AURELIO C. Pittore dell’Anno.

07BUON ANNO A TUTTI………01-01-2010: questo giorno e tutto questo anno lo vogliamo dedicare al Maestro AURELIO C……se lo merita!…….. e perciò il BLOG “www.labottegadelpittore.it” modestamente ma orgogliosamente proclama AURELIO C. “PITTORE DELL’ANNO 2010”.

AURELIO C. è un grande Pittore, Scultore e Scrittore italiano; non casualmente nato un Primo di Maggio, ama definirsi “Pittore Democratico”;  è partito dal lavoro negli studi di Max Ernst, Léger, Matta e Siqueiros; lavorando poi a fianco del Neo Realismo e aprendo infine nuovi linguaggi e cammini espressivi per una Italia verticale,dignitosa, giusta e solidale.

Non abbiamo dubbi che AURELIO C. sarebbe stato riconosciuto come uno dei più importanti pittori italiani degli ultimi tempi, se non fosse stato per la “babilonia” e la confusione creata, a partire dagli anni ’60, con il prefabbricato e pilotato fenomeno della cosiddetta “Arte Contemporanea” che, come una pianta parassita, ha reso tutto incomprensibile, e il mondo delle Arti Plastiche, uno dei settori più corrotti e squalificati della cultura italiana.

2008 Il sotscritto con il Maestro Aurelio C. nella sua casa di Colbordolo-Pesaro

2008 Il sottoscritto con il Maestro Aurelio C. nella sua casa di Colbordolo-Pesaro

Come ho conosciuto il Maestro AURELIO C.
Eravamo un gruppetto di studenti della Accademia di Belle Arti di Firenze che, insieme al Maestro Fernando Farulli, stavamo a Piombino, in una emozionante esperienza di Pittura in fabbrica, all’interno delle Acciaierie, tra i lavoratori e le colate di acciaio fuso dalle siviere.

Era il 1970. E fu in quella occasione che vidi per la prima volta un catalogo illustrato con le opere di Aurelio C.. Quel catalogo fu un grande avvenimento, e ricordo che discutemmo in gruppo, noi studenti con il Maestro Farulli negli Studi installati all’interno delle Acciaierie, per varie serate su questo Maestro in bilico tra REALISMO/ SURREALISMO e IPERREALISMO (Mediterraneo): con un linguaggio pittorico totalmente nuovo e imprevedibile nella Italia di quegli anni.

Passarono gli anni e nel 1982 io mi trasferii in Nicaragua per collaborare alla creazione della leggendaria Scuola Nazionale di Arte Pubblico-Monumentale David Alfaro Siqueiros (ENAPUM-DAS), unica nel suo genere del continente americano.

Nel 1985 ricevetti una lettera dall’Italia, scritta a mano, elegante e fitta fitta: era il Maestro AURELIO C. che mi chiedeva di poter venire in Nicaragua a conoscere il nostro lavoro e a collaborare con noi……….fu un colpo forte: il Maestro che tanto stimavamo, lui, che ci chiedeva il permesso di poter collaborare con il nostro Progetto!……. Logicamente accettammo e fu per noi un grande onore.

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Realizzando la Pittura Murale "IL MAL GOVERNO" nel CEMOAR, Managua, 1987

All’aeroporto di Managua, al suo arrivo, lo conobbi di persona per la prima volta: un uomo “tutto d’un pezzo”, sereno, deciso, forte e nello stesso tempo estremamente modesto, frugale, fraterno e solidario.

