facebook – Effetto lifting

Centromediano di…

admin — Mon, 06 Dec 2010 07:54:53 +0000

Fatti miei, fatti vostri… Non è la prima volta che me lo chiedo e ve lo chiedo: perchè?
questa cosa del voyeurismo virtuale di “faccialibro”, come dice la mia amica Silvia B., di twitter e dei blog, mi intriga tantissimo e la giustifico: vuoi mettere farsi i fatti dei tuoi amici di prima mattina quanto sia più interessante che aprire l’Ansa e trovarci la notiziona che, secondo Morandi, Ely e Belen sono due cervellone o che Carlà vorrebbe un secondo figlio?

Ma continuo a non capire perchè tutta questa voglia di raccontarsi… Facciamo un esempio: oggi un amico mi tagga in una nota sui film. E’ intitolata I tuoi 15 film preferiti… Vediamo: point break, cenerentola, mary poppins, chiedimi se sono felice, la vita è bella, paura d’amare (quello con al pacino), schindler’s list, spiderman, x-men, il diavolo veste prada, vacanze romane…

Voi che capite di me? Di sicuro che se mi portate al cinema a vedere un horror meglio scarymovie di saw 3d. Secondo, la definizione di intellettuale sta a vichy, come quella di morigerato a berluskoni. Terzo, che se ci sono un principe e una principessa e vivranno per sempre felici e contenti, meglio, molto meglio. Quarto, non so contare!
Ma diciamoci la verità perchè dovrei far sapere ai miei 640 amici che io sono così?

Non lo so ma vi regalo una canzone : vi dice che questo week end ho fatto un tuffo musicale culturalmente impegnato nel passato e… a proposito quali sono le vostre 15 CANZONI PREFERITE?

“Devi sentire l’onda, assecondare la sua energia, sintonizzarti e poi lasciarti andare…” (Bodhi)

Felicità per pillole

admin — Wed, 27 Oct 2010 07:56:46 +0000

Non è che perchè ho un “piccolo” blog, io sia completamente virtuale. Ma come molti, la mia giornata inizia così: on line (leggetevi Wired).

Per colazione: latte, cornflakes e notizie on line (e che notizie: pensate che c’è già un modello che racconta di “avere amato” Tiziano Ferro. L’apoteosi della discrezione, direi… Ed è morto il polpo. Non devo essere la Regina della Sensibilità, visto che sto già pensando a quanti kg di patate servirebbero per…). Poi leggo le mail (catene, poesie, vendite on line… su quelle confesso di perderci un po’ di tempo ), poi passo a Facebook…

Ed è questo che mi cambia il gusto della colazione: il mondo della saggezza è lì che mi aspetta!

Amici che condividono aforismi, frasi fatte, poesie, testi di canzoni, persino le perle di Fabio Volo, che, cari miei, è il più furbo del mondo… Tutto meravigliosamente vero se non fosse che è meravigliosamente vero anche il contrario… che, guarda caso, ha pubblicato un altro amico più sotto.

Diciamocela: questa ricerca della felicità per pillole, mi intriga, a volte mi fa interrogare, ma un po’ confesso che mi spaventa. E’ una tendenza ormai inarrestabile e come tutte le tendenze qualcosa vorrà dire. Lascio a voi domande senza risposta. Anzi, vi dirò di più: non vi faccio nemmeno le domande!

