Succede a Re Mida – Modus Riciclandi http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi Più rispetto, meno impatto Fri, 27 Apr 2018 18:15:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Modus Riciclandi, ecco il nuovo sito http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1791 Wed, 29 Oct 2014 16:36:14 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1791 Continua a leggere]]> modus riciclandi sitoRiciclare aiuta tutti, e per arrivare a voler bene alle future generazioni occorre conoscere e sapere. Questo è l’intento del nuovo sito di ModusRiciclandi, il progetto che spinge per un consumo consapevole e un riciclo dei rifiuti che ogni giorno produciamo. Un sito, che è anche un portale e quindi uno strumento al servizio dei cittadini.
Uno di questi è senza alcun dubbio la mappa della Varese sostenibile: in una grafica che sfrutta la cartina del territorio e le icone vengono con facilità individuate le attività e i luoghi sul territorio che rispettano la logica dell’ambiente e della riduzione dei consumi: scuole, istituzioni, associazioni e aziende (tra cui anche Varesenews).

Quello che si candida come il “portale dei modi sostenibili” contiene un’altra mappa, quella dei rifiuti abbandonati: una vecchia conoscenza di ModusRiciclandi che da tempo, sfruttando progetti transfrontalieri, è impegnato nell’attività di monitoraggio legato all’abbandono dei rifiuti.
Uno spazio nuovo e molto importante viene destinato dal sito alla rete di scuole che svolgono attività didattiche legate al tema della sostenibilità: profetti, spunti formativi e veri e propri lavori artistici di alcune scuole del Varesotto sono pubblicati sul nuovo sito.
Fra gli spazi il sito annovera anche quanto divenuto oramai un cavallo di battaglia della cultura del riuso: il Centro Re Mida di Voltorre.
E proprio al Chiostro di Voltorre si terrà, il prossimo 21 novembre dalle 14.30 alle 18.00 Modus Riciclandi day: un evento per le scuole, e non solo, tutto incentrato sul riuso creativo e le attività del centro.

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ReMida alla festa di Varesenews http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1735 Tue, 01 Jul 2014 13:11:06 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1735 Continua a leggere]]> La festa di Varesenews “Anche Io” si terrà alla Schiranna dal 29 al 31 agosto.

La kermesse del giornale, giunta alla sua decima edizione, inizierà venerdì 29 agosto alle 17 e terminerà domenica 31 agosto nella serata. Ci saranno eventi per tutti i gusti: diversi incontri, musica, spettacoli, mostre, libri, laboratori, spazio di animazione per i bambini, concorsi, spazi di socialità, stand, gastronomia e qualche bella novità.
Dopo le serate del 141tour, proporremo alcuni momenti con tanti diversi relatori che raccontino la propria esperienza.
Anche ReMida parteciperà alla festa!
L’appuntamento è per sabato 30 agosto: oltre ai laboratori della Fonderia di Arti di Malnate, Martin Stigol e la sua “banda” della Zattera Teatro incanteranno i baby spettatori con una rappresentazione fantastica fatta di trampolieri, e figure giganti. Alle 15.30, arriverà lo spazio creativo di Re Mida, il mago del riciclo che strabiglia grandi e piccini nello spazio al Chiostro di Voltorre.
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Buona SERR con ReMida! http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1468 Wed, 06 Nov 2013 11:28:33 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1468 Continua a leggere]]> logo settimama europea riduzione rifiuti