Da lì iniziò la nostra grande amicizia, dal profondo rispetto vicendevole (e direi di costruttiva invidia) per le capacità espressive di entrambi e per le opere che si realizzavano, per le idee, condivisione e visione delle cose e del mondo, nell’anima e nella mente. Una amicizia che resiste intatta ancora oggi che Aurelio sta affrontando battaglie dolorose per la sua salute, nelle Marche, sempre lavorando, dipingendo e scrivendo………

A Managua ha lasciato una traccia indelebile, con varie Pitture Murali che sono state dichiarate Patrimonio Culturale Nazionale dal Governo della Repubblica (indimenticabili i mesi lavorando assieme a due pitture murali, una di fronte all’altra, la sua intitolata “IL MAL GOVERNO” con il dittatore Pinochet, la “Sacra Famiglia”, la Cultura e le Razze d’America Latina, e la mia “IL BUON GOVERNO” ispirata all’omonimo affresco del Lorenzetti e al Guidariccio da Fogliano di Simone Martini nel Palazzo Pubblico di Siena!) .

AURELIO C. festeggia gli 80 anni con il figlio Rosso

AURELIO C. festeggia gli 80 anni con il figlio Rosso

Ha scritto moltissimo sulle vicende politiche, sociali e culturali di questo paese, e stretto amicizia con alcuni dei principali artisti e intellettuali del Nicaragua e……molti ancora oggi ricordano la memorabile conferenza sul Rinascimento Italiano tenuta nell’Aula Magna della Università Centroamericana straripante di studenti e professori…: il Rinascimento Italiano di AURELIO C., che nessun libro e nessuno storico dell’Arte riuscirà a descrivere come in quella serata alla UCA di Managua!

AURELIO C. poi è tornato in Italia, dipingendo, scrivendo e mescolandosi sempre profondamente con i problemi della gente italiana e del mondo.

Abbiamo lavorato assieme altre volte, io ospite nella sua casa-studio di Montefabbri, tra Pesaro e Urbino, dove credo di essere riuscito a dipingere i miei migliori paesaggi italiani, mentre il Maestro era impegnato nella sua serie di graffianti opere sulla “Grande Mela”.

Poi è ripartito per il Guatemala a dipingere Pitture Murali altrettanto stupefacenti, e in una di queste ho avuto l’onore di partecipare dipingendo un colossale lavoratore nel centro di una sua immensa opera nella Università di Città del Guatemala.

113Di ritorno in Italia AURELIO C. ha continuato SEMPRE a lavorare, a dipingere, a scrivere, con grande respiro e DIGNITA’, indipendentemente dalle mode effimere e dalla corruzione generalizzata delle Fiere e Biennali….

Un esempio rarissimo di amore profondo per l’Arte, per la sua terra e per la umanità.

Un orgoglio per l’Arte e la Cultura italiana e per gli italiani con il pensiero libero.

Sergio Michilini, Managua, 30/12/09

Per celebrare dovutamente il 2010 come anno del MAESTRO AURELIO C. proponiamo di raccogliere le fotografie e i dati tecnici di tutte le opere del Maestro, proponendoci l’obiettivo di pubblicare, nel prossimo futuro, un volume con “L’OPERA COMPLETA DI AURELIO C.

Inviare documentazione a:

Arch.ROSSO CECCARELLI   rosso.c@libero.it  ; Pittore SERGIO MICHILINI: neoarcaico@yahoo.it

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1) Da una autobiografia di Aurelio C. dal 1924 al 1950….. “Aurelio nasce a Fabriano, da gente di lavoro artigianale, nel momento in cui l’intelligenza italiana andava in vacanza all’Aventino e l’«uomo della Provvidenza» cominciava a «spezzare le reni» a qualcuno – gli antifascisti (come suo padre), i socialisti e i comunisti. Scuole elementari a Roma, dai preti, sempre primo della classe, ma impara la lingua italiana e il disegno ricopiando con cura le illustrazioni di un «Nuovissimo Melzi», che era in casa. Il padre trova lavoro tranquillo in Africa (dove c’era anche Dumini con l’aereo), sicchè adolescenza in libertà e discolaggine, ma sempre disegnando e lavorando di pennelli nelle pause col fiatone. Ritorna da solo in Italia nel ’38 a continuare la scuola, ma come uno che non ne ha nessuna voglia e dipinge nella malinconia di tanta umida vita di città. Sempre a ottobre con tutte le materie per la condotta, a causa della continua indisciplina fascista e la mancanza d’animo patriottico. La guerra, la montagna, la violenza, l’astuzia, le sofferenze, la vittoria. E dopo il carcere per ottenere il voto ai soldati, che è ottenuto. Poi l’avventura della vita senza un soldo e senza mestiere; per anni; anni di errori madornali…..”.

