finalisti – EatOUT Awards http://www3.varesenews.it/blog/eatout Premia i migliori locali della provincia di Varese Fri, 27 Apr 2018 16:33:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Esci a cena con EatOut http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1684 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1684#comments Mon, 27 Feb 2012 10:34:42 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1684 Continua a leggere]]> Con un pizzico di orgoglio, un pugnetto di commozione ed entusiasmo in abbondanza, siamo lieti di annunciarvi che il MIGLIOR RISTORANTE EATOUT Varesenews sarà premiato mercoledì 7 marzo 2012 dalle 17.30 allo Spazio ScopriCoop di via Daverio 44 a Varese.

Per non farvi mancare niente, abbiamo pensato ad un piatto ricco di sorprese. Oltre ovviamente al nome del vincitore (di una partita che già di per se’ ha riservato non poche sorprese), avremo una “succulenta” Guest Star e premi saporiti… che vi sveleremo solo tra qualche giorno!!!

Iniziamo ad ingolosirvi con due chicche per il palato: dopo la premiazione vi aspetta un saporito buffet offerto da Coop. E – rullo di tamburi – grazie alla generosa collaborazione dei nostri dieci ristoranti, partecipando all’evento potrete vincere delle cene omaggio per due persone offerte dai finalisti di EatOut.

Che dire? Non mancate!!!!!!!!!!!!!

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“Un’ora un giorno o poco più”: votate! http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1672 Wed, 15 Feb 2012 08:47:39 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1672 Continua a leggere]]> Sono partiti in 203, sono rimasti in 24 e ora gareggiano in dieci per contendersi il titolo di Miglior Ristorante EatOut della Provincia di Varese. Li avete segnalati, selezionati e votati voi lettori. Ci avete accompagnato con i vostri commenti, suggerimenti e anche critiche, come succede sempre quando è in gioco una passione. Qui la passione è quella per la buona tavola, ma anche per lo stare insieme, la capacità di accogliere, l’estro creativo…

Domani chiuderemo le votazioni e tra qualche giorno vi sveleremo le sorprese per la premiazione del vincitore. Avete ancora la possibilità di dire la vostra e far trionfare il vostro beniamino seguendo questo link! Votate, votate, votate!

E continuate a leggerci anche sulla nostra pagina Facebook!

 

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Quanto ci piace dare i numeri!!!! http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1664 Fri, 10 Feb 2012 08:19:27 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1664 Continua a leggere]]> E’ ormai una tradizione di EatOut e poi il titolo metafora parla anche di noi: di un’idea nata per gioco, che poi si è concretizzata in un’iniziativa che… dà i numeri.

A sei giorni dalla chiusura delle votazioni degli EatOut Awards per eleggere il Migliore Ristorante della nostra provincia, secondo il vostro insindacabile giudizio, ci piace darvi qualche indicazione sull’andamento, prima di chiudere i giochi e premiare il vincitore.

Il sondaggio dedicato alla Finalissima ha ricevuto, ad oggi, 7.500 voti; la pagina del sondaggio è stata visualizzata, dall’inizio di questa edizione di EatOut 70mila volte e quella dei risultati 25mila. Da inizio 2012 il nostro blog ha totalizzato circa 90mila clic con un picco: il post più letto è stato quello dell’annuncio dei 10 finalisti con 18mila clic.

Cosa dire? Grazie! Perchè ci seguite, con attenzione, entusiasmo, commenti, consigli e critiche (sempre utili e costruttive). Grazie anche da parte dei ristoratori per l’affetto e la fiducia che dimostrate.

E, in attesa di svelarvi le nostre sorprese per la premiazione, vi ricordiamo che i giochi sono aperti fino al 16 febbraio: se avete trovato una cartolina dei VareseNews EatOut Awards, potete votare compilandola in tutte le sue parti e inviarcela per posta. Se invece preferite votare on-line, potete farlo direttamente seguendo questo link!

E, come sempre, vi aspettiamo anche su Facebook! Inizia il count down…

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Ecco il nostro menù, anzi 10! http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1561 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1561#comments Mon, 23 Jan 2012 07:45:11 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1561 Continua a leggere]]> Eccoci, finalmente: ci siamo riscaldati e ora la competizione si fa bollente!

Vi presentiamo, uno ad uno, i magnifici dieci ristoranti che hanno conquistato la finale degli EatOut Awards. Gustateveli! E non dimenticate di votare il vostro preferito fino al 16 febbraio sul nostro blog e tramite le cartoline postali e di leggerci anche su Facebook!