logo settimama europea riduzione rifiuti

Il PSS parteciperà alla SERR: non è un gioco di enigmistica, ma il risultato delle attività che al Chiostro di Voltorre da tempo sono in atto per la cultura del riuso creativo e della conseguente riduzione dei rifiuti. Via libera alle azioni del Punto di Sviluppo Sostenibile di Gavirate, nell’ambito del Centro ReMida e del Piano Integrato Transfrontaliero (Pit) che sono state valutate come idonee per partecipare alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che avrà luogo in tutta l’Unione Europea dal 16 al 24 novembre 2013.La Settimana, promossa in Italia dal Comitato promotore nazionale, si svolge nel suo complesso con l’altro Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio di CNI Unesco, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Come si ricorderà il Punto Sviluppo Sostenibile (PSS) si colloca in uno spazio dedicato presso ReMida, il Centro del Riuso Creativo della Provincia di Varese, e ospita allestimenti temporanei dedicati a diverse tematiche legate allo sviluppo sostenibile.
Ma cosa succederà al Chiostro? In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, l’allestimento del PSS sarà incentrato sulla presentazione di prodotti da riuso realizzati da aziende del territorio, per la cui realizzazione vengono usati rifiuti altrimenti destinati alla discarica o materie secondarie di scarto ritirate dalle aziende. In particolare saranno esposti: prodotti da riuso realizzati dal centro ReMida Varese; prodotti da riuso realizzati da aziende, associazioni del territorio (Altrementi, Mage useDesign, Garbage Lab, etc.). Verranno illustrate le buone pratiche di riuso (es. stampante 3D, laboratorio riparazioni, ecc.).
Ci sarà inoltre la possibilità per tutto il pubblico di ritirare materiali di scarto, raccolti da una gruppo di aziende del territorio, che possono essere riutilizzati nella pratica quotidiana (bricolage, oggettistica, addobbi, etc.).
Al tema sarà dedicato, nei primi giorni di dicembre, un incontro di approfondimento «I prodotti da riuso: la creatività per il riuso, i materiali di scarto come risorsa e il distretto del riuso», presso la sala conferenza del Chiostro di Voltorre, con la presenza di aziende del settore e dei soggetti del territorio potenzialmente interessati (artigiani, cooperative, aziende, associazioni di categoria artigiani e industria, istituti scolastici tecnici e professionali, università, camera di commercio, associazioni e cooperative, CARL Mendrisio, aziende raccolta rifiuti italiane e svizzere), con la possibilità di dibattito e scambio di informazioni ed esperienze sulle tematiche via via affrontate.

Per le altre iniziative italiane e europee previste nella SERR, vedi anche www.menorifiuti.org

Scarica qui il Fumetto “L’invasione delle Pattumix” – SERR 2013.

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I nuovi orari del centro Re Mida http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1465 Fri, 25 Oct 2013 09:50:59 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1465 Continua a leggere]]> logo remidaIl centro ReMida di Voltorre, a Gavirate, riapre con nuovi orari che si differenziano a seconda dal tipo di attività.
Per quanto riguarda le attività per famiglie l’orario è:
Mercoledì                          ore 15.00/18.00
Sabato e Domenica          ore 14.30/18.30

Per l’asporto dei materiali dall’emporio 
Mercoledì                         ore 15.00/18.00
Venerdì                            ore 09.00/12.00

Per le attività con scuole e altri enti 
da Lunedì a Venerdì       ore 09.00/12.30 oppure ore 09.00/16.30.

Al centro è attivo il PSS, Punto di sviluppo sostenibile presentato al pubblico nel settembre scorso: uno spazio che completa il centro ReMida, connotandolo sempre più come officina creativa per lo sviluppo di idee di prodotti da riuso, e come hub innovativo di sviluppo e di promozione della sostenibilità ambientale nel territorio.

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Creatività tridimensionale. Tra maker e design http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1415 Fri, 11 Oct 2013 08:10:01 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1415 Continua a leggere]]> C’è un punto di unione tra tradizione e futuro. Tra nicchia e riviste patinate. Tra autoproduzione e avanguardia. Tra calli, mani sporche di segatura e smanettoni del web.

Questo punto coincide con l’incontro tra alcune persone che si sono trovate e hanno dato origine ad un progetto comune. C’è Marcello per esempio, che insieme alla sua socia Patrizia, si sono incontrati e hanno dato origine a Tecnificio. Un’azienda giovane con le idee molto chiare sull’identità e la strada che vogliono assegnare alla propria professionalità.

Tecnificio è nato durante la mostra Analogico Digitale, curata da Stefano Maffei e Stefano Micelli, che voleva appunto essere un luogo di incontro e di crescita tra artigianato e design, in cui Tecnificio svolgeva il ruolo di maker facility, mediava cioè tra nuove tecnologie / designer e artigiani. Sono stati creati sette oggetti, con una base “artigianale” (cuoio, marmo, legno…) ed una parte più “moderna” con tecniche come il taglio laser e la stampa 3D.

stampante 3DEd è attorno alla stampante 3D che è nata un’altra unione. Questa volta tra Tecnificio e ReMida, che hanno collaborato in occasione del Salone del Mobile del 2013. L’evento Tecnificio, ReMida e Altrementi in Cascina Cuccagna, ha dato il “LA” ad una serie di riflessioni e azioni atte ad avvicinare il binomio maker/design a quello di riuso e sostenibilità. Aggiungendo così una terza dimensione, un’asse z, alle assi x e y, dando così corpo e solidità ad un’idea vincente.

