re mida – Modus Riciclandi http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi Più rispetto, meno impatto Fri, 27 Apr 2018 18:15:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Creatività tridimensionale. Tra maker e design http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1415 Fri, 11 Oct 2013 08:10:01 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1415 Continua a leggere]]> C’è un punto di unione tra tradizione e futuro. Tra nicchia e riviste patinate. Tra autoproduzione e avanguardia. Tra calli, mani sporche di segatura e smanettoni del web.

Questo punto coincide con l’incontro tra alcune persone che si sono trovate e hanno dato origine ad un progetto comune. C’è Marcello per esempio, che insieme alla sua socia Patrizia, si sono incontrati e hanno dato origine a Tecnificio. Un’azienda giovane con le idee molto chiare sull’identità e la strada che vogliono assegnare alla propria professionalità.

Tecnificio è nato durante la mostra Analogico Digitale, curata da Stefano Maffei e Stefano Micelli, che voleva appunto essere un luogo di incontro e di crescita tra artigianato e design, in cui Tecnificio svolgeva il ruolo di maker facility, mediava cioè tra nuove tecnologie / designer e artigiani. Sono stati creati sette oggetti, con una base “artigianale” (cuoio, marmo, legno…) ed una parte più “moderna” con tecniche come il taglio laser e la stampa 3D.

stampante 3DEd è attorno alla stampante 3D che è nata un’altra unione. Questa volta tra Tecnificio e ReMida, che hanno collaborato in occasione del Salone del Mobile del 2013. L’evento Tecnificio, ReMida e Altrementi in Cascina Cuccagna, ha dato il “LA” ad una serie di riflessioni e azioni atte ad avvicinare il binomio maker/design a quello di riuso e sostenibilità. Aggiungendo così una terza dimensione, un’asse z, alle assi x e y, dando così corpo e solidità ad un’idea vincente.

Ma andando con ordine: chi sono i maker? In poche parole, i maker sono gli artigiani, sono uomini e donne con la passione per la tecnica e la tecnologia che “fanno” – spiega Marcello – ma che magari, in alcuni casi, non sono molto attenti al risultato specifico. Sono più attenti al fare e allo sperimentare, al conoscere nuovi materiali ed operare differenti tecniche. La loro competenza e la loro capacità pratica, se messa in contatto con l’avanguardia e la logica del design, possono produrre innovazione e progresso. Ed è qui che subentra chi, come Tecnificio, assume il ruolo di maker facility. Un esempio? Un appendiabiti di design, ottenuto unendo dei semplici pezzi di legno standard acquistato ad un negozio di bricolage qualsiasi, tenuto insieme da un giunto stampato in 3D, da una gemella della stampante che è presente anche in Re Mida. Stampante che è stata mostrata in occasione dell’inaugurazione del PSS – Punto di Sviluppo Sostenibile, lo scorso sabato.

Ma come funziona una stampante 3D? La stampante, nata dalla collaborazione con Tecnificio e Kentstrapper, costa circa 1.400 € ed è collegata ad un computer. Creando un file (o scaricando file pre-esistenti e opensource), basta semplicemente dare l’avvio e la stampante procederà a fondere un filo di polimero derivato dal mais (ma si può usare anche la plastica “normale”) e a depositarlo, strato dopo strato, per riprodurre le differenti sezioni dell’oggetto progettato.

I possibili utilizzi? Infiniti! Si possono creare degli stampi per fare calchi con gesso, cemento e affini per una piccola produzione in serie. Si possono stampare gioielli o piccoli oggetti. Si può utilizzare per la didattica creando, per esempio, kit di molecole o plastici anatomici che sono molto costosi per le scuole. La riproduzione di fossili e molto altro… Il costo di una bobina da circa un chilo si aggira sui 40 € (meno di un toner per una banalissima stampante ad inchiostro) e considerando che ogni oggetto stampato, con un volume massimo di 25x25x20 cm, pesa al massimo una manciata di grammi… se ne può intuire la resa.

KentstrapperUna macchina per tutti? Sì e no. Il software d’utilizzo non è poi così complesso, ma il web è comunque pieno di file già finiti e gratuiti e di tutorial che spiegano come realizzare i nostri progetti.