 

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Tra cielo e terra, al Borducan http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1332 Mon, 23 Jan 2012 07:30:39 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1332 Continua a leggere]]> VOTA IL MIGLIOR RISTORANTE DELLA PROVINCIA

Là dove la Terra incontra il Cielo, dove un varesino doc accompagna l’amico milanese per compiacersi un po’ delle sue fortune, cioè al Sacro Monte, c’è un locale dalla storia e dal sapore antico: il ristorante Al Borducan.

STORIA
La storia è antica, appunto, ma la gestione è nuova: è quella di Rita e Oliver che hanno saputo rinverdire i fasti dello storico locale, arricchendolo con la loro creatività e una buona dose di savoir faire internazionale. Borducan. Storico locale e omonimo liquore noto. Un po’ meno la storia, che comincia nel 1872 con la passione di nonno Davide Bregonzio, garibaldino, che in Algeria apprezzò il gusto dell’arancia rossa, Borducan per l’appunto, e che portò a Varese, dando vita al famoso Elixir. Poi arrivò il locale, che oggi è ristorante, ma anche hotel e caffetteria.

LOCALE E CLIENTI
Ambientazione naturale meravigliosa a due passi dalla città, un arredo che sa di storia e una nuova gestione che ha già incontrato l’apprezzamento dei clienti (e il nostro concorso ne è ulteriore conferma). L’albergo ha una decina di stanze ed è frequentato da moltissimi stranieri che sanno apprezzare le bellezze del nostro territorio e lo stile di ospitalità internazionale di Rita e Oliver (che parlano quattro lingue). Il ristorante è perfetto per tutti i target e serve comodamente 35 coperti.

CHEF E SPECIALITA’
Rita Provenzano porta dalla sponda “grassa” del Lago Maggiore una vocazione all’accoglienza dinamica e vivace, Oliver Pelzmann dalla sua Austria, un tocco di internazionalizzazione, già sperimentata insieme a Rita in un’esperienza svizzera. In cucina, la cuoca, Emilia, altoatesina di origine, che prepara le cose alla maniera casalinga in una cucina casalinga (che non fotografiamo soltanto perchè nei giorni della nostra intervista, il locale era chiuso al pubblico e la cucina “stravolta” per l’inventario).  Qui, secondo una formula che ha caratterizzato da sempre il locale, si mescolano gusti nostrani e altoatesini. Pezzo forte sono le carni di ogni tipo. Qui si può assaggiare un succulento Gulash con i canederli, che ha avuto un successone nell’ultima stagione. O alcuni inediti come il delicatissimo risotto ananas e peperoni. Una chicca sono i dolci, dalla torta di mele alla Linzertorte, una crostata con impasto di mandorle e cannella e marmellata di mirtilli rossi. E ovviamente si degusta l’Elixir…

INFO
Hotel Ristorante Al Borducan, anche su facebook, Via Beata C. Moriggi, 43, Varese, tel. +39 0332 222 916; info@borducan.com
Orari: pranzo 12.30-14.30; cena 19.30-22.00
Giorno chiusura del ristorante: mercoledì
Si accettano tutte le carte di credito
I prezzi si aggirano sui 35 euro per un menù di tre portate, acqua, vino sfuso, caffè e degustazione Elixir
Il parcheggio va cercato nel contesto
FOTOGallery Torta cioccolato e granella di nocciole Bar Bar_ Elixir Gamberoni al bacon flambati al Borducan con miele e noci P1050837 P1050839 P1050846 Panoramica_ ristorante 2 Pennette zafferano e cacao amaro saletta camino Sformaino di melanzane su concassè di pomodori esterno

 

 

 

 

 

 

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Verderamo: la tradizione con fantasia http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1347 Mon, 23 Jan 2012 07:29:07 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1347 Continua a leggere]]> VOTA IL MIGLIOR RISTORANTE DELLA PROVINCIA

A Castello Cabiaglio, un locale caratteristico, ottima combinazione tra locanda casalinga e ricercatezza.

