È il ristorante dell’IPC “Giovanni Falcone” di Gallarate, dove gli studenti dell’indirizzo alberghiero possono allenarsi a mettere in pratica gli insegnamenti dei loro professori e al tempo stesso deliziarli durante la pausa pranzo.

STORIA
Il professor Andrea Ferro arriva all’IPC Falcone nel 2001 e già un anno dopo, insieme a due colleghi, mette in pratica la sua innovativa idea: una “palestra” culinaria per consentire ai ragazzi di applicare ai fornelli e ai tavoli le conoscenze acquisite in classe. Il progetto ha subito successo, il docente diventa un idolo (c’è persino un fan club su Facebook per lui!) e negli anni il livello qualitativo della cucina continua a migliorare. Il trasferimento nella nuova sede dell’istituto, avvenuto nel 2009, permette di utilizzare attrezzature e personale d’eccellenza e i risultati si vedono: a novembre 2011 uno studente di quinta, Lorenzo Colombo, vince la medaglia d’oro al concorso dell’Aja tra le scuole europee del settore.

LOCALE E CLIENTI
La sede del ristorante si trova nel nuovissimo edificio scolastico di via Matteotti a Gallarate: i locali sono modernissimi e piuttosto asettici, come si conviene a una simile location, ma qualità e servizio sono ben diversi da quelli di una tradizionale mensa scolastica. Pur essendo aperto solo a pranzo, solo su prenotazione e solo nei giorni di scuola, il ristorante si è subito conquistato il favore del pubblico: alcuni clienti fissi hanno seguito il locale fin dalla vecchia sede, altri invece stanno arrivando grazie al passaparola. Il successo è stato tale da spingere i gestori ad ampliare l’offerta con serate a tema (solitamente il venerdì); ogni giorno, comunque, sui 200 coperti a disposizione ne vengono occupati almeno una quarantina.

CHEF E SPECIALITÀ
Ovviamente non si può parlare di un singolo chef né di specialità della casa: in cucina si alternano tutti i ragazzi dell’istituto, e il menu varia in funzione del programma seguito dal loro docente. Generalmente il pranzo è affidato ai ragazzi delle classi seconda e terza, mentre a cena tocca alle quinte, supportate anche da qualche alunno di quarta. I piatti presentati, di conseguenza, possono cambiare completamente di giorno in giorno: di norma la scelta è tra due primi, due secondi e due dolci, oltre agli antipasti. La costante sono il pane, i biscotti e i dessert, sempre fatti in casa. Per le serate a tema, ci si concentra generalmente sulle cucine regionali e internazionali, rivisitate per stimolare la creatività: imminente la cena francese del 27 gennaio, con piatti come lo gnocco alla parigina con salsa provenzale e il fricandeau di vitello all’Armagnac.
La macchina organizzativa, seguita passo per passo da docenti e responsabili, è davvero imponente: ogni giorno sono impiegati in cucina dai 70 ai 100 studenti, tra cui anche diversi ragazzi portatori di handicap.

INFO
Ristorante Saperi & Sapori, c/o IPC G.Falcone, via Matteotti 4 – Gallarate (VA). Sito ufficiale. Tel. 0331-774605. Mail: ipcalberghiero@virgilio.it.
Orari: 13.15-14.30. Prenotazione obbligatoria.
Chiuso la domenica.
Prezzi: piatto unico 6 euro, alla carta 10 euro, menu degustazione 18 euro. Serate a tema dai 20 ai 30 euro.
Ampi parcheggi a pagamento o gratuiti nelle vicinanze.

“Siamo un gruppo votato alla ristorazione etnica – spiega Flavio Destito, uno dei soci – e abbiamo scelto la cucina argentina proprio perché assolutamente agli antipodi di quella giapponese: due eccellenze gastronomiche in due campi diversi”. La specialità della casa è infatti la carne, ovviamente quella argentina: indubbiamente “la migliore al mondo” secondo Destito, con buona pace di fiorentini e statunitensi.

Il prelibato Angus argentino lo si può trovare in mille tagli e varietà, ma sempre rigorosamente cucinato su carbonella, con griglia a vista nell’ingresso del locale: tra i piatti più richiesti l’asado de tira (costine), la bife de costilla (costata da 450 grami) e il lomo (filetto), ma anche le empanadas, pasta fritta ripiena di carne e verdure. Non mancano però altre prelibatezze, come gli affettati spagnoli: Pata Negra e chorizo iberico su tutti. I lomitos, che danno il nome al locale, sono invece panini con tagliata di manzo, pancetta e formaggio.

Il ristorante strizza l’occhio anche alla clientela business, che dal martedì al venerdì può trovare a pranzo un menu su misura, a prezzi contenuti ma senza rinunciare alla qualità. Nelle accoglienti sale del locale, che possono ospitare fino a 70 persone, c’è spazio anche per eventi speciali e feste di compleanno: a disposizione una saletta riservata e, nella bella stagione, anche il giardino esterno.

