Nell’inferno dantesco di“Artissima” a Torino

In pellegrinaggio ad "ARTISSIMA", Torino 2008

In pellegrinaggio ad "ARTISSIMA", Torino 2008

In Centroamerica si dice “a lo que nada nos cuesta, hagámosle fiesta”….che tradotto significa più o meno “a ciò che non ci costa niente, facciamogli la festa”. Quasi sicuramente così pensano i funzionari del Fondo Regionale Arte Contemporanea della Regione Piemonte…..perchè pagare 15 mila euro di denaro pubblico per comprare un rottame, uno straccio o della spazzatura esposta ad “ARTISSIMA” a Torino, che qualche funzionario compiacente definisce “Arte Contemporanea” realizzata da “GIOVANI ARTISTI EMERGENTI” (!?!?!?) è, come minimo, uno spreco di denaro pubblico. Da queste parti c’è anche un altro detto che dice: “Dios le da el pan a los que no tienen dientes” e che più o meno in italiano suona così “Dio da il pane a quelli che non hanno denti”………(e ad “Artissima”, lo abbiamo appurato, gli “sdentati” abbondano!)…….

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