Però, voglio contribuire alla vostra ricerca della felicità di oggi e vi segnalo quest’articolo: Vado al Massimo. Fa sicuramente parte di “è vero tutto e il contrario di tutto”… ma perchè non provarci? Oggi è così. Domani, chissà…

Mi piace (ma assolutamente non sul letto)

admin — Wed, 13 Oct 2010 23:36:20 +0000

Di solito cestino senza leggere: lo ammetto. Probabilmente, avrò perso chissà quale premio milionario. Una volta ho preso per spam la mail con cui mi ammettevano all’ordine dei giornalisti (tanto mi pareva incredibile!). Personalmente, appena vedo una mail in copia conoscenza stramultipla, che magari termina con le parole: “…e se non la giri a 10 dei tuoi amici, avrai cent’anni di sfiga”, mi viene l’eritema. Per non parlare di quelle che ti chiedono di aiutare un bambino malatissimo (peccato che la stessa mail, pari pari, l’avevi ricevuta tre anni prima). O quelle che ti offrono viagra di prima scelta (vi giuro che non mi serve!)…

Così stavo per fare anche questa volta con un messaggio su Facebook: tac… Tasto cancella. 1, 2… Poi, però, complice il fatto che me lo girava una ragazza sveglia, l’ho letto.

E mi è piaciuta l’idea. Anzi… MI PIACE! A dirla tutta: mi piace sul mobile giallo, ma solo se non c’è casino.

La Lucasofia

admin — Thu, 16 Sep 2010 09:49:39 +0000

Luca è il mio mito da quando avevo quindici anni. Non perchè sia particolarmente carino (magari 20 kg fa, ma solo quand’era sobrio, il che riduce notevolmente il campo) o particolarmente simpatico (insomma, più della media, ma non vorrei se la tirasse). Il fatto è che Luca potrebbe stare tranquillamente in un romanzo o in un telefilm, perchè è “forte”, è schietto, è sincero. E saggio, ma suo malgrado.
Perchè mi prendo la briga di dedicargli un post? (Voi giustamente vi chiederete: e a noi di sto tizio che ci importa?)
Perchè stamattina su Facebook ho commentato il Lucapensiero, una pillola di filosofia Luchiana, e con me l’hanno fatto altre persone. Immagino che fior fior di psicologi indaghino su questo: perchè diavolo una persona sana di mente dovrebbe scrivere le sue perle di saggezza, i suoi pensieri o le sue menate su un social network?
Questa domanda non è certo originale e non ha nemmeno una risposta unica.
La domanda che vi faccio però è questa. Perchè mai una persona sana di mente (tipo me, Vichi78, ghostwriter a cottimo e blogger sconnessa) dovrebbe riflettere e commentare il Lucapensiero?
E non solo il suo, ma quello di un sacco di persone (guarda un po’: soprattutto maschi!) che si svegliano la mattina e ti buttano là un una massima e tu perdi tempo a rifletterci.
E magari ti aiuta pure!
La risposta che mi dò è banale, forse ne avrete una migliore: ditemelo.
Forse ho semplicemente bisogno di (buoni) pensieri. E voi?

Open(face)book

admin — Tue, 18 May 2010 21:15:43 +0000

La notizia è di quelle perfettamente inutili e di cui potevamo fare tranquillamente a meno. Ed è esattamente quello che ci intriga!

Mentre gli intellettuali radical chic e i bradipi del terzo millennio profetizzano la fine di Facebook (guarda un po’, proprio quelli che non lo sanno usare!), non solo il successo del social network non si arresta, ma si rafforza anche grazie alle iniziative critiche. L’ultima è Open book (youropenbook.org), un sito creato da tre ingegneri americani (che evidentemente non avevano granchè da fare) per evidenziare le debolezze in materia di privacy e affini da parte di fb (come se ce ne fosse bisogno…).

Come funziona? Provare è semplice (ma se siete tra i sopracitati bradipi, lasciate pur stare). Basta digitare una o più parole nel campo di ricerca e compariranno tutti i post degli ultimi giorni che li contengono. I post di c-h-i-u-n-q-u-e, se non avete capito. Insomma, se pensate che i vostri pensieri siano condivisi da pochi (o tanti) eletti, vi sbagliate di grosso. I fatti vostri li sa tutto il web (se vi pare poco…)

L’utilità di questa cosa? Assolutamente nulla. Ma i “guardoni” del web ne avranno già intuito le potenzialità. E aspettate che sia possibile rendere pubbliche le chat…