Quello della stampa 3D, il cui padrino in un certo senso è stato Riccardo Luna di Wired, è un mondo molto supportato dalla comunità web. La stessa stampante per esempio, è stata creata e viene distribuita sotto licenza Creative Common. Questo vuol dire che non vi è un copyright che blinda qualsiasi uso della stampante, ma che ne regola l’utilizzo e lo scambio, perché – secondo Marcello – ‹‹ Non ha senso blindare un progetto, perché è più facile che non cerchino di copiarti nel momento in cui acquisti valore per il lavoro che fai, piuttosto che nascondersi, blindarsi dietro a brevetti. Non lasciare libero un progetto vuol dire bloccarlo e non farlo evolvere. Noi la macchina l’abbiamo fatta così, ma nessuno toglie che potrebbero esserci delle migliorie o degli utilizzi a cui noi non abbiamo pensato››.

Cosa se ne fa Re Mida di una stampante 3D? Abbiamo parlato di maker, di design e di connessione tra scarti, rifiuti e riuso. Oltre a questo… L’idea è quella di fare partire un corso base di overview sul funzionamento della stampante e del software opensource.

La data non è ancora certa, ma ciò che è sicuro sarà l’approccio a 360°, perché la tecnologia della stampante 3D ha destato interesse e stupore, tanto ai bambini quanto agli over 60. Non resta altro che aguzzare le antenne ed aspettare buone nuove da Re Mida.

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Il Punto Sviluppo Sostenibile e il valore delle cose http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1351 Thu, 19 Sep 2013 07:09:40 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=1351 Continua a leggere]]> Durante la mia chiacchierata con Manuela è venuta fuori spesso la parola IDEA. Che cos’è un’idea? Qualcosa per cui spesso siamo disposti a pagare più o meno del suo valore un oggetto, per esempio. L’idea di acquistare cibo biologico o cosmetici etici è qualcosa – un’idea – per cui vale la pena giustificare un sovrapprezzo. Un oggetto di design come una sedia di plastica nata dall’idea di un noto designer, acquisisce un valore aggiunto notevole, sebbene il suo valore effettivo sia infinitamente più basso.

Nel mondo del riuso e del riciclo creativo invece, troppo spesso l’IDEA crea confusione e distoglie l’attenzione da ciò che conta davvero. Si fatica insomma, a svincolarsi dal concetto che se ciò che ho di fronte è stato ottenuto da degli scarti, per quanto possa apprezzarne l’originalità e il senso, comunque gli attribuirò poco valore rispetto ad un oggetto fatto e finito (sebbene prodotto in serie e su vasta scala, magari), ma nuovo al 100%.

Siamo troppo abituati a vedere, ahimé, oggetti bruttini ma molto simpatici ottenuti con fondi di bottiglia di plastica, camere d’aria di biciclette e rotoli di carta igienica che apprezziamo per l’IDEA, ma non certo per il loro aspetto e il loro valore reale. Per cui non siamo disposti (o abituati) a dare il giusto prezzo.

PSS Re MidaChe cosa dà valore veramente ad un oggetto? Il materiale di cui è composto? Sì e no. Non esisterebbe il Design, altrimenti. L’originalità e la rarità dell’articolo? Sì e no… non si spiegherebbe il prezzo elevato della tecnologia di consumo Apple, per esempio. Il lavoro e le competenze impiegate nella sua realizzazione? Forse. La verità è che il reale valore di un oggetto è qualcosa che non siamo abituati a dare. Ed è qualcosa sui cui troppo spesso non ci facciamo abbastanza domande. Rarissime sono le occasioni infatti, in cui ci viene chiesto di attribuire un prezzo a ciò che abbiamo di fronte.

Penso a tutte queste cose intanto che Manuela tira fuori – come dalla borsa di Mary Poppins – collane, bracciali, orecchini e ciondoli ottenuti con quelli che erano materiali di scarto. Vecchi CD, bottiglie di plastica, componenti di orologi rotti. Sono solo una piccola parte di quello che costituirà l’allestimento del PSS – Punto di Sviluppo Sostenibile, che verrà inaugurato questo 21 Settembre, presso lo Spazio Re Mida al Chiostro di Voltorre di Gavirate.

Dietro ad ognuno di questi oggetti c’è un artigiano che, partendo da materiali più o meno umili, ha sperimentato, giocato, pensato e creato qualcosa di nuovo. Nuovo e bello da indossare, esporre o utilizzare. Ci sono dei bellissimi orecchini a pendolo di petali di bottiglie di plastica e frammenti di CD cotti e cristallizzati. Ci sono borse belle e resistenti, create utilizzando vecchie cinture di sicurezza e pneumatici di camion e molto altro ancora…

Re Mida Varese

Ma cosa sarà questo PSS? Oltre all’artigianato scovato e scoperto da Manuela Bartezzaghi dell’associazione Chiocciola d’Anteo, il Punto di Sviluppo Sostenibile di Re Mida ospiterà il prototipo di allestimento di un negozio no packaging, come tanti ne stanno fiorendo in tutto il Paese.