Sito ufficiale del Maestro AURELIO C.

http://pittore-aurelio.com

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La lunga catena delle Ande 1972

2) Da una autobiografia di Aurelio C….. “Pittore italiano nato nel 1924 a Fabriano un primo maggio da famiglia artigiana antifascista, quindi tra la “pianeta” e il proletario, quello soggetto del plus-valore, è sempre stato caparbiamente un “realista”; ha fatto solo il pittore e lo scultore senza mai dare “al padrone” un’ora della sua ormai lunga vita. Sente la solidarietà con chi è colonizzato come una questione che riguarda le sue sorelle e i suoi fratelli, quindi un fatto di famiglia, una tragedia, che lo riguarda nel profondo. Dipinge nel dialetto dell’Italia centrale, cioè nel linguaggio di chi è ancora incontaminato dall’ internazionalismo ebete borghese. Ha imparato il mestiere da suo padre e poi con Matta, Légèr e altri maestri. Il surrealismo che intride le sue immagini è quello analogico dei proverbi popolari che gli danno le radici di una sicura saggezza e lo sprezzo per tutto ció che è evasivo o che ricorre all’intimismo per giustificare il vuoto dello spirito e della mente. La sua opera non è mai autobiografica bensí interpretativa della realtà……”.

AURELIO C. Lezione di Storia della Pittura Murale:

https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?p=49#more-49

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Hasta luego Emiliano! 1973

AURELIO C. (Sintesis biografica en español)
Aurelio nació en Fabriano, Italia, el 1 de mayo de 1924. Desde muy joven se inició en la pintura; su familia era artesana, su padre escultor.
Participó en la Segunda Guerra Mundial como partesano luchando contra las fuerzas de ocupación nazi. Trabajó en la elaboración de escenografías para peliculas famosas.
Ha frecuentado los talleres de Max Ernst y de Sebastian Matta (entre otros) y ha participado a exposiciones personales y colectivas de pintura desde 1951 en diferentes instituciones públicas y privadas en Europa y América. Ha realizado murales de grandes dimensiones en Italia, Nicaragua y Guatemala.

