Ci vuole coraggio per sognare

Ci vuole coraggio per uscire dall’angolo dove il vincente perdente Bersani si è ritrovato. E lui sembra provarci. Governare chiedendo i voti al movimento cinque stelle sarebbe la vera novità in Italia. Per fare cose serie, che incidano nel profondo la staticità di questi anni. Solo così se ne può venire fuori. Il Pd insegna ai giovani neofiti del M5S a stare al tavolo del potere e loro imparano la democrazia votando i provvedimenti coraggiosi che cambino finalmente la geografia profonda delle nostre male abitudini, dei privilegi, della vecchiezza di istituzioni che non funzionano e non servono (si vedano tutte le società partecipate e non che distribuiscono soldi pubblici). Così si può rinnovare davvero e nel profondo un’Italia stanca e stremata da vent’anni di cattivi governi.Grillo Bersani

Bersani, se ce la facesse, ribalterebbe la sua posizione di sconfitto, che in realtà – Rebus sic stantibus – dovrebbe solo dimettersi. Ha un solo gesto che potrebbe salvare se stesso e noi tutti. Dimostrare di avere il coraggio di proposte vere e decisive: la legge sul conflitto di interesse, la riduzione dei costi della politica, una legge elettorale che sia degna di questo nome, l’abolizione dei rimborsi elettorali, la rimodulazione dei finanziamenti ai giornali, la chiusura delle società miste inutili, il rilancio della ricerca, il sostegno all’imprenditoria giovanile, la creazione di una banca pubblica che aiuti le imprese strategiche e agevoli il credito alle PMI,  e poi le politiche sull’ambiente, sulle energie rinnovabili, aprire un dibattito su cosa sia il bene comune e come tutelarne le sue forme…… giusto per fare qualche esempio.

E’ adesso che serve coraggio, il coraggio dell’uomo solo al comando che non deve cedere alle tentazioni di piacere solo ai mercati finanziari e ai tecnocrati di Bruxelles facendo governi di salute pubblica, ammucchiate con Monti e Berlusconi, che ucciderebbero l’energia sprigionata e il desiderio di un autentico ed epocale cambiamento per una nuova stagione che potrebbe essere un progetto pilota per tutta l’Europa. E’ un’occasione da non perdere, se il coraggio non gli mancasse. E poi bisogna vedere chi c’è di là e che cosa veramente vogliono. Ma questa è ancora un’altra storia.  A suivre…..

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