I cuochi stellati riempiono la tv, sono gli ospiti d’onore di eventi mondani, scrivono libri, sfilano in passerella e ricevono medaglie. La