita. Hanno tirato fuori la loro voglia di libertà, hanno cancellato in noi il pregiudizio che li vuole solo persone negative e per un po’ anche loro si sono svagati.
A noi, questo incontro è servito. Non avevamo mai pensato ai detenuti come a persone che provano i nostri stessi sentimenti e a quanto sia difficile per loro ricominciare a vivere in spazi così ristretti. Soprattutto è cresciuta la nostra consapevolezza su cosa sia il carcere e sul valore della libertà che per niente al mondo va persa con scelte sbagliate.

Gloria
Istituto “Verri” Busto A.

 

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