Restaurante argentino Lomitos, via Postcastello 11, Gallarate, 0331-073639, chiusura: lunedì e domenica a pranzo, orario: 12.30-15 e 19.30-24, info@lomitos.it, sito ufficiale

Le ragioni del successo sono tante, ma di sicuro tra queste non c’è la moda: il ristorante di via Monte Leone è al suo posto da ben dieci anni, festeggiati lo scorso 10 febbraio con una serata a base di musica e animazione. Colori vivaci, piante tropicali e poster delle più celebri spiagge brasiliane non mancano di certo. Niente saudade, però: i titolari, originari di Rio de Janeiro e di Minas Gerais, sono nel nostro paese da oltre trent’anni.

Tra i frequentatori, come detto, tanti sudamericani, ma la clientela italiana è quella più numerosa: da Milano arrivano in tanti per provare il leggendario churrasco della casa. Bastano 33 euro per vedersi arrivare al tavolo antipasti, carne grigliata fino ad esaurimento delle… forze, vino e acqua a volontà e naturalmente l’eccezionale caipirinha. Un’offerta inimitabile, anche se non è l’unica: in lista c’è pure la classica fejioada, e per chi passa da queste parti a pranzo c’è un menu fisso a 12 euro a base di carne bianca.

Rispetto ai primi anni di attività, lo spazio riservato al folklore e alla musica si è molto ridotto: in occasioni speciali (Carnevale e Capodanno fra le altre) è però ancora possibile assistere alle esibizioni delle danzatrici brasiliane, e la domenica pomeriggio c’è ampio spazio per il samba e le incantevoli melodie di Jobim. D’estate, poi, appuntamento nel cortile interno del locale per un aperitivo esotico.

Restaurante Yes Brasil di Gerry Nigri, Ines de Souza e Lalla Torboli, via Monte Leone 1, Gallarate, 0331-245954, chiusura: lunedì, orario: 12-14.30 e 19-2, info: yesbrasil01@live.it, Yes Brasil su Facebook

Il Barbaresco è in corsa per il titolo di miglior panino della provincia, ma potrebbe giocarsela tranquillamente anche nel campo del bere: il vero punto di forza del locale, in effetti, è stata l’introduzione di vini anche pregiati in una lista che, con la precedente gestione, comprendeva soltanto birre. E proprio sulla scia di questo nuovo interesse per il mondo del vino è nato nel 2006 il nuovo Barbaresco di Legnano, che lo scorso 18 febbraio ha festeggiato i 5 anni dalla fondazione e oggi comprende anche una moderna enoteca dalla quale si riforniscono entrambi i locali.

Non che la birra sia lasciata in secondo piano: l’assortimento è vastissimo e l’origine spazia dalla Germania al Belgio, ma si sta lavorando per dare spazio anche ad alcune birre artigianali italiane. I frequentatori più assidui, sul modello delle birrerie tedesche, hanno a disposizione addirittura un boccale personalizzato per essere certi di non perdere una goccia della preziosa bevanda.

Al di là di alcune serate speciali incentrate sugli abbinamenti cibo-vino o cibo-birra (in occasione dell’Oktoberfest), la lista è sempre aperta a nuovi ingressi nell’ambito dei taglieri di salumi e dei panini: ultimo arrivato, e gettonatissimo, il Super hamburger. Ma l’ambizione dei gestori è quella di specializzarsi nelle piadine, che da poco più di un mese vengono prodotte in proprio.

Il Barbaresco di Mauro Marchitelli, via Verdi 6, 0331-790016, aperto tutti i giorni, orario: 10-2, info: gallarate@barbarescoenopub.it, sito ufficiale, Il Barbaresco su Facebook

Certo, all’inizio questa moltiplicazione dei Bianchi ha creato qualche perplessità nella clientela, abituata a frequentare la pasticceria del centro per assaggiare i tradizionali Amaretti di Gallarate. Ma il nuovo locale ci ha messo davvero poco a guadagnarsi la fiducia degli avventori e a conquistarne di nuovi, grazie anche alla posizione privilegiata: a pochi metri c’è l’uscita dell’autostrada, che porta visitatori da Milano e Varese, e in molti arrivano anche dalla vicina Cassano Magnago.

Molte e tutte da gustare le specialità della casa: i dolci a base di crema pasticciera, come l’amatissima Zuppa di frutta, ma anche la Bella Elena al cioccolato, oltre naturalmente al Dolce di Gallarate e agli Amaretti, la cui ricetta è stata tramandata di generazione in generazione. Grazie a queste e ad altre preparazioni, nella sala di via Riva c’è un continuo viavai di acquirenti, anche se il momento “peggiore” è tra le 7 e le 11, quando alla cassa non c’è un attimo di respiro…

Un discorso a parte meritano le torte da cerimonia: la pasticceria Bianchi è fra le poche a produrre le “torte monumentali” tanto richieste nei matrimoni più alla moda, e le ordinazioni, grazie a Internet, arrivano anche da molto lontano.

Pasticceria Giovanni Bianchi, via Luigi Riva 8, Gallarate, 0331-1771388, info@pasticceriabianchigiovanni.it, Sito ufficiale, giorno di chiusura: martedì, orari: 7-19.15, domenica e festivi 7-13.