Ma andando con ordine: chi sono i maker? In poche parole, i maker sono gli artigiani, sono uomini e donne con la passione per la tecnica e la tecnologia che “fanno” – spiega Marcello – ma che magari, in alcuni casi, non sono molto attenti al risultato specifico. Sono più attenti al fare e allo sperimentare, al conoscere nuovi materiali ed operare differenti tecniche. La loro competenza e la loro capacità pratica, se messa in contatto con l’avanguardia e la logica del design, possono produrre innovazione e progresso. Ed è qui che subentra chi, come Tecnificio, assume il ruolo di maker facility. Un esempio? Un appendiabiti di design, ottenuto unendo dei semplici pezzi di legno standard acquistato ad un negozio di bricolage qualsiasi, tenuto insieme da un giunto stampato in 3D, da una gemella della stampante che è presente anche in Re Mida. Stampante che è stata mostrata in occasione dell’inaugurazione del PSS – Punto di Sviluppo Sostenibile, lo scorso sabato.

Ma come funziona una stampante 3D? La stampante, nata dalla collaborazione con Tecnificio e Kentstrapper, costa circa 1.400 € ed è collegata ad un computer. Creando un file (o scaricando file pre-esistenti e opensource), basta semplicemente dare l’avvio e la stampante procederà a fondere un filo di polimero derivato dal mais (ma si può usare anche la plastica “normale”) e a depositarlo, strato dopo strato, per riprodurre le differenti sezioni dell’oggetto progettato.

I possibili utilizzi? Infiniti! Si possono creare degli stampi per fare calchi con gesso, cemento e affini per una piccola produzione in serie. Si possono stampare gioielli o piccoli oggetti. Si può utilizzare per la didattica creando, per esempio, kit di molecole o plastici anatomici che sono molto costosi per le scuole. La riproduzione di fossili e molto altro… Il costo di una bobina da circa un chilo si aggira sui 40 € (meno di un toner per una banalissima stampante ad inchiostro) e considerando che ogni oggetto stampato, con un volume massimo di 25x25x20 cm, pesa al massimo una manciata di grammi… se ne può intuire la resa.

KentstrapperUna macchina per tutti? Sì e no. Il software d’utilizzo non è poi così complesso, ma il web è comunque pieno di file già finiti e gratuiti e di tutorial che spiegano come realizzare i nostri progetti.

Quello della stampa 3D, il cui padrino in un certo senso è stato Riccardo Luna di Wired, è un mondo molto supportato dalla comunità web. La stessa stampante per esempio, è stata creata e viene distribuita sotto licenza Creative Common. Questo vuol dire che non vi è un copyright che blinda qualsiasi uso della stampante, ma che ne regola l’utilizzo e lo scambio, perché – secondo Marcello – ‹‹ Non ha senso blindare un progetto, perché è più facile che non cerchino di copiarti nel momento in cui acquisti valore per il lavoro che fai, piuttosto che nascondersi, blindarsi dietro a brevetti. Non lasciare libero un progetto vuol dire bloccarlo e non farlo evolvere. Noi la macchina l’abbiamo fatta così, ma nessuno toglie che potrebbero esserci delle migliorie o degli utilizzi a cui noi non abbiamo pensato››.

Cosa se ne fa Re Mida di una stampante 3D? Abbiamo parlato di maker, di design e di connessione tra scarti, rifiuti e riuso. Oltre a questo… L’idea è quella di fare partire un corso base di overview sul funzionamento della stampante e del software opensource.

La data non è ancora certa, ma ciò che è sicuro sarà l’approccio a 360°, perché la tecnologia della stampante 3D ha destato interesse e stupore, tanto ai bambini quanto agli over 60. Non resta altro che aguzzare le antenne ed aspettare buone nuove da Re Mida.

