cucina – Blogger al forno http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno Thu, 26 Apr 2018 15:58:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Blogger al forno – La polenta nel Jet Chef! http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=424 Fri, 26 Nov 2010 10:43:33 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=424 Continua a leggere]]>

Non ho ancora chiesto il suo parere, ma sono abbastanza sicura che l’amico Luca Viscardì sarà d’accordo con me: se nasci dalle mie parti, la polenta esiste solo nel paiolo di rame.

Io sono cresciuta con il rumore del motorino del paiolo che girava e girava, e solo ripensare a quel suono ha un che di familiare e rassicurante. Perché evoca l’immagine della mia mamma in cucina intenta a preparare la polenta per accompagnare il mio piatto preferito: il polpettone.

Figuratevi quindi la mia delusione nel rendermi conto che scegliendo un piano a induzione per la nuova cucina non avevo fatto i conti con il conseguente, forzato “addio” al mio amato paiolo. Ero pronta a costringere il povero marito ad ore ed ore di cottura di polenta in pentola (perché allora non cucinavo alcunché). Poi, grazie al cielo, è arrivato il Jet Chef.Prepararci una squisita polenta, fra l’altro senza sporcare nulla (vantaggio non indifferente: non so voi, ma io detesto avere mezza dozzine di pentole da pulire ogni volta che cucino), è davvero facile. Giuro. APF.

Io mi sono affidata alla ricerca di diverse ricette, che poi – come sempre accade – ho personalizzato.

Premesso che è tutta questione di come vi piace la polenta (la quantità di acqua va dosata in base alla consistenza che volete ottenere: io vi dò una ricetta “standard” dalla quale potete aggiungere o togliere acqua dopo averla provata), vi basta portare ad ebollizione un litro ed un quarto di acqua salata.

Appena inizia a bollire, mescolatela facendo attenzione ai grumi con 300 gr. di farina gialla bramata (mi raccomando: è la migliore) in un recipiente da microonde abbastanza ampio.

Dopodiché, ecco come regolarsi: 6 minuti a potenza massima, con il recipiente coperto dall’apposita campana in dotazione col Jet Chef. Altri 5 minuti, dopo aver mescolato, a 750w. E infine, dopo una seconda mescolata, aggiungete ancora 5 minutini (regolatevi voi, in base alla cottura che gradite) a 750 o 500w. Sempre con la campana che copre.

Facile, no?

Con queste dosi, in un massimo di 16 minuti otterrete un’ottima polenta sufficiente per 4-6 persone (se uno dei commensali è mio marito, spietato divoratore di polente, allora 4).

E potrete farla in fretta ogni volta che vorrete. Il che, nel mio caso, è consolante rispetto alla perdita dell’amato paiolo che fu…

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Blogger al forno – Episodio sette: Come ti sconfiggo il burro http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=399 Wed, 03 Nov 2010 14:07:42 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=399 Continua a leggere]]> Sarà che è appena passato Halloween ed io ero tutta una zombie, anzi: una zombee (vi metto anche la foto così vi spaventate ben benino) pronta per The Walking Dead.

Sarà che nella cena che ho preparato ai miei amici per Halloween ho prontamente infilato una torta di carote e noci (una delizia, nel prossimo post vi giro la ricetta), perché ci voleva dell’arancione. Sarà che la zucca è arancione (ma quante ne so? Eh?) e sarà che io mi ero casualmente imbattuta in un programma su SkyUno (“Dimagrire con gusto”, se non vado errata: ho visto solo quel pezzetto di episodio)… Fatto sta che ho raccolto la sfida: sostituire il burro con la zucca (foto n.2). Almeno nelle torte.

Sicuramente qualcuno fra voi, cuoco più esperto di me (non ci vuole molto: se seguite le mie avventure culinarie ne siete al corrente…), conoscerà già questo espediente, magari lo usa abitualmente o magari lo ha provato almeno una volta. Io però, che per via dell’odiato assioma “tiroide bassa = colesterolo alto”, non ne sapevo nulla e stavo giusto cercando il modo di non svenire alla lettura degli ingredienti per le torte che vorrei provare ma che non oso perché richiedono armi letali del tipo “120 gr. di burro e 5 uova”. Così, forte anche del “via libera” del caro Lord Whirlpool, e grazie alle care uova “finte”, come le chiamo io, che salvano il mio colesterolo (ce ne sono di vari tipi, le trovate al supermercato), mi sono decisa a fare l’attesa prova.