STORIA
Un nome storico, quello del Verderamo, arroccato nel piccolo comue di Castello Cabiaglio a due passi da Brinzio. Nuova, però, la gestione, che da due anni è passata ai fratelli Marco e  Matteo Filippi. Una storia curiosa la loro: entrambi occupati in tutt’altri settori, ma venuti su con la passione per la cucina e per il mondo dei vini, decidono di cambiare vita, reinventarsi e cominciare una nuova avventura. Ammirevole. “E coraggioso, visti i tempi” sorride Matteo. L’idea evidentemente incontra i gusti del pubblico, probabilmente anche sostenuta dalla notorietà del marchio e da una buona attenzione al rapporto qualità prezzo.

LOCALE E CLIENTI
Anche nell’arredo, buon mix tra atmosfere casalinghe e raffinate: il locale, rinnovato con la nuova gestione, ha posto per 60/70 coperti tra l’interno e la veranda estiva. E’ adatto ad ogni tipo di clientela, dalla coppia alla ricerca di tranquillità (scaldata dalla scenografia del camino), alla famiglia. Sottolineaiamo che al momento della nostra intervista il locale era chiuso e le foto sono naturalmente quelle di una cucina “in ferie.”

CHEF E SPECIALITA’
“Buone” radici familiari italiane emiliane, toscane e venete, passione innata, esperienza arricchita da viaggi su tutto il territorio (Matteo ha vivacizzato così la sua personale competenza enologica) e dalla prova sul campo (Marco, lo chef, nel tempo libero, per sei anni, faceva l’aiuto cuoco in un ristorante), ma nessuna formazione scolastica. Questa la chiave dell’idea. Punto di forza: creatività e continuo variare del menù, con le idee e con la stagione, sempre caratterizzato dal mix tra rustico e raffinato. Qualche piatto, che recentemente ha riscosso successo, tanto per farvi venire l’acquolina (ma, variando il menù, non possiamo assicurarvi che lo troverete): dai taglieri della casa molto ricchi (con salumi tipici locali e italiani), alla polenta e selvaggina, ai ravioli verdi di faraona e fonduta di padano e, per dolce, semifreddo al Braulio (ma potete “approfondire” con la Fantasia di 4 dolci a scelta). Tutto fatto in casa, molto ereditato dalla tradizione, ma rielaborato con estro e fantasia. Per sorridere, un omaggio alla generazione dei 35enni con la pannacotta ai Plasmon con spuma di Nesquik.

INFO
Ristorante Verderamo,Vicolo Del Frate 1 – Castello Cabiaglio (Va). Pagina Facebook.
tel. 0332 435866 info@verderamo.com
Orari: 19.30-21.30 apertura cucina da mercoledì a domenica; pranzo solo sabato e domenica, 12.30-14-00
Giorni chiusura del ristorante: lunedì e martedì
Si accettano tutte le carte di credito
Parcheggio per le vie del paese
I prezzi si aggirano su 35-45 euro (menù completo, vino escluso)

FOTOGallery

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Un Giro di Vite per ripartire http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1496 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1496#comments Mon, 23 Jan 2012 07:28:02 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1496 Continua a leggere]]> VOTA IL MIGLIOR RISTORANTE DELLA PROVINCIA

Giovani e intraprendenti ma con una clientela già ben consolidata: ecco il Giro di Vite, un ristorante che ha trovato la sua dimensione nel cuore di Albizzate, ma senza smettere mai di crescere e di rinnovarsi.

STORIA
È il 2005 quando Diego Nicolini realizza finalmente il suo sogno: un ristorante tutto suo, dopo anni di esperienze in locali altrui, in Italia e all’estero. Una sfida, in una location non certo di passaggio. La formula, inizialmente, è molto semplice ed essenziale, ma “senza mai scendere a compromessi” sul piano della qualità. Pian piano il menu si allarga con piatti più raffinati, la cantina acquisisce bottiglie prestigiose, si cominciano a organizzare serate a tema, ma l’immagine del locale resta accogliente e amichevole. E finalmente, dopo anni di superlavoro, anche Diego può permettersi di chiudere per una sera a settimana…

LOCALE E CLIENTI
L’atmosfera del Giro di Vite è cambiata poco negli anni: lo stile è sempre rustico e raccolto, i coperti sempre 55. La composizione della clientela, invece, si è modificata, passando da un target giovanile a uno più maturo e con maggiore capacità di spesa; ma ci sono anche i bambini, ai quali vengono riservati menu speciali. “Mi piace sottolineare che i clienti stanno crescendo – dice Diego – anche i più giovani imparano ad apprezzare la qualità”.

