aldomonti – Pallacanestro Varese http://www3.varesenews.it/blog/pallacanestro-varese Il mondo del basket varesino, dentro e fuori dal parquet Fri, 27 Apr 2018 18:30:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Aldo e la… memoria storica http://www3.varesenews.it/blog/pallacanestro-varese/?p=289 http://www3.varesenews.it/blog/pallacanestro-varese/?p=289#comments Tue, 09 Nov 2010 09:41:28 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/pallacanestro-varese/?p=289 Continua a leggere]]> Capelli grigi, tanta passione e una buona memoria. Proseguiamo le nostre interviste di cuore con un volto noto agli sportivi varesini: Aldo Monti (qui nella foto di G. Cottini durante la partita con Siena). Classe 1946, è una colonna portante della Pallacanestro Varese.

Per chi non lo sapesse, ci racconti di te? “Sono da quarant’anni nel mondo della pallacanestro. Sono stato tifoso, istruttore di minibasket, allenatore, dirigente, dall’85 al 2001 sono stato nella segreteria del settore giovanile di Pallacanestro Varese, e ho accompagnato la squadra alle Coppe Europee, un po’ ovunque, dalla Grecia alla Macedonia… Mi manca solo una cosa: non ho mai giocato!”

E oggi? “Dopo il 2001 mi sono occupato del Campus e da tre anni sono rientrato nella segreteria del settore giovanile (con Andrea Meneghin e Bruno Bianchi), dove si cura tutta quella parte burocratica, di tesseramenti, assicurazioni, visite, che sta dietro alla parte sportiva. E poi, sono il segnapunti!

Sembra divertente 😉“E lo è! L’unico limite è che bisogna stare molto attenti e si partecipa diversamente alla partita. Quando finisce, mi sfogo, esulto e abbraccio Recalcati. E poi non bisogna sbagliare o il pubblico…chi lo sente? Mi è capitato una volta di sbagliare ma era un’amichevole. Ma, comunque, diciamolo: è il posto migliore!

Come memoria storica, raccontaci qualcosa dei giocatori: simpatici e  antipatici. “Non ho mai conosciuto primedonne (la risposta sembra assolutamente sincera ndr). Senza andare troppo indietro nel tempo con Dino Meneghin, Raga, oVilletti, posso ricordare il bel rapporto di amicizia con Pozzecco, uno che coinvolgeva tutto lo staff… E adesso un rapporto particolare con Antonelli, un tipo che “fa festa” e che già conoscevo, avendo passato un anno in Robur. Certo, oggi è più difficile instaurare rapporti coi giocatori, soprattutto stranieri, visto il movimento più frequente di entrate e uscite”.

Come lo vedi il campionato? “Tranquillo. Vedo un buono spirito. Certo è impossibile fare previsioni. E sicuramente il generale livellamento delle formazioni può riservare sorprese. Anche le squadre di mezza classifica possono tentare il colpo!”

Il ricordo più bello? “Ho vissuto tutti e 10 gli scudetti, ma di sicuro il ricordo più bello è stato quello della Stella. E pensa che per parecchio tempo durante quella partita sono stato negli spogliatoi… Eppure ho ancora vivo quel bellissimo ricordo!”



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