Restando una grande sostenitrice della filosofia “esiste pronto, per quale accidenti di motivo dovrei farmelo da sola?”, che mi par di capire – non che la segua, santi numi – sia adottata anche dalla “cuoca” (consentitemi le virgolette) Parodi e che io applico con entusiasmo a pasta sfoglia, pasta sfoglia, pasta brisé e quant’altro, ho scoperto con gioia che il Signor Esselunga mi lessa la zucca a tocchi e me la infila in pratiche confezioni sottovuoto a lunga scadenza. Che bravo, questo signore!

Perché così non mi resta che estrarre la zucca dall’apposita confezione in quantità pari a quella richiesta per il burro (120 gr. per 120 gr.), schiacciarla con una forchetta ed incorporarla al resto dell’impasto.

Scusate, vorrei soffermarmi un attimo sul mio “incorporarla”. No, dico: vi rendete conto che ho acquisito anche il lessico da cuoca? Esci da questo corrrrpo, e da questo dizionario!

Tornando a noi, ho fatto il mio primo esperimento affrontando la torta di biscotti secchi con variante alla Polee che avevo fatto in diretta per Anche io, la festa di Varesenews ricca di incontri, e che a questo punto è ancora più variata alla Polee.

Risultato (foto n.3): fatto tutto nel Jet Chef, come di consueto, ottenendo consistenza invariata (la zucca sostituisce egregiamente il burro), sapore ottimo, tendenza all’arancione nella colorazione del tutto come unico “effetto collaterale”. Ma ne vale la pena.

Provare per credere.

Un affettuoso saluto alle vostre coronarie, alle quali come è evidente tengo più di quanto si potesse pensare.

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Blogger al forno – Episodio sei: Ricette per tutto il weekend! http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=372 Mon, 18 Oct 2010 15:07:46 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=372 Continua a leggere]]>

Mi arrendo. Non detesto più cucinare. Amo jetcheffare… Ma anche cucinare non mi turba più molto, ecco.

Lo dimostra il fatto che ho passato il weekend fra Jet Chef e fornelli. Sarà stato il digiuno forzato per sei giorni e mezzo in ospedale, immagino.

Fatto sta che il risultato è sfociato in: risotto alla melanzana e sformato di patate, prosciutto e formaggio per me e mio marito sabato sera. Pasta gratin, torta di ricotta e zucchine, crostate di pere alla crema per gli amici domenica sera.

Spirito di Suor Germana, m’hai provocato, te lo ripeto: esci da questo corrrrpo!

Il sabato è trascorso in fretta: ormai il risotto, col mio Jet Chef, lo faccio ad occhi chiusi. E dopo tanti tentativi e varianti, ho qui per voi la ricetta perfetta: mettete l’ingrediente che preferite (i funghi con le mandorle, la zucchina, la melanzana, la zucca schiacciata con la forchetta o qualsiasi altra cosa vogliate) in una pirofila e lo fate andare per un minutino a massima potenza con il Jet Chef. Dopodiché aggiungete il riso nella quantità desiderata, il brodo (vegetale o di carne, a seconda dell’ingrediente base) nella misura di 200ml circa per ogni etto di riso (misurazione scientifica Polee Approved), coprite con la campana e cuocete: 7 minuti a massima potenza, poi altri 8-10 minuti, a seconda del riso che usate, a 750 watt. Basta mescolare due o tre volte (aprite lo sportello del forno, mescolate, richiudete e premendo “start” lui riprende il suo conto alla rovescia). Alla fine aggiustate di sale, se volete, e a piacere aggiungete formaggio e mescolate bene prima di servire. Et voilà.

Un risotto spettacolare, “comodo” perché sporcate solo la pirofila e il contenitore per il brodo e perché mentre lui cuoce voi ve ne state seduti sul divano a guardare la tv.

