“Lavorare con Caja spinge a dare sempre di più”

Il girone d'andata della Pallacanestro Varese attraverso gli occhi dell’assistente allenatore, Raimondo Diamante

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Nove vittorie in quindici partite e quinto posto in classifica. Questo è lo storico della Pallacanestro Varese al giro di boa del campionato. Abbiamo intervistato Raimondo Diamante, assistente allenatore, per sapere cosa ha lasciato questo primo scorcio di stagione.

Raimondo, come definiresti il girone d’andata?
Lo definirei un girone entusiasmante, dato che siamo riusciti a vincere delle partite in cui eravamo dati per sfavoriti o in cui eravamo in difficoltà. Questo è dovuto soprattutto alla chimica di squadra che si è creata fin dal prestagione.

Qual è il tuo MVP (miglior giocatore) di questa prima parte di stagione?
Beh, qua la risposta è abbastanza facile: il gruppo. Non c’è stato un solo uomo che ha spiccato in ogni partita. Ognuna ha avuto un protagonista diverso, vedi Avramovic e Moore contro Brescia (rispettivamente 30 punti e canestro della vittoria), Scrubb e Cain in varie situazioni, ma anche gli uomini dalla panchina come Natali, che danno sempre il loro apporto.

Qual è stata la partita più godibile?
Personalmente è stata la partita di Venezia, sia perché era il giorno del mio compleanno (auguri, anche se in ritardo), sia perché avevamo la necessità di vincere anche in trasferta. Farlo contro una squadra che, per gli addetti ai lavori, deve arrivare in fondo al campionato, è sicuramente motivo di orgoglio.

Caja dopo la partita contro Cantù ha elogiato il tuo lavoro e quello dei tuoi colleghi, Bulleri e Jemoli: com’è lavorare con uno degli allenatori più esperti in Italia?
Innanzitutto ci ha fatto piacere che il coach abbia lodato il nostro lavoro. Quel periodo di partite ravvicinate è stato molto impegnativo per la grande quantità di informazioni che per ogni match estrapoliamo dai video. Poter lavorare con Attilio, mi spinge a dar sempre di più, soprattutto perché lo considero un punto di riferimento per la mia carriera, dato che il mio obiettivo è quello di diventare un giorno capo allenatore in Serie A.

Cosa pensi che potrà dare il neoacquisto Jean Salumu?
Sicuramente ci darà una grossa mano; dobbiamo avere solo un po’ di pazienza  in modo che assimili bene tutti i concetti offensivi e difensivi.

Guardando al futuro, il 14 febbraio inizia la Coppa Italia
… e finisce il 17 (sorride). No va beh, raggiungere la Coppa Italia è stato il giusto premio sia per i ragazzi, che fin dal primo allenamento hanno lavorato duramente, sia per il nostro meraviglioso pubblico che dopo sei anni torna a godersi questa manifestazione. Andremo a Firenze per giocarcela.

Varese riconfermerà questo bel cammino anche nel girone di ritorno?
Certo, perché no? 

 Stefano Sartori

                                                                                                                                                    

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