Finalmente abbiamo un vincitore! O forse sarebbe meglio dire che ne abbiamo tanti: i dieci ristoranti selezionati dai lettori di VareseNews per gli EatOut Awards, i fortunati che si sono aggiudicati le 12 cene per due persone messe in palio dai finalisti, e in generale tutti i partecipanti alla cerimonia di premiazione svoltasi oggi a Varese (davvero tantissimi!), che si sono goduti un aperitivo di alto livello, grazie alla cortese ospitalità della Coop di via Daverio e alla collaborazione di alcuni dei ristoratori presenti (Osteria D’Alberto, La Stadera e Al Borducan).
Per tutti è stata una giornata di festa e divertimento: il merito è anche di uno “special guest” d’eccezione come Marco Chef, che ha improvvisato la preparazione di una ricetta molto originale, spiegando ai nostri ospiti come “recuperare” una torta malriuscita trasformandola in un delizioso manicaretto.
Ma veniamo al momento più atteso, quello dei verdetti. La palma di miglior ristorante della provincia di Varese, votato dai lettori attraverso il nostro sondaggio on line e le apposite cartoline, se la aggiudica l’Osteria “Giro di Vite”, piccola ma agguerrita realtà di Albizzate nata nel 2005 dall’inventiva dei fratelli Nicolini. Battuto per una manciata di voti il “Crotto Valtellina” di Malnate, che si piazza al secondo posto: entrambi hanno festeggiato con i premi offerti dalla Valigeria Ambrosetti di Varese. Terzo posto e menzione speciale per il “Saperi & Sapori”, ristorante dell’istituto Falcone e Borsellino di Gallarate: i giovani chef del futuro si portano a casa (o meglio, a scuola) anche un innovativo forno a microonde Max, messo in palio da Whirlpool.
Questa la classifica completa della finale:
1° Giro di Vite (Albizzate)
2° Crotto Valtellina (Malnate)
3° Saperi & Sapori (Gallarate)
4° Università della Birra (Azzate)
5° Osteria D’Alberto (Brissago Valtravaglia)
6° Il Verderamo (Castello Cabiaglio)
7° La Stadera (Gavirate)
8° Vecchia Riva (Varese)
9° Bologna (Varese)
10° Al Borducan (Varese – Sacro Monte)
A consegnare i premi, insieme al direttore di VareseNews Marco Giovannelli, anche Damiano Toselli di Coop Lombardia, il presidente varesino di Confesercenti Cesare Lorenzini e il Media Relations Manager di Whirlpool Pierre Ley.
In qualità di organizzatori, concedeteci un cucchiaino di felicità e quanto basta di orgoglio: per quasi quattro mesi il concorso ha riempito le pagine di VareseNews, del nostro blog e di Facebook, coinvolgendo decine di ristoranti e soprattutto migliaia di lettori, che ci hanno seguito passo per passo con commenti, suggerimenti e critiche anche molto radicali. Di questo siamo particolarmente soddisfatti: le polemiche che si sono generate, senza peraltro mai passare il segno, dimostrano che l’argomento sta cuore a molti, e tutto sommato l’idea del sondaggio era azzeccata. Ma tutto ciò non sarebbe mai potuto accadere senza gli sponsor, Confcommercio, UniAscom, Confesercenti e Coop Lombardia, ai quali va il nostro sentito ringraziamento.
Non vogliamo tediarvi oltre: chi non è potuto essere presente (e ci scusiamo per l’orario “scomodo”, ma la sera e nei giorni festivi i ristoranti lavorano!) si consolerà con le foto che troverà su questa pagina e su VareseNews. Ma attenzione, gli EatOut Awards non finiscono qui: nelle prossime settimane i primi quattro ristoranti della classifica finale, grazie alla collaborazione con Coop, ospiteranno altrettante cene “targate” EatOut, con un menu speciale interamente a base di prodotti forniti dal punto vendita varesino. Continuate a seguirci per conoscere l’elenco delle date e tutti i dettagli dell’offerta.
E il concorso? Naturalmente non si ferma: torneremo nei prossimi mesi con nuove iniziative all’insegna del mangiar bene e tante prelibatezze da gustare. Vi aspettiamo!
Lo sappiamo: l’abbiamo già detto e scritto (e sentito!). Ma vale la pena di ripeterlo. Non per “sbrodolarci” (che, tra l’altro, parlando di cibo, non sta mica bene) ma perchè ne vale la pena. L’entusiasmo, l’affetto, l’attenzione anche critica (ci piace quando siete tosti! 🙂 ) che avete riservato all’iniziativa è un segnale importante, non solo per noi, non solo per chi ha sostenuto l’idea, non solo per i ristoranti coinvolti, ma per tutto il territorio. Anche in tempi difficili – e lo diciamo a chi ci ha bonariamente rimproverato di parlare di ristoranti in un periodo di crisi economica – sappiamo tirare fuori tutti energia e voglia di fare, rimboccandoci le maniche.