L’idea è quella di avvicinare i cittadini e le aziende ad un nuovo tipo di commercio che privilegi i prodotti locali a filiera corta, l’utilizzo ragionato del materiale di confezione (più leggero possibile e biodegradabile o facilmente smaltibile) ed un approccio diverso al consumo. Perché, sempre parlando di valore reale e di valore aggiunto, spesso sono elementi esterni al prodotto stesso a far lievitare i costi, come il trasporto, l’imballaggio e la pubblicità per esempio. Nel PSS chiunque potrà trovare informazioni ed un supporto per conoscere le realtà produttive ed artigianali del territorio, sia che stia cercando un vasetto di miele biologico, che una bella e capiente borsa per fare un week end fuori porta!

reMida

L’appuntamento è dunque per questo sabato. Dalle 17,00, presso Re Mida Varese, verrà presentato il Punto Sviluppo Sostenibile, verranno introdotte le novità e gli orari per la prossima stagione Re Mida e sarà inoltre offerto un “Ecoaperitivo” con prodotti locali e di filiera corta, serviti rigorosamente con stoviglie e piatti riciclabili e riutilizzabili, per ridurre al minimo la produzione di rifiuti ed evitare gli sprechi.

L’inaugurazione del Punto Sviluppo Sostenibile è evento locale della Giornata Europea della Cooperazione 2013, iniziativa annuale che ha lo scopo di ricordare i benefici e i risultati della cooperazione territoriale europea attraverso molteplici eventi locali che si realizzano nei diversi territori d’Europa.

European Cooperation Day 2013 – Be part of it!

 

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Una giornata particolare http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=907 Tue, 12 Mar 2013 09:55:18 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=907 Continua a leggere]]> chiostro voltorre re mida giacomo ascoliUna giornata particolare, intensa, emozionante. E’ quella vissuta domenica scorsa dagli educatori del centro Re Mida e dai piccoli del Day Hospital oncoematologico “Giacomo Ascoli”. Perché al Chiostro? Perché qui, nella splendida cornice offerta dalla storica costruzione di Voltorre da mesi vengono fatti rinascere oggetti altrimenti da buttare. Si realizzano così giochi, sculture, bassorilievi e vere e proprie opere d’arte nate dalla fantasia dei più piccoli. E proprio qui si sta sperimentando l’ipotesi di offrire ai piccoli del Ponte del Sorriso, il nuovo ospedale materno infantile, una attività di gioco e svago che accanto alla medicina tradizionale sfrutti una “pozione magica”: la fantasia, che aiuta i bambini a guarire giocando. L’Ospedale Del Ponte sarà infatti dotato di percorsi di accoglienza unici ed innovativi dedicati ai piccoli ammalati. La filosofia del centro Re Mida, infatti, è indirizzata verso la possibilità di servirsi dell’emporio dei materiali per realizzare a casa, a scuola, o in ogni altro luogo, dei veri e propri laboratori dove animare di una seconda vita oggetti che altrimenti andrebbero buttati.

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Cortisonici Ragazzi al laboratorio Remida del Chiostro http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=904 Mon, 11 Mar 2013 09:00:16 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=904 Continua a leggere]]> chiostro cortisoniciUn’anteprima dedicata ai bambini ed al cinema d’animazione quella che il festival proporrà sabato 16 marzo presso il centro Re Mida di GavirateChiostro di Voltorre. Raffaella Traniello, insegnante esperta di laboratori realizzati con bambini sul cinema d’animazione, terrà in mattinata un workshop a numero chiuso per insegnanti ed il pomeriggio laboratori per bambini e ragazzi. A chiudere il pomeriggio una selezione di cortometraggi di animazione dalle edizioni precedenti del festival Cortisonici. Questo il programma della giornata:
ore 9.30 Workshop per insegnanti
A cura di Raffaella Traniello – Cortisonici-ragazzi e ReMida
iscrizione  info@cortisonici.org fino ad esaurimento posti

ore 15.00 Laboratorio cinema di animazione per bambini
A cura di Raffaella Traniello – staff Cortisonici-Ragazzi
iscrizione  info@cortisonici.org fino ad esaurimento posti

ore 17.00 10 anni di cinema di animazione a Cortisonici
selezione dei corti di animazione proiettati a Cortisonici

Spazio Re Mida  – Chiostro di Voltorre – Piazza Chiostro, 23, 21026 Gavirate.

