Dalla cantina al boccAle: Monkey Fist Ipa

Banner_boccALE copia(franz) Ah, le Ipa. Uno degli stili brassicoli più noti, tornati in auge – soprattutto nelle versioni americaneggianti – di recente, bandiera di tanti birrifici anche italiani e birre irrinunciabili per chi vuole (credendo magari di essere più sapiente degli altri) farsi la bocca amarissima. Le Ipa però non possono prescindere dalla storia e dalle sue caratteristiche basilari; stando al nostro oste, questo prodotto griffato dalla statunitense Shipyard Brewng, è una di quelle che meritano un assaggio. 

Ipa, che Dio la benedica. Purchè sia Ipa vera, ovvero una birra luppolata e alcolica il giusto. Ben vengano le rivoluzioni, le innovazioni, la trasgressione ma chiamiamo Ipa una birra amara senza compromessi e di gradazione importante. Continua a leggere

Il Vermont ha la sua birra-regina

Qualche tempo fa vi abbiamo segnalato una curiosa iniziativa promossa da Seven Days, il quotidiano online dello stato americano del Vermont. Una sorta di VareseNews locale che ha proposto ai suoi lettori un concorso per eleggere la birra più buona prodotta da quelle parti.
Tabellone tennistico suddiviso in quattro quadranti, ognuno dei quali deputato a premiare la vincitrice della propria zona geografica: le migliori quattro hanno poi dato vita a semifinali e finale attraverso un sondaggio online cui hanno preso parte i lettori di Seven Days.

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Il Vermont cerca la sua regina. Con un click

I lettori di VareseNews conoscono senz’altro le diverse serie degli EatOutAwards, i sondaggi che hanno premiato i protagonisti della ristorazione nella provincia dei sette laghi in diverse categorie (miglior colazione, aperitivo, panino, pizzeria, ristorante e gelateria). Un’idea che ha riscosso grande successo, con decine di migliaia di preferenze arrivate principalmente via web e in piccola parte anche con le care e vecchie cartoline.

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Che dite, lo invitiamo?

Cheers, mr President!

La notizia non è nuova, anzi risale allo scorso settembre, ma non passa certo di moda anche perché il protagonista si chiama Barack Obama. Già, il presidente degli Stati Uniti che – forse per fare concorrenza alla moglie Michelle, giardiniera e coltivatrice a km zero – si sarebbe messo a produrre birra artigianale nella cantina della Casa Bianca.

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