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Ti manca il tappo? Stampalo http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1389 Fri, 20 Sep 2013 08:42:28 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1389 Continua a leggere]]> stampante__3dImmaginate un oggetto che può venir riutilizzato, ma al quale manca un pezzo per tornare come nuovo. Fino a poco tempo fa non vie erano molte alternative.
Ma con l’avvento delle stampanti in 3D, l’abitudine a disfarsi di qualcosa ancora utilizzabile potrebbe diminuire, facendo un favore all’ambiente. Si parlerà anche di questo nel corso della presentazione del Punto sviluppo sostenibile che avverrà sabato pomeriggio, 21 settembre. Un apposito spazio verrà infatti dedicato all’illustrazione dell’impiego di una stampante in 3D già utilizzata nel corso del fuori salone nel corso della milan design week, la scorsa primavera. Un tecnico specializzato presenterà l’uso di queste innovative stampanti che tra l’altro funzionano creando oggetti in materiale biodegradabile: un tappo, un bottone, una cerniera: oggetti che potranno completare e rinnovare altrettanti oggetti altrimenti destinati a costose riparazioni e spesso destinati al cestino.
In questo modo gli scarti della lavorazione industriale potranno avere una nuova vita ed essere “rifunzionalizzati” grazie ad elementi nuovi e stampati.
Tecnifiio, in collaborazione con Altrementi, propone alcuni workshop proprio su questo tema.

Il programma della giornata di sabato 21 settembre

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Il Punto Sviluppo Sostenibile e il valore delle cose http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1351 Thu, 19 Sep 2013 07:09:40 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1351 Continua a leggere]]> Durante la mia chiacchierata con Manuela è venuta fuori spesso la parola IDEA. Che cos’è un’idea? Qualcosa per cui spesso siamo disposti a pagare più o meno del suo valore un oggetto, per esempio. L’idea di acquistare cibo biologico o cosmetici etici è qualcosa – un’idea – per cui vale la pena giustificare un sovrapprezzo. Un oggetto di design come una sedia di plastica nata dall’idea di un noto designer, acquisisce un valore aggiunto notevole, sebbene il suo valore effettivo sia infinitamente più basso.

Nel mondo del riuso e del riciclo creativo invece, troppo spesso l’IDEA crea confusione e distoglie l’attenzione da ciò che conta davvero. Si fatica insomma, a svincolarsi dal concetto che se ciò che ho di fronte è stato ottenuto da degli scarti, per quanto possa apprezzarne l’originalità e il senso, comunque gli attribuirò poco valore rispetto ad un oggetto fatto e finito (sebbene prodotto in serie e su vasta scala, magari), ma nuovo al 100%.

Siamo troppo abituati a vedere, ahimé, oggetti bruttini ma molto simpatici ottenuti con fondi di bottiglia di plastica, camere d’aria di biciclette e rotoli di carta igienica che apprezziamo per l’IDEA, ma non certo per il loro aspetto e il loro valore reale. Per cui non siamo disposti (o abituati) a dare il giusto prezzo.

PSS Re MidaChe cosa dà valore veramente ad un oggetto? Il materiale di cui è composto? Sì e no. Non esisterebbe il Design, altrimenti. L’originalità e la rarità dell’articolo? Sì e no… non si spiegherebbe il prezzo elevato della tecnologia di consumo Apple, per esempio. Il lavoro e le competenze impiegate nella sua realizzazione? Forse. La verità è che il reale valore di un oggetto è qualcosa che non siamo abituati a dare. Ed è qualcosa sui cui troppo spesso non ci facciamo abbastanza domande. Rarissime sono le occasioni infatti, in cui ci viene chiesto di attribuire un prezzo a ciò che abbiamo di fronte.

Penso a tutte queste cose intanto che Manuela tira fuori – come dalla borsa di Mary Poppins – collane, bracciali, orecchini e ciondoli ottenuti con quelli che erano materiali di scarto. Vecchi CD, bottiglie di plastica, componenti di orologi rotti. Sono solo una piccola parte di quello che costituirà l’allestimento del PSS – Punto di Sviluppo Sostenibile, che verrà inaugurato questo 21 Settembre, presso lo Spazio Re Mida al Chiostro di Voltorre di Gavirate.

Dietro ad ognuno di questi oggetti c’è un artigiano che, partendo da materiali più o meno umili, ha sperimentato, giocato, pensato e creato qualcosa di nuovo. Nuovo e bello da indossare, esporre o utilizzare. Ci sono dei bellissimi orecchini a pendolo di petali di bottiglie di plastica e frammenti di CD cotti e cristallizzati. Ci sono borse belle e resistenti, create utilizzando vecchie cinture di sicurezza e pneumatici di camion e molto altro ancora…

Re Mida Varese

Ma cosa sarà questo PSS? Oltre all’artigianato scovato e scoperto da Manuela Bartezzaghi dell’associazione Chiocciola d’Anteo, il Punto di Sviluppo Sostenibile di Re Mida ospiterà il prototipo di allestimento di un negozio no packaging, come tanti ne stanno fiorendo in tutto il Paese.