Il laboratorio per insegnanti
La produzione di una brevissima animazione sarà il pretesto per apprendere i concetti base del cinema di animazione. L’elaborazione di un’idea creativa, la scelta e la preparazione dei materiali, le riprese a passo uno saranno le tappe di questo laboratorio che vedrà gli insegnanti coinvolti in un ruolo simile a quello dei bambini ma con la possibilità di riflettere sul valore pedagogico dell’esperienza.

Laboratorio per bambini e ragazzi
Con semplici esperimenti nel piccolo gruppo i bambini potranno provare l’ebbrezza del dar vita agli oggetti più strani e raccontare piccole storie attraverso la creazione di brevi scene animate.

Raffaella Traniello
Formata come musicista, si divide ora tra la scuola primaria ed il mondo del cinema breve, con una predilezione per l’animazione stop-motion. Videomaker, esperta di didattica dell’audiovisivo e di produzione video con software libero, tiene corsi di formazione e laboratori in Italia e all’estero. http://g-raffa.eu

Che cos’è ReMida Varese
Remida è un progetto culturale che rappresenta un modo nuovo, ottimistico e propositivo di vivere l’ecologia di costruire il cambiamento valorizzando i materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore. Remida Promuove e organizza laboratori di didattica animata, corsi di formazione per docenti ed adulti, allestimenti di mostre, conferenze e seminari su tematiche ambientali, artistiche e scientifiche. www.modusriciclandi.info – facebook > progetto remida varese.

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Le festività natalizie all’insegna del riuso: a ReMida i rifiuti diventano doni http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=778 Fri, 21 Dec 2012 15:14:33 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/modus-riciclandi/?p=778 Continua a leggere]]> riuso creativoDoni realizzati con prodotti industriali riciclati. Una befana che viene vestita con “stracci” che diventano abiti. E perfino un regalo per babbo Natale fatto con materiali di riuso. Ci siamo: le feste sono alla vigilia, e per grandi e piccini è giunto il momento di mettersi alla prova nelle stimolanti attività del centro Re Mida che rientra nel Piano Integrato Transfrontaliero per la lotta ai rifiuti. Qui veri e propri empori che raccolgono materiali di scarto, danno a famiglie ed educatori la possibilità di donare nuova vita a quanto finirebbe nei bidoni dell’immondizia. Il programma delle attività natalizie è vasto e qui lo segnaliamo.
Ma senza dubbio gli appuntamenti più stuzzicanti saranno domenica 23 dalle 15 alle 19 con laboratori a frequenza libera dedicati a “Natalelab”. Domenica 30 dalle 15 alle 19 ci sarà una “Remitombola”, il classico gioco natalizio con l’innovazione dei premi che saranno “doni di riciclo”. Sabato 5 gennaio si potrà vestire la Befana con materiali di scarto per l’iniziativa “Befanediscarto”.
Ma come stanno andando le attività del centro ReMida? Marco Quilici, uno dei responsabili parla di un’ottimo andamento del centro, ospitato nel bellissimo Chiostro, a Voltorre, Gavirate. “Abbiamo prenotazioni per scuole che vengono qui a realizzare prodotti frutto di materiali di scarto fino a maggio – spiega – : si tratta di classi che vanno dalle scuole dell’infanzia alle superiori. Oramai 45 imprese del territorio ci regalano gli scarti delle loro produzioni che noi facciamo rivivere grazie alla fantasia dei ragazzi e dei loro educatori».
«A questo proposito, il materiale che le aziende ci regalano (di svariata natura, dal legno la metallo, dalla plastica al cartone ndr) viene da noi custodito nell’”emporio”, una sorta di magazzino dove teniamo le scorte – spiega Quilici – . Bene, abbiamo in tutto 210 tesserati che possono prelevare liberamente materiale dall’emporio: sono un centinaio di insegnanti che hanno aderito al nostro progetto per la realizzazione di laboratori nelle scuole, e genitori che il laboratorio se lo sono creato a casa per far giocare i proprio bimbi, sfruttando la fantasia e insegnando loro che tantissimi oggetti che finiscono nella spazzatura possono rivivere».

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