L’Arte puzzolènte Contemporanea

Il mese scorso ho scritto un Post ironico sui “TRE PERIODI DELL’ARTE CONTEMPORANEA”, il primo determinato da Marcel Duchamp (1887-1968) con la sua famosa opera “Orinatoio” o “Fontana”, e il secondo definito a partire da Piero Manzoni (1933 -1963) con la sua celeberrima “Merda d’artista”…e oggi mi ritrovo tra le mani la “Breve storia dell’arte modernadi Jean Clair, dove menziona esplicitamente le due figure di Duchamp e Manzoni con le celebri opere sopracitate per decifrare i misteri dell’Arte Contemporanea…..!

Sono felice di questa sorta di “coincidenza telepatica” con Jean Clair……..anche se nel suo bellissimo e breve saggio la storia dell’Arte Moderna e della Pittura in generale praticamente finiscono, chiudono, muoiono  nel 1968-1970…..quando inizia il fenomeno “Contemporaneo” dell’Arte non più per “vedere” e neppure per “pensare”, ma per “sentire”…. ( “CON l’OLFATTO” specifica Jean Clair)…. il puzzo dei fluidi corporei, il sangue, l’urina, lo sperma, gli escrementi, il muco nasale….l’automutilazione, l’orrore e le mostruosità…insomma quando inizia “l’estetica del disgusto” con i suoi rottami, spazzature, stracci ecc. ecc……

……..(1968-1970…quelli erano proprio gli anni in cui noi si iniziava a dipingere nella Accademia di Belle Arti di Firenze. Ricordo perfettamente il gruppetto di “artepoveristi” che avevamo costretto a ritirarsi in una stanzetta attigua all’aula di Pittura, dove potevano chiacchierare, fumare e sprecare il loro tempo senza disturbare coloro che volevano imparare a dipingere con uno degli ultimi grandi Maestri italiani di questa disciplina, il pittore Goffredo Trovarelli).

Mentre secondo alcuni la storia politica del secolo XX inizia nel 1914 con la guerra mondiale e finisce nel 1989 con la caduta del Muro di Berlino, Jean Clair sostiene che per quanto riguarda l’Arte non sarebbe necessario stabilire “periodi temporali” in quanto nella realtà non esiste “progresso”e “storia” ( come per esempio tra gli stambecchi di Lascaux o Altamira e il toro inciso da Picasso), ma una ricerca continua per tentare di trovare e ritrovare la perfezione.

Ma se si vuole stabilire una illusione retrospettiva per rendere leggibile il caos degli eventi e parlare quindi di “Storia” dell’Arte, Jan Clair stabilisce nel 1905 la data di inizio dell’Arte Moderna e nel 1968-1970 la fine, e ne motiva profondamente la “concatenazione segreta di incontri ed influenze” che svelano una Storia dell’Arte “ben diversa da quella ufficiale che ci viene proposta” e , io direi, IMPOSTA.

Peccato che dal libro di Jean Clair alla fine della fiera esca un tacito riconoscimento della “inevitabile  morte dell’arte” e che, dal 1968-1970, con il trionfo della cosidetta “Arte Contemporanea“,  non ci siano possibilitè di salvezza o alternative degne di essere prese in considerazione!

Sarà che stiamo perdendo anche Jean Clair?

Sarà che sta invecchiando e incomincia ad essere stanco di lottare?

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“Breve storia dell’arte moderna” di Jean Clair (Ed.Skira, Milano 2011)

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