Le persone
Siamo solo al quarto giorno e l’elenco è già fitto. Tutte sono legate al turismo, e come non potrebbe essere del resto.
Ermanno Bergaglio, il “re delle cozze” e il giovane sindaco di Airole, Fausto Molinari hanno raccontato e allietato la tappa di Ventimiglia.
Mario Berrino, novant’anni di passioni ed entusiasmi e l’albergatore Gianni Gaibisso con la loro semplicità hanno reso un’idea di Alassio meglio di tanti sociologi ed economisti. Con loro anche Matteo Rainisio e la sua Ivg.it che mi ha intervistato insieme con Roberta Milano (di lei racconterò ancora).
Nella tappa di trasferimento a Monterosso i miei amici Guido e Nicoletta i hanno coccolato e Silvia rinfocillato. Poi la sera Gianni e Renata hanno dato il massimo permettendomi di incontrare e intervistare Lella Costa. E per chiudere uno straordinario trio: Luca, Federica e Marzia. Le teste della comunicazione del Parco. Una simpatia e un’accoglienza che meriterebbe un premio. Il premio lo prendono tutti i giorni poi Andrea, Nicoletta e la straordinaria cuoca Roberta del bar dell’amore sul sentiero omonimo.
Il cibo
Una focaccia d’obbligo ad Alassio. Una pasta in casa con frutti di mare (da una ligure doc). Replica la sera dopo (non da una ligure, ma il voto resta 9). Oggi trenette al pesto come non ricordo di aver mai mangiato così buone.
Riflessioni
È un’Italia che è profondamente cambiata. Tutti mi hanno parlato di concorrenza che prima non c’era, di qualità, di valori e di difesa del territorio senza arroccamenti. Tutte le persone che ho intervistato hanno un filo conduttore: crederci e costruire con semplicità . Per tutti le parole di Berrino: “c’è bisogno di fraternità”. Non c’è schieramento e la politica è stata solo sfiorata. L’Italia è profondamente cambiata e queste persone si sono date tutte da fare per non restare tagliate fuori, ma si sono anche sentite un po’ sole. Comunque ci credono e vanno avanti. E non è poco.
Emozioni
Non basterebbe la notte e perciò… a domani.
Alassio non regala solo una splendida giornata di sole, ma anche una bella sorpresa. Alle 17.10, nel secondo collegamento con RadioNumberOne, c’era con me Mario Berrino.
A tanti questo nome non dirà niente, ma quest’uomo che fra venti giorni compirà novant’anni è l’ideatore del mitico “Muretto di Alassio“. Nella foto eccolo al volante della sua 500 rossa decappottabile.
Semplice la sua filosofia di vita: «Si invecchia quando si smette di usare il cervello».
Questo splendido 9oenne non è stato però l’unico bell’incontro della giornata. Nel pomeriggio ho rivisto Matteo Rainisio di ivg.it e finalmente ho incontrato di persona Roberta Milano, docente di web marketing a Savona.
La giornata non finisce qui, ora si scrive e poi a cena….