CHEF E SPECIALITÀ
In cucina sono in tre, e insieme a Diego c’è anche il fratello minore, Damiano (allievo di Andrea Ferro, che oggi gestisce i “rivali” di Saperi & Sapori…); in sala due o tre camerieri per sera, tutti giovanissimi. Le specialità “storiche” della casa sono i risotti (pistacchio e certosa, pistacchio e scampi, trevisana e burrata, olive nere e polvere d’argento) e la carne cucinata sulla pietra ollare: manzo italiano, ma anche carni provenienti dal Texas e dal Canada e persino bistecche di bisonte. Da tre anni, con l’arrivo di un esperto maitre da Gallarate, il menu si è aperto al pesce, che viene servito anche crudo per il frequentato aperitivo della domenica. In generale, la cucina punta sulla tradizione rivisitata con fantasia, come nel “raviolo pizzoccherato”, pasta ripiena con bitto, coste e tutti gli ingredienti del tipico piatto valtellinese. Pasta e pane sono fatti in casa, la cantina può contare su oltre 200 etichette. Ma davvero irrinunciabile è l’antipasto rustico, forte di una quindicina di portate. A pranzo, infine, un menu ridotto con 5 antipasti, 5 primi e 5 secondi, dai 5,50 € in su.

INFO
Osteria Giro di Vite, via Magenta 2 – Albizzate (VA). Sito ufficialePagina Facebook. Tel. 0331-987527. Mail: info@osteriagirodivite.com.
Aperto mezzogiorno e sera.
Chiuso il mercoledì.
Prezzi intorno ai 45 euro per un menu completo.
Parcheggio nella piazza centrale di Albizzate.

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Sapori di montagna al Crotto Valtellina http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1510 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1510#comments Mon, 23 Jan 2012 07:27:03 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1510 Continua a leggere]]> VOTA IL MIGLIOR RISTORANTE DELLA PROVINCIA

Un angolo di Valtellina alle porte di Malnate: nato come trattoria per viaggiatori agli inizi del Novecento, ancora oggi il Crotto esercita il suo fascino su turisti e abitanti del luogo, grazie anche a una cornice inimitabile.

STORIA
Il ristorante nasce ai primi del Novecento come Grotto Valcabrina: ispirato ai vicini grotti ticinesi, era un punto d’appoggio per chi viaggiava a cavallo verso la Svizzera (non mancavano infatti le camere e la stalla), ma anche un’occasione di ristoro per i contadini della zona. Sotto le stelle si mangiava e, come mostrano le foto d’epoca, si ballava per concludere la serata. Negli anni Cinquanta il Grotto fu chiuso, ma nel 1973 gli attuali proprietari lo acquistarono, facendone un avamposto valtellinese nel varesotto; dal 1985 è gestito da Leonardo Valbuzzi con la moglie Maria Vittoria Ferreani.

LOCALE E CLIENTI
L’atmosfera “alpina” del Crotto è garantita dalla splendida location: il ristorante è situato a ridosso di una cava dismessa di arenaria di Malnate o “pietra molera”, un materiale da costruzione utilizzato dal Medioevo fino al XX secolo. Ai 70 coperti interni si aggiungono dunque, nella bella stagione, 50 esterni, che danno la possibilità di cenare proprio sotto la parete di roccia. A godere di questa affascinante cornice arrivano in tanti: clienti affezionati da generazioni, ma anche “new entries” venute a conoscenza del locale tramite il passaparola. Non mancano gli ospiti VIP, come il giornalista Gianluigi Paragone, e c’è persino chi si mette in viaggio da Genova per raggiungere il locale in giornata. Il Crotto, inoltre, organizza serate a tema, degustazioni ed escursioni nelle tenute di prestigiose aziende vinicole, dal Piemonte alla Toscana e all’Umbria.

CHEF E SPECIALITÀ
La parola d’ordine è una sola: tradizione valtellinese. Anche se negli anni lo chef Leonardo Valbuzzi ha provato a introdurre qualche variante nel menu, i piatti più richiesti sono sempre quelli tipici della provincia di Sondrio, dai celebri pizzoccheri alla bresaola. Esiste un menu degustazione che permette di provarli tutti: gli sciatt con cicoria all’aceto di Grumello, i mausc alla fonduta di Bitto, lo Tzigoiner (carne di manzo arrotolata sullo spiedo), la bisciola con crema alla vaniglia, la grappa al mirtillo e così via. E i pizzoccheri, novità di quest’anno, sono disponibili anche in modalità “take away”! In alternativa alle specialità della casa, sulla carta spuntano piatti altrettanto appetitosi, come lo spezzatino di cervo con polenta. Il lato sperimentale, in famiglia, è affidato al giovane Roberto Valbuzzi, chef emergente e volto nuovo di Gambero Rosso Channel, recentemente protagonista del Fancy Food Show a San Francisco.