L’idea è quella di avvicinare i cittadini e le aziende ad un nuovo tipo di commercio che privilegi i prodotti locali a filiera corta, l’utilizzo ragionato del materiale di confezione (più leggero possibile e biodegradabile o facilmente smaltibile) ed un approccio diverso al consumo. Perché, sempre parlando di valore reale e di valore aggiunto, spesso sono elementi esterni al prodotto stesso a far lievitare i costi, come il trasporto, l’imballaggio e la pubblicità per esempio. Nel PSS chiunque potrà trovare informazioni ed un supporto per conoscere le realtà produttive ed artigianali del territorio, sia che stia cercando un vasetto di miele biologico, che una bella e capiente borsa per fare un week end fuori porta!

reMida

L’appuntamento è dunque per questo sabato. Dalle 17,00, presso Re Mida Varese, verrà presentato il Punto Sviluppo Sostenibile, verranno introdotte le novità e gli orari per la prossima stagione Re Mida e sarà inoltre offerto un “Ecoaperitivo” con prodotti locali e di filiera corta, serviti rigorosamente con stoviglie e piatti riciclabili e riutilizzabili, per ridurre al minimo la produzione di rifiuti ed evitare gli sprechi.

L’inaugurazione del Punto Sviluppo Sostenibile è evento locale della Giornata Europea della Cooperazione 2013, iniziativa annuale che ha lo scopo di ricordare i benefici e i risultati della cooperazione territoriale europea attraverso molteplici eventi locali che si realizzano nei diversi territori d’Europa.

European Cooperation Day 2013 – Be part of it!

 

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Conto alla rovescia per il “Punto sviluppo sostenibile” http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1336 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1336#comments Wed, 18 Sep 2013 08:21:48 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1336 Continua a leggere]]> imballaggiSarà un importante evento, col compito di legare in maniera ancor più forte il territorio alle tematiche ambientali, accorciando le distanze fra cittadini e tessuto produttivo. Già da anni al Chiostro di Voltorre questo obiettivo viene perseguito col centro di riuso creativo ReMida. Per questo è importante sottolineare come dal prossimo 21 settembre il Centro si arricchirà di una nuova realtà: il “Punto sviluppo sostenibile”, una servizio per promuovere buone pratiche di sostenibilità.

Il PSS è un’eco-vetrina dove, attraverso una ricerca sul territorio ed un programma di eventi (i prodotti sfusi e no packaging, i prodotti da riuso e da riciclo, le aziende bio-sociali, l’ambiente a scuola, ecc.), vengono presentate realtà locali che producono prodotti e buone pratiche sostenibili dal punto vista ambientale e sociale.

L’obiettivo del PSS è quello di promuovere lo sviluppo di un’economia locale più green coinvolgendo imprese, associazioni, ecc. e di presentare con esempi concreti modelli di consumo più sostenibili.

Il PSS è lo spazio che completa ReMida Varese, connotandolo sempre più come officina creativa per lo sviluppo di idee di prodotti da riuso, nonchè come hub innovativo di sviluppo e di promozione della sostenibilità ambientale nel territorio della provincia di Varese e, grazie alla cooperazione con lo SPAMM del riuso di Mendrisio, nel territorio del cantone Ticino.

L’appuntamento è al Chiostro di Voltorre per il prossimo 21 settembre alle 17 e fino alle 20.30, nel corso del quale verrà illustrato il progetto, le nuove attività 2013/2014 di ReMida Varese e offerto un “eco-aperitivo”. 

L’evento è stato inserito all’interno della Giornata Europea della Cooperazione, che si celebra proprio il 21 settembre http://www.ecday.eu/
E allora anche tu…Be part of it !

Scarica qui il Programma evento.

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Un anno con Re Mida http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1341 Tue, 17 Sep 2013 14:09:28 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1341 Continua a leggere]]> Ho conosciuto ReMida per caso. Ne avevo sentito parlare. Amiche e amici su Facebook che ci erano stati e ne parlavano, lo consigliavano e pubblicavano foto di architetture, composizioni, sculture e creazioni – a volte buffi, a volte geniali, ma comunque unici – ottenuti con quelli che possono essere definiti, senza troppa retorica, rifiuti.

