“ISOLA DEI FAMOSI” tra cadaveri, torture…..e un governo fantoccio dei militari.

1991-1-teschio-cm28x20Comunicato stampa, 14 gennaio 2011 : “Honduras, il reality show e la dittatura”
“Altreconomia”
lancia un appello all’Isola dei famosi che dal Nicaragua tra un mese torna ai Cayos Cochinos in Honduras. Verrà inviato alla dirigenza della Rai ed alle più alte cariche dello Stato italiano

” L’Isola dei famosi torna in Honduras a venti mesi dal Colpo di Stato, mentre il Paese centroamericano soffre la repressione di un governo non democratico.

La rivista Altreconomia promuove un appello in vista dell’inizio della trasmissione, con l’obiettivo di portare in prima serata su Rai2 la realtà che vive la popolazione honduregna, una realtà che rischia di venir distorta dalle immagini di cartolina che entreranno nelle nostre casa dai teleschermi.

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SERGIO MICHILINI, 1984,TAGLIATORI DI CANNA DA ZUCCHERO, cm.50x70

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“Da lunedì 14 febbraio le isole dei Cayos Cochinos, al largo della costa del Paese centroamericano, tornano ad ospitare ‘l’Isola dei famosi‘. Lo scorso anno il circo del reality show, prodotto da Magnolia e trasmesso da Rai2, si era dovuto spostare in Nicaragua per cause di forza maggiore: il colpo di Stato che il 28 giugno 2009 aveva deposto ed espulso il presidente costituzionalmente eletto Manuel Zelaya –si legge nell’appello, che potete leggere integralmente sul sito di Altreconomia-. Tornare in Honduras, oggi, significa riconoscere che nel Paese c’è democrazia, e tranquillizzare al contempo i cittadini italiani, che potranno considerare nuovamente le spiagge e le isole di Honduras tra i ‘paradisi tropicali’ da raggiungere per godersi le meritate vacanze”.

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1990, MADRE CON BAMBINO NEL LAGO COCIBOLCA, cm.22x17

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Nell’appello si elencano alcune notizie relative all’Honduras che i media italiani hanno mancato di raccontare a partire dal 28 giugno 2009: “Non sanno, i dirigenti di Rai e Magnolia, che l’Honduras non è ancora stato reintegrato nell’Organizzazione degli Stati americani e che numerosi Paesi continuano a ritenere totalmente illegittimo l’attuale governo; non sanno che l’ex presidente della Repubblica, Manuel Zelaya, non è ancora potuto rientrare nel Paese; non sanno che il Fronte nazionale di resistenza popolare ha raccolto oltre 1,3 milioni di firme (più della metà degli aventi diritto al voto, su una popolazione di meno di 8 milioni di persone) per chiedere la convocazione di un’Assemblea popolare costituente per riscrivere la Costituzione del Paese; non sanno che nel corso del 2010, in Honduras, sono stati assassinati 10 giornalisti; non sanno che, a pochi chilometri dalle isole dei Cayos Cochinos, nella regione del Bajo Aguan, si è realizzata nelle ultime settimane una vasta operazione di repressione nei confronti dei movimenti contadini, ad opera di militari e paramilitari al soldo dell’oligarchia locale, che hanno lasciato sul terreno numerosi cadaveri e almeno 5mila persone senza casa”.

SERGIO MICHILINI, 1984, MADRES HEROES Y MARTIRES, Barrio Riguero, cm.65x70

SERGIO MICHILINI, 1984, MADRES HEROES Y MARTIRES, Barrio Riguero, cm.65x70

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Tra tre settimane, a sette giorni dall’avvio della trasmissione, l’appello, con l’elenco di tutte le adesioni, verrà inoltrato ai presidenti della Camera e del Senato, della Commissioni esteri di Camera e Senato, al presidente del Consiglio di sorveglianza della Rai, al direttore di Rai2.”

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Leggi qui l’appello. Le adesioni all’indirizzo appelloisola2011@altreconomia.it

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SERGIO MICHILINI, 1990, AVVOLTOIO, tempera, cm.28x46

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Al sofferto popolo dell’Honduras, attualmente privato dei suoi diritti fondamentali dedichiamo una bella canzone di

MERCEDES SOZA: SOLO LE PIDO A DIOS

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