INFO
Crotto Valtellina, via Fiume 11 – Malnate (VA). Sito ufficialePagina Facebook. Tel. 0332-477258. Mail: info@crottovaltellina.it.
Orari: 12-14 e 19.30-22.
Chiuso martedì tutto il giorno e mercoledì a pranzo.
Si accettano tutte le principali carte di credito.
Prezzi: 42 euro per il menu degustazione.
Ampio parcheggio esterno su due livelli.

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Università della Birra, imparare bevendo http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1522 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1522#comments Mon, 23 Jan 2012 07:25:15 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1522 Continua a leggere]]> VOTA IL MIGLIOR RISTORANTE DELLA PROVINCIA

A due passi da Varese c’è un’istituzione unica in Italia: una scuola per diventare mastri birrai, gestori di locali o agenti di commercio. Che, non incidentalmente, è anche un locale frequentatissimo, per la birra e per la cucina.

STORIA
L’idea, rivoluzionaria, è datata 1997: Franco Re, reduce da un master in Pub Management a Leeds, rompe gli indugi e crea la prima scuola birraria in Italia. “La formazione è indispensabile per gestire un locale – spiega – altrimenti è come far guidare una Ferrari a un bambino!”. Subito emerge l’esigenza di sperimentare “sul campo” le qualità dei giovani studenti, e nel 1999 apre al pubblico la birreria interna all’Università, con finalità didattiche ma anche commerciali. Pian piano il locale cresce e si sviluppa, grazie anche al managing director Silvana Giordano, trasformandosi in un apprezzato ristorante, rigorosamente a tema birrario. Dal 2011 l’Università è riconosciuta dalla Regione Lombardia come Ente di Formazione Professionale è può esercitare in tutta Italia: in settembre è stata aperta la prima sede operativa a Pompei.

LOCALE E CLIENTI
Tra le mura dell’Università, un amante della birra si sente subito a casa: dall’arredamento alla musica, l’ambiente è interamente a tema, di volta in volta con suggestioni tedesche, belghe o britanniche. Saltano all’occhio le centinaia di birre alle pareti, ma a colpire è soprattutto il servizio, svolto esclusivamente da studenti della scuola (“Tiriamo su la cantera, come il Barcellona”): i clienti – circa 50 i coperti a disposizione – sono guidati passo per passo alla selezione della birra ideale, alla spina o in bottiglia, in base ai propri gusti e all’abbinamento con i piatti desiderati. Impossibile, insomma, ordinare “una media chiara”…
Innumerevoli gli eventi collaterali organizzati nel locale, dalla celebrazione delle feste della birra europee (non solo Oktoberfest!) agli incontri con mastri birrari internazionali, fino alle presentazioni di libri a tema e, naturalmente, ai corsi amatoriali di degustazione.

CHEF E SPECIALITÀ
Fin dai suoi esordi l’Università ha proposto inediti abbinamenti culinari, tentando l’impresa di spiegare agli italiani che wurstel e crauti non sono l’unico piatto da accostare alla birra. Progressivamente, la proposta gastronomica si è evoluta: dal 2003 si è cominciato a sfruttare la birra come ingrediente, e oggi lo chef Samantha Belli e l’aiuto cuoco Alessio Giacometti, entrambi varesini, danno vita a un’offerta molto varia, fatta di rivisitazione dei piatti regionali ma anche di cucina creativa. La lista cambia ogni mese: proprio il 13 gennaio ha debuttato l’inedito menu “Ul mangià di nost vecc negà in la bira“, ovviamente ispirato alla tradizione varesina, con piatti come il pes da lagh in carpione, il risòtt cunt i faso e la pèll dul purscèll, lo stu’à d’asnin cunt la pulenta o i pèrzich de Munà cunt la turta Bosina. Tutti a base di ingredienti tipici, dalla formaggella del Luinese in giù, e tutti abbinati a una birra scelta tra le centinaia a disposizione.

