John Currin: la pittura ruffiana

01Dicono che John Currin, pittore americano (nato in Colorado nel 1962)… “ci dimostra che la pittura come medium artistico gode ancora di ottima salute”…..mentre a me sembra che sono proprio le opere “ruffiane” di questo tipo che dimostrano la miserabile situazione in cui si trova questo linguaggio antichissimo e sempre nuovo che è la PITTURA.

“Ruffiana” è pittura caramellosa, dell’adulazione, intrallazzona, leccata e servile dove tutto è vuoto, apparenza e inconsistenza: pittura pensata e fatta per piacere, per vendere e per avere successo ….e John Currin  è sicuramente uno specialista di questo penoso genere di pittura…….: le sue opere piacciono, si vendono e, dagli anni ’90 John sta nella cuspide del successo ed è considerato uno dei più importanti pittori del momento e uno dei più quotati al mondo.

Dicono che è un pittore raffinato e “uno degli ultimi pittori Classici” perché sembra possedere una “straordinaria padronanza della tecnica ad olio, messa a servizio di uno stile calligrafico e minuzioso e non trascura i valori tonali del chiaroscuro”….

Effettivamente John sa fare delle cose forse piacevoli per un certo gusto nordamericano, ma di lì a paragonarlo con i “Classici” ce ne vuole parecchia di fantasia! Tecnicamente dei colori ad olio probabilmente conosce solo i negozi dove vendono i tubi industriali già pronti per l’uso, mentre i Classici veri ne conoscevano la chimica dei materiali e se li preparavano loro stessi…..ma poi conoscevano anche tutte le altre tecniche pittoriche, e spesso erano pure architetti, scultori e decoratori ecc.
E poi scopiazzare superficialmente gli stili dei grandi Maestri del passato (Botticelli, Tiepolo, Mantegna, Cranach, Parmigianino, Courbet ecc) trasformandoli in immagini da Cosmopolitan, Playboy, ecc…..o meglio, al rovescio, copiando le foto/spazzatura di Cosmopolitan, di Playboy ecc. e manipolandole secondo gli stili dei vari maestri del passato (operazione che si può fare anche al computer)…….non mi pare proprio che sia indice di grande genialità creativa.

Del suo magari ci aggiunge delle leggere deformazioni caricaturali tra il comico e l’ironico che apparentemente appaiono critiche di uno stile di vita nordamericana tipo usa e getta, quando invece si trasformano nella icona esaltante propriamente di questa “società puritana” morbosa, sprecona e amorale….e del suo modello alto borghese pieno di soldi come di vacuità e inconsistenza ma che è il vero bersaglio commerciale delle operazioni pittoriche del nostro John.

Insomma, avrete capito che, anche se sono uno strenuo difensore della Pittura figurativa (perché, come diceva Picasso: “Si dipingono le cose e non le idee”), non sopporto la pittura ruffiana….. a John Currin preferisco piuttosto un Pollock, un De Kooning o qualche altro pittore astratto.

 

22 pensieri su “John Currin: la pittura ruffiana

  1. Riflessioni più che condivisibili. Si tratta di una pittura gradevole, simpatica a volte, ma non vi vedo neanch’io tutta questa grande tecnica (anzi!) e la critica della società contemporanea è piuttosto all’acqua di rose. Si tratta di quegli artisti utilizzati, come certi iperrealisti abilissimi ma privi di ogni invenzione compositiva decente, dai grandi mercanti d’arte e critici per accalappiare qualche cliente in più o per rendere digeribili mostre piene solo di “boutade” e ciarpame vario. Purtroppo sono soltanto le grandi gallerie americane a dettar legge e imporre come artisti geniali artisti, a volte, più che mediocri. Currin in Europa, dove puoi compararlo al Tiepolo sotto casa, non sarebbe mai emerso e nessuno pagherebbe cifre astronomiche per queste simpatiche illustrazioni della banalità del nostro tempo. un saluto dal Friuli.

  2. è possibile avere il titolo dei dipinti?? li sto cercando ma di alcuni non riesco a trovarli.

  3. Stefania, purtroppo neanche io sono riuscito a trovare i titoli dei dipinti. Grazie.

  4. a ivan che parla a vanvera,
    invito a vedere i dipinti di John Currin di presenza prima di dire che questo artista non è abilmente bravo nella tecnica della pittura ad olio.
    Poi, chissà come mai i più grandi critici come Jerry Saltz e i più grandi galleristi mondiali come Gagosian fanno a gara per averlo tra le loro collezioni!
    Il mondo dell’arte parla da solo, e non ha certo bisogno di moscerini insignificanti e invidiosi.

  5. Gentile “al” (?), probabilmente non hai letto l’articolo e ti fidi troppo delle mode e del “pensiero unico”. Sarebbe stata più interessante una tua opinione personale, riflettuta e ragionata. Grazie comunque.

  6. Giusto per capire quanto te ne intendi, cosa ci fa un quadro di Wei Dong in mezzo a quelli di John Currin? E’ il terzultimo partendo dall’alto, tanto la tua enorme cultura artistica ti avrebbe fatto perdere troppo tempo a cercarlo da solo. Ma quando non si capisce un c… PERCHE’ non si tace?

  7. Gentile Sig.Carlo, grazie della sua nota, ho tolto immediatamente l’opera di Wei Dong. La mia cultura artistica è quella di un modesto pittore italiano che ammette SEMPRE i propri errori. Per il resto, cosa le posso dire, ho l’impressione che lei viva un poco sulle nuvole. Non pensa di scendere ogni tanto tra gli esseri umani?