Per lo sformato di patate, la semplicità è pari a quella del risotto, sebbene la preparazione sia un pochino più laboriosa. Sbucciate, lavate e tagliate 800gr di patate a fettine piuttosto sottili (4-5 millimetri). Poi le preparate con Jet Chef alla viscardì (nell’apposita vaporiera, col programma Sesto Senso: il forno fa tutto da solo). Dopodiché aggiungete due uova, il formaggio e il salume che preferite, timo o rosmarino, sale, un etto di panna (va benissimo anche quella che uso io, completamente vegetale), mescolate con le patate, stendete il tutto in una pirofila imburrata col pangrattato e infornate nel Jet Chef a 200° per una mezz’oretta (a seconda della cottura che preferite).

Facile, no? Beh, ad eccezione della parte in cui bisogna pelare le patate: la vostra Polee, qui, non perde occasione per mettersi in mostra ferendosi mortalmente ogni santa volta con qualsivoglia strumento (il coltellino, l’apposito pela-patate, il pela-patate APF… è uguale). Rischio la vita per voi. Poi non dite che non vi penso.

Ferite a parte, il sabato è niente confronto alla domenica, giornata in cui mi sono esibita, al contempo, in due sport olimpionici casalinghi: il temutissimo cambio degli armadi e la preparazione di una cena di tre portate per gli amici.

Miracolosamente sopravvissuta a qualcosa come 7 ore infilata nel guardaroba, con la tentazione sempre più forte di gettare via tutto e la domanda-tormentone (“Ma che accidenti m’è saltato in mente, di mettermi a fare ‘sta cosa?!”), dopo una doccia di tre quarti d’ora per affogare gli acari che temevo avessero avuto la meglio sull’anti-tarme, ho pensato bene di darmi alla cucina.

Menu della serata: pasta gratin (lessate la pasta, la mescolate con una confezione di besciamella pronta, prosciutto tritato – quello che preferite: io ho scelto lo speck – la mettete in una pirofila, coprite con abbondante parmigiano e qualche cucchiaio “spruzzato” di panna e gratinate col Jet Chef per qualche minuto); torta di ricotta e zucchine (mescolate 400 grammi di ricotta con tre zucchine, due uova, prosciutto tritato – un etto circa – e formaggio a piacere, dopodiché srotolate l’apposita pasta sfoglia già pronta, stendete il ripieno e infornate a 220° per 20-25 minuti). E poi, dulcis in fundo – è proprio il caso di dirlo – la crostata di pere alla crema.

Facile ma di ENORME soddisfazione.

Stendete la pasta frolla (potete farla voi, trovate molte ricette in rete, oppure potete comprare quella già pronta. Inutile che vi dica cosa ho fatto io…), la fate cuocere per 20 minuti a 200° nel Jet Chef e nel frattempo lavorate la crema (ci vuole una mezz’oretta… ma nella ricetta non c’era scritto. Se no col cavolo che mi ci mettevo. Anche se ora che l’ho fatta devo ammettere che ne è valsa la pena) con un quarto di latte (va benissimo anche di soia), due tuorli e 70 grammi di zucchero. Fate cuocere la crema in un pentolino a bassa temperatura per una mezz’oretta, senza mai farla bollire e fermandovi quando si addensa. Lasciate raffreddare, aggiungete qualche cucchiaio di panna montata (che ve lo dico a fare, anche qui: pigliatevi pure con comodità quella spray, già pronta…), stendete sulla pasta frolla cotta e coprite con delle pere sciroppate. Guarnite poi con cannella e panna montata, servite e magnate come se non ci fosse un domani.