Art ReMidaVareseCi sono stata all’inizio dell’estate durante un incontro tra creativi ottimisti (…è una lunga storia!) e appena entrata non ho potuto fare a meno di rimanere piacevolmente sorpresa. Il posto prima di tutto: il meraviglioso Chiostro di Voltorre che si svela e si rivela dopo aver superato una piccola, normalissima porta d’ingresso. Sono arrivata in ritardo all’incontro e sono entrata di corsa senza prestare troppa attenzione a quello che mi circondava, eppure quel passaggio – la piccola porta di legno che dà sul cortile interno – mi ha imposto di fermarmi per un momento. Ed ecco lì, alla mia destra l’ingresso di Re Mida. Sbircio all’interno dell’Emporio, ma non vedo nessuno, sento delle voci che provengono dal piano di sopra… So che devo salire – sono in ritardo! – eppure ci sono così tante cose in quella stanza che attirano la mia attenzione, ma il dovere prima di tutto! Ed allora salgo al piano di sopra, ignorando l’imponente drago di metallo e acciaio che, presidiando l’atrio, mi guarda sottecchi. Seguendo le voci mi trovo nel Laboratorio. Ci sono tavoli ottenuti con pezzi di impalcature e assi di legno, attrezzi, oggetti misteriosi, cose, colori, materiali disposti sui vari scaffali e… le persone che stavo cercando. Marco si presenta – è l’unico che non conoscevo di persona – e m’invita a togliermi le scarpe per entrare nella sezione “Luci e Ombre” dell’Esploratorio.

Moquette grigia, luci soffuse e pouff creati con materiali di scarto industriale e alcune lavagne luminose che proiettano sui muri dei mandala, ottenuti combinando perline e oggetti recuperati chissà dove… e poi lo skyline: un proiettore riproduce un cielo nuvoloso su una grossa parete bianca sotto la quale è possibile, sovrapponendo e mettendo in equilibrio tubi di plastica, blocchi di legno e vecchi giocattoli, creare con le ombre la sagoma di una città. Inutile dire che ci siamo tutti fiondati a giocare – sì, a giocare! – e abbiamo costruito una città fantascientifica con sopraelevate, slum, grattacieli imperiosi e animali giganti!

Skyline

Marco ci racconta quale spasso sia, vedere uomini e donne che, durante gli incontri di team building, svestono i panni e le gerarchie tipiche dei luoghi di lavoro per tuffarsi nell’esperienza del gioco e dell’immaginazione creativa da pari, dimenticando per qualche ora gli screzi, le tensione e lo stress tipici di chi lavora gomito a gomito e deve rispettare tempi, consegne ed imprevisti lavorativi. «È come una SPA, ma per la mente e lo spirito!» gli è stato detto una volta, da un impiegato che ha vissuto l’esperienza di team building all’interno di Re Mida.

Ma non solo lavoratori stressati… il fulcro e il motore a propulsione di Re Mida sono i bambini! Scuole, famiglie ed educatori in questo ultimo anno hanno contribuito a far crescere e a far conoscere l’universo Re Mida. Non c’è singolo adulto che abbia preso parte alle formazioni o abbia accompagnato dei bambini (in quanto insegnante, genitore od operatore sociale) che non abbia poi raccontato la sua impressione a qualcun altro che poi lo ha detto ad altri che…. insomma, il passaparola – l’essere virale prima dell’avvento del web – ha portato Re Mida sulla bocca di (quasi) tutti.

Legno

Qualche numero?

Il Centro ReMida Varese ha inaugurato la sede presso il Chiostro di Voltorre di Gavirate il 4 aprile 2012 con la presenza di circa 120 persone.
Dall’11 aprile a metà luglio ha aperto “Aspettando ReMida” con una serie di esploratori creativi: tre mattine la settimana su prenotazione di scuole di ogni ordine e grado, due pomeriggi la settimana (venerdì e sabato) per le famiglie.
Il 21 settembre 2012 si è inaugurato ReMida nel suo allestimento definitivo per un totale di circa 400 ospiti. L’attività con le scuole si è svolta quasi esclusivamente al mattino, strutturata in laboratori creativi della durata di circa tre ora e intitolata “EsploraReMida”: le classi vengono guidate nell’esplorazione dei vari spazi di ReMida sperimentando attivamente le varie potenzialità degli scarti aziendali ed artigianali.