  8. Beh, gentile mica tanto. Chiedo perdono per il post cafone, sono stato impulsivo. E’ solo che non mi piace quando qualcuno, specie un addetto ai lavori che dovrebbe essere più sensibile, spara a zero su un artista famoso in quanto famoso, perchè se si può dissentire sui contenuti di qualunque artista, è assurdo negare perizia e originalità a uno come Currin, almeno fino alla fine dei ’90. Poi si è effettivamente involgarito. Ma questo giochino di ridimensionare i divi e santificare i maestri storici (quindi innocui perchè imbalsamati nei musei) ha stancato. E non ci casca più nessuno che non sia un ingenuo (o un invidioso). Ancora scusa e buona serata.

  9. Infatti, guarda caso, anche il signor Ivan Crico è artista. Il mio amore per l’arte mi impedisce di disprezzare il lavoro di chiunque compia uno sforzo sincero per produrla, ma sarebbe il caso di dire “guardati il tuo, di lavoro”. Inoltre non capisco in base a quali indizi deduce che io viva tra le nuvole. Lavora in un osservatorio, tra una pittata e l’altra? Di nuovo buona serata.

  10. Beh Sig.Carlo….sono supervaccinato per i tanti vizietti del “mondo dell’arte”. Ho MOTIVATO le mie opinioni sulla “pittura ruffiana” di John Currin, come anche quelle sulla “pittura leccata” di Claudio Bravo. E senza assolutamente secondi fini ho MOTIVATO le mie opinioni positive sulle opere di altri colleghi diventati famosi, come Peter Doig, Armando Morales, Sandro Chia ecc…….che hanno tutt’altro spessore pittorico e “spina dorsale”. Il mio “osservatorio” in un certo senso “privilegiato” è tra le favelas latinoamericane, dove vivo già da vari decenni. Ultima cosa: la Pittura è una cosa seria…sono Pittore…e aspiro ad essere un buon Pittore, chissà!. Mentre non mi piace la parola “artista” che è ambigua e ormai senza senso preciso…e il cosidetto “amore per l’arte” più o meno è la stessa cosa. Buona serata anche a lei.

  11. Sig.Carlo, cosa le posso dire? Che la Pittura è vita e non morte e percio’ ho un rifiuto profondo per tutte le cose “da suicidio”, “crisi individuali”, “morte della pittura” “contaminazioni assurde” “fluidi corporali” ecc., per le cose ruffianette, furbette, falsotremolanti, falsosgocciolanti, falsodubbiose, falsoconcettuali, incerte, effimere, belline, leccate, ecc…..
    La Pittura è Pittura e basta. Non è letteratura, cinema, teatro, video, danza, illustrazione, design ecc. che sono ALTRI linguaggi.
    Ho già scritto circa 400 Post in questo mio BLOG e se per caso lei avesse davvero qualche interesse reale per come la penso, le consiglio queste Categorie del BLOG:
    1)-Arte Contemporanea e odio per la Pittura https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?cat=34
    2)- Pittori di oggi e colleghi vari (dove ci sono anche quelli che non stimo molto) https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?cat=32
    3) I nostri Maestri per sempre https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?cat=24
    4) e infine alcuni miei lavori (tanto per non proporre solo chiacchiere) https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?cat=174
    https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?cat=580
    La saluto cordialmente

  12. David ha ragione. Comunque nominerei solo Christian Schad come grande influenza…gli altri sono lì per forza di cose…

  13. …tutti a parlare di pittura come fossero grandi esperti…
    qui il problema non è la pittura ( che a mio giudizio è libera, e quindi ognuno è libero di far ciò che vuole..) piuttosto il vero problema è il WEB !!!
    sempre a discutere, litigare, sentirsi qualcun altro…
    BASTA !!!
    perchè non andate a dipingere piuttosto che perdere tempo a bisticciare ???
    io preferisco fare così…

  14. John Currin è uno straordinario artista,preferirgli Chia mi pare indicativo del livello abbastanza basso di cultura artistica di chi ha scritto questa pseudo recensione…

  15. Sono riflessioni ARGOMENTATE di un modesto pittore come il sottoscritto. La sua valutazione, gentile sig.Mario,è degna di rispetto ma non è ARGOMENTATA.E allora?

  16. La mia opinione: Currin mi affascinò per la sua bravura (tale la ritengo) tecnica. 30 secondi dopo riconosco la mera imitazione di tecniche vecchie di qualche secolo. Mi chiedo: a che serve oggi rifare il verso al Pollaiolo, se non per esibire una certa abilità fine a se stessa? Mi metto nei suoi panni solo per un minuto: non mi rimane che stupire e scandalizzare, come obbliga l’arte contemporanea: occhi strabici, collo lungo, proporzioni anomale…e tanta pornografia che funziona sempre. Anche a me è riuscito spontaneo considerarlo Gran Ruffiano di razza cortigiana.
    Se ti può interessare, dai un’occhiata ai miei lavori su YouTube “Sergio Peila”.
    Saluti.

  17. Non sono proprio d’accordo. Penso che lei sia turbato da un moralismo estetico troppo condizionante. Per me Currin è molto più trasgressivo verso il mercato dell’arte di non quanto lo fu Manzoni con la sua merda d’artista, subito accolta con giubilo dal mercato con conseguente sbeffeggiamento al Manzoni, peraltro molto accondiscendente poi con i fatti. Currin riesce invece, con una maestria e una conoscenza dell’arte suprema, a prendersi gioco e a sbeffeggiare veramente il mercato e il mondo ruffiano e servile dei collezionisti, con un sarcasmo terrificante che solo uno stomaco di cuoio come quello del mercato può scambiare per raffinato e colto esibizionismo estetico .

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