Poi mi farete sapere se siete rimasti soddisfatti. I miei amici, a quanto risulta dai piatti vuoti (un paio leccati. Non faccio nomi), lo sono stati…

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Blogger al forno – Intermezzo: Cucina, che passione! http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=279 Thu, 09 Sep 2010 10:04:58 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/blogger-al-forno/?p=279 Continua a leggere]]>

Stavolta ero indecisa: proseguire nel racconto dell’avventura con la quiche o parlarvi dello strudel che si prepara in 5 minuti e si cuoce in 25? Niente di tutto ciò: rimando entrambe le questioni in favore di questo “intermezzo” fondamentale. Sabato scorso ho cucin… pardon: jetcheffato in diretta con Lord Whirlpool, Paolo Franchini e Luca Viscardi per Anche Io, la festa di Varesenews (ecco il resoconto della nostra riuscitissima cooking session), che ha portato al risultato che vedrete in foto più avanti. In questa, di foto, vedete invece il simbolo del mio intermezzo…“E che diavolo è?” direte voi. Ma come? Trattasi di spiritosissimo separa tuorlo a forma di pulcino, che ho ordinato su internet insieme a due spatole in silicone a forma di pulcino e a due assi pieghevoli per tagliare e versare direttamente i cibi nelle varie teglie, sempre a forma di pulcino.Sono impazzita? Forse.

Fatto sta che questa cosa del jetcheffare mi sta prendendo la mano.

Punto primo: come a questo punto saprete, prima di un mese e mezzo fa non avevo mai cucinato con successo manco un uovo sodo.

Punto secondo: come avevo accennato, jetcheffare mi rilassa, e ultimamente ho praticato questa sana, nuova risorsa. Meglio in cucina che sul web a far danni con la carta di credito. Fidatevi.

Punto terzo: quando uno usa la cucina, ha bisogno di alcune cose. Così, nelle scorse settimane ho fatto incetta di Pyrex di ogni genere e forma, poi ho scoperto le tortiere in silicone decorate (la torta di biscotti secchi qui accanto, fatta sabato in diretta, viene giusto da una di quelle).

Poi mi sono allargata: mi servivano l’apposito strumento in silicone per spennellare i dolci, i guanti da forno e le presine che piacessero a me (e chi lo toccava mai, il forno? Ho segni di ustioni datati 1991…).

Non potevo vivere senza il supermegaultraminipimer che sminuzza, trita, sbatte, monta e sa iddio cos’altro fa. Dopodiché è toccato ai libri: uno l’ho comprato subito, appena ricevuto il Jet Chef. Altri due li ho cercati nei giorni successivi. Uno, con ben 600 ricette, me l’ha volgarmente sottratto Viscardi dalla libreria in cui l’avevo visto (Luca, inizia a tremare: l’ho ordinato. Sta arrivando. La sfida è aperta! :-D).

Non ho finito: mi sono anche comprata uno splendido (e carissimo!) quaderno con la copertina rigida per i miei appunti culinari e le mie variazioni alle ricette. Ho riorganizzato la mia cucina e mi sono regalata il meraviglioso porta spezie da appendere (vedi foto n.3). Le uso… mi serve!

Insomma mi ha preso la febbre da shopping culinario.

Ho ordinato incredibili formine di silicone (sono già pronta per il Natale: ho la tortiera a forma di albero!) ed uno spettacolare porta-torte con campana per proteggere i miei dolci… Anche se di solito non durano fino al giorno successivo. Mia madre, fra l’impietosito e l’incredulo (“Hai cominciato a cucinare?!?”) mi ha ceduto giusto stamattina due storiche tortiere di famiglia da microonde.

Insomma: sono entrata nel tunnel (e con tutti i soldi che ci sto spendendo spero di restarci, a dirla tutta!).

Potevo, dunque, fare a meno dello spettacolare separa tuorlo a forma di pulcino?

Certo che NO.

Perché l’arrivo del Jet Chef ha cambiato la mia vita… Ed io – fatemi prendere un pochino di merito, suvvia – ho colto l’occasione per cambiare me stessa. In meglio.

Ora, quando mio marito va in piscina a tentare di affogarsi con il suo bravo brevetto da apneista, non deve più fare le corse per prepararmi la cena. Sono autonoma e mangio bene.

Ora, quando nel weekend lui deve viaggiare, non sono più costretta supplicare mia madre di nutrirmi, pena la morte per inedia: mi dò da fare. Un sacco.

Domenica scorsa, ad esempio, mi sono preparata un risottino, una torta salata e uno strudel meraviglioso.

Ma di questo vi parlerò la prossima volta…

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