Visite da aprile 2012 a luglio 2013:

– Scuole dell’Infanzia 28 per 40 classi
– Scuole Primarie di 1° grado 20 per 32 classi
– Scuole Primarie di 2° grado 9 per 12 classi
– Scuole Secondarie 5 per 5 classi
– Centri di Formazione Professionale 6 per 7 classi

In totale hanno visitato ReMida 68 Scuole della Provincia di Varese e di altre province per 96 classi e circa 2500 tra bambini e ragazzi.

Ed oltre le scuole… ReMida ha collaborato inoltre con Enti ed Associazioni no-profit formando gli operatori sociali e accogliendo i gruppi di utenti nei propri spazi con attività specifiche e continuative. Come il Centro diurno anziani di Varese, C.F.P.I.L. di Varese, C.A.R.L. di Mendrisio, Arca cooperativa sociale onlus, la Neuropsichiatria Infantile di Fagnano Olona, il Centro di Aggregazione Giovanile del Comune di Gavirate e quello di Corgeno (Comune di Vergiate), la cooperativa sociale Radici nel Fiume, il Comitato della scuola primaria di Travedona, la Fondazione Renato Piatti ONLUS – CRS Besozzo, la Fondazione Il Ponte del Sorriso di Varese, le Associazioni Abaco, I Maestri Itineranti e le ludoteche di Gavirate e Laveno Mombello.

In totale hanno visitato ReMida 15 Enti noprofit della Provincia di Varese per 20 gruppi e circa 500 tra bambini, adulti ed anziani.

Ma come è nato tutto questo?

«Nel 2008 sono andato su internet alla ricerca di progetti interessanti e stimolanti, sia dal punto di vista professionale che personale ed ho scoperto Re Mida di Reggio Emilia – racconta Marco – e il mio primo pensiero è stato “voglio farlo anche a Varese” e così mi sono mosso…»

Dall’idea alla progettazione effettiva ne è passato di tempo… la ricerca dei partner, di un interlocutore all’interno della pubblica amministrazione ed infine la sede…

«Il primo posto di una lunga serie, che abbiamo visto è stato un capannone industriale dalle parti di Busto Arsizio, ma è stato dopo circa sette mesi di ricerca che ci è stato proposto il Chiostro di Voltorre; Opzione che si è rivelata quella definitiva e la più suggestiva, senza dubbio… Nel frattempo era un continuo di telefonate, mail, riunioni per creare quella che è la “rete” al centro della quale è nato Re Mida.»

La ricerca dei contatti con le aziende del territorio che “inizialmente reagivano con sincera sorpresa nella scoprire che eravamo interessati ai loro scarti”, con le realtà socio-educative del territorio provinciale e del vicino Ticino e il confronto con le realtà similari, come Re Mida di Lecco che purtroppo ora non c’è più… «È stato un lavoro a tempo pieno!»

L’esperienza di Re Mida Lecco e l’aiuto di Maurizio Fusina (il responsabile) è stata fondamentale in fase progettuale e lo è tutt’ora. «Maurizio ci ha raccontato, grazie alla sua esperienza, cosa funzionava e cosa no… ci ha aiutato a progettare Re Mida Varese negli spazi che avevamo a disposizione e ci ha insegnato soprattutto che è importante, per noi, che Re Mida non viva solo di finanziamenti pubblici, ma che abbia una sua autonomia economica… ed è questo il “buon proposito” degli anni che verranno: cercare di non pesare sulla spesa pubblica e creare un vero e proprio Distretto del Riuso, capace di camminare con le proprie gambe e, perché no, essere traino di altre realtà e situazioni che fanno dello sviluppo sostenibile, del non spreco e della creatività, un obiettivo ed un ideale…»

Cosa riserva il futuro? Il 21 settembre, ad un anno esatto dall’inaugurazione, verrà aperto il PSS (punto sviluppo sostenibile) – di cui avremo modo di parlarle nei prossimi post! – e ad Ottobre ripartiranno le attività di Re Mida. Non ci resta che tenere gli occhi ben aperti e scoprire che cosa, Marco, Enrico e lo staff di Re Mida, avranno da riservarci.
Ah… io sono Valeria e da oggi racconterò su queste pagine e sui vari social network, tutto quello che è il meraviglioso universo Re Mida. Come si dice? Restate sintonizzati!

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