INFO
Università della Birra, via Pietro Mascagni 14 – Azzate (VA). Sito ufficialeGruppo Facebook. Tel. 0332-458676. Mail: info@universitadellabirra.com.
Orari: 19.30-1, sabato 19.30-2, domenica 19.30-00.30.
Aperto tutti i giorni.
Prezzi: dai 30 ai 35 euro per un pasto completo.
Ampio parcheggio.

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Il Bologna, dagli Appennini a Varese http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1533 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1533#comments Mon, 23 Jan 2012 07:22:58 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/eatout/?p=1533 Continua a leggere]]> VOTA IL MIGLIOR RISTORANTE DELLA PROVINCIA

Si chiama Bologna ma è forse il ristorante più varesino che ci sia: punto d’incontro per clienti di tutte le età oltre che storico albergo a due passi del centro città. Famoso, tra l’altro, per la straordinaria abbondanza delle porzioni.

STORIA
La famiglia Lorenzini è originaria di Monghidoro, l’ultimo paese dell’Emilia prima del  confine con la Toscana: il luogo natale di Gianni Morandi, che non perde mai l’occasione per visitare il locale quando è in città. Nel 1952 il nonno di Cesare Lorenzini, l’attuale titolare, si trasferì a Varese e fondò il suo albergo all’interno del Convento di Sant’Antonino, un complesso monastico del 1550: il successo fu immediato, grazie alla cordialità e all’ospitalità dei gestori ma anche alla cucina ispirata alla tradizione emiliana. Oggi l’albergo conta 18 camere ben attrezzate, il ristorante ha 110 coperti ed entrambi vanno prenotati con largo anticipo per sperare di trovare posto!

LOCALE E CLIENTI
Il look del Bologna è davvero inconfondibile: ambiente rustico, parquet e arredi in legno, lunghe tavolate per cene conviviali, ma soprattutto centinaia di ritagli, foto, poster e disegni alle pareti, un gigantesco collage in cui tutti gli ospiti VIP passati da queste parti hanno lasciato il segno. Il Bologna, infatti, è il ristorante d’elezione per il mondo del basket varesino (non a caso è uno dei membri del consorzio “Varese nel Cuore” che sostiene la Cimberio), ma anche per altri sportivi, e ancora attori, politici, artisti, personaggi dello spettacolo. Ben visibile, giusto per fare un esempio, la “firma” del disegnatore Bruno Bozzetto e del suo signor Rossi (vedi foto sotto). Le ultime ospiti in ordine di tempo sono state invece le gemelle Kessler: “Sempre uguali dopo tanti anni – racconta il titolare – e tra di loro parlano ancora in tedesco!”. Per il resto, la clientela è composta in larga parte da stranieri: francesi, tedeschi, svizzeri e anche australiani, grazie all’apertura dell’hub di Gavirate. I varesini, invece, si concentrano sull’aperitivo, altro rito cittadino da non perdere.

CHEF E SPECIALITÀ
Il ristorante di via Broggi è ormai una grande famiglia: lo chef è ai fornelli da 15 anni, l’aiuto cuoco da dieci. Insieme hanno coltivato come un’arte la preparazione delle specialità emiliane che hanno reso famoso il ristorante: risotti, pasta fatta in casa (pappardelle, gnocchi e tortellini), e soprattutto la carne, dalla fiorentina al filetto, dalla costata alla tagliata. Tutte le materie prime provengono dall’Emilia o dalla Toscana. Attenzione, perché il menu viene sempre elencato a voce: bisogna concentrarsi per non perdere qualche piatto! Ciò che ha fatto entrare il Bologna nella leggenda, comunque, sono gli antipasti: un gigantesco tagliere di salumi interi accompagnato da enormi barattoli di verdure sottaceto, tomini sott’olio, funghi e chi più ne ha, più ne metta. A pranzo, invece, si punta sui piatti unici, ma sempre senza lesinare sulla quantità: trippa e cassoeula sono due esempi eloquenti. Una particolarità: il sabato si chiude, non per snobismo ma perché è il giorno con meno richieste da parte di chi viaggia per lavoro.

INFO
Albergo Ristorante Bologna, via Broggi 7 – Varese. Sito ufficialeGruppo Facebook. Tel. 0332-234362 o 0332-232100. Mail: info@albergobologna.it.
Orari: mezzogiorno e sera.
Chiuso il sabato.
Prezzi: menu degustazione a 30 o 35 euro, alla carta sui 40-45.
Parcheggio a pagamento in via C.Battisti.

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