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AURELIO C.: “cos’è l’arte”
“Da una parte il mondo oscuro, ambiguo, disordinato e a volte faticoso del sentimento. Dall’ altra la chiarezza, l’ evidenza rassicurante del “cogito”. Sono questi i poli tra i quali oscilla, senza per altro mai trovare un equilibrio stabile e consolidato, il discorso sul “bello” che altro non è che un capitolo di una sfida culturale più ampia che corre lungo tutto il secolo e investe prepotentemente l’ età romantica, la sfida tra empiristi, sostenitori della legittimità conoscitiva e morale delle sensazioni e razionalisti, paladini di un riduzionismo che sottomette i sensi e le passioni ai dettami della ragione.
Considero la “morale” lo scopo del lavoro e la responsabilità personale del fare “arte” rivolgendo sentimenti e pensieri all’umanità e ai suoi problemi presenti in confronto della storia e del suo futuro, cioè: esprimere un’ opinione e un’ idea verso questa vita comune. Considero quindi l’ Estetica solo una parte della morale. L’ Estetica è la forma dell’espressione. L’ espressione prende forma estetica nel suo farsi. Il motore dell’ Estetica è il perchè ci si esprime. (Io mi esprimo come uomo cosciente d’ essere vivo in una società di miei simili che possono capirmi; porto sulle spalle un bagaglio di nozioni che si fanno pensieri e una “croce” di necessità che può risolvere nella società).
Questi due fenomeni insieme, uno connesso con l’ altro, sono il fondo del mio lavoro.Se ho un pensiero mio lo devo esprimere come l’ ho avuto. Se è originale, particolare, personale mi è giocoforza esprimerlo in modo adeguato e cioè: particolare, originale e personale perchè si incunei nella selva dei pensieri che altri, come me, hanno, entri nel coro come un’altra voce-idea. Io non sono e non voglio competere con nessuno: non sono un boxeur, nè un centometrista, nè un maratoneta. Sono solo uno che centellina il suo tempo nella vera gara della vita, ma pensando che dopo la morte il mio fare-pensare sia utile ancora per un pò. Quindi bado al mestiere e cerco di farlo bene e materialmente compiuto. Nel dipingere mi rifaccio a quelli che nella storia mi hanno indicato e che meglio mi suggeriscono “il modo” più logico a me, dell’ Italia Centrale, di cui porto i segni interiori e le costumanze, che poi è quasi la stessa cosa.
La sintesi delle due posizioni è l’ Arte. Se una delle due posizioni è mancante o insufficiente, cado nel Manierismo per la parte morale o nel Naïf per l’ altra. Io non sono nè nell’ una nè nell’ altra separatamente. Questa mia elaborazione vale per tutte le Arti. Ambedue sono integrali alla creatività e sono la “creazione”. Una volta si diceva: Forma e Contenuto. Ora io dico: Gusto e Funzione, formula che non si sposta molto dall’ altra, ma di fronte ai falsi della “pubblicità” e ai falsi del “cinema”, rivendico un valore autentico delle Arti vivendo l’ epoca in cui quelle due attività tralignanti, sono vincenti.
Montefabbri, aprile 2001”.

Per contatti con il Maestro AURELIO C.

scrivere al figlio Arch. ROSSO CECCARELLI:  rosso.c@libero.it

http://rossoceccarelli.com/

4 pensieri su “AURELIO C. Pittore dell’Anno.

  1. Un incontro che mi ha sconvolto la vita.
    Mi ha arricchito, ed insegnato che non basta la tecnica ( anche se di tecnica e fatta l’arte,indispensabile per una visione individuale…) ma i contenuti sono il cuore, e motore del pensiero.
    Ciao Aurelio…..
    Buon 2010

  2. Anche per me e e per noi Aurelio è un grande Maestro, Per assoluta casualitrà abbiamo avuto l’avventura di essere suoi vici di casa a Fabriano. Qualche scontro, molte emozioni, una bella spinta alle nostre avventure e persino qualche modestissima collaborazione (il murales di Arcevia…) …in verità avrei persino una cosa che vorrei riuscire a fare con il suo coinvolgimento, anzi che immagino possibile solo con il suo aiuto…

    …non ho un suo recapito, è possibile scrivergli?
    Leggo ora di scrivere a Rosso (Rosso Cantore, è esatto?), lo farò!

    …assolutamente d’accordo pittore dell’anno e pure “degli anni”, ho qualche lavoro suo se serve lo fotografo e invio… attendo indicazioni.

    Spero comunque che intanto attraverso questo post arrivino ad Aurelio almeno il ciao e gli auguri di
    daniela e giorgio

  3. Grazie per il vostro commento. Io sto in America Latina, però sono sicuro che con Rosso vi potete comunicare con Aurelio. Nel frattempo se mi mandate le fotografie dei lavori che avete (e anche il murale di Arcevia) e magari qualche commento al rispetto, potrei pubblicarle in questo BLOG. Grazie Sergio Michilini: neoarcaico@yahoo.it

  4. Buon compleanno maestro, in questo 1 Maggio 2011, per i tuoi 87 anni, in un mondo che è ciò che non avresti voluto,e che non ti rappresenta.
    Auguri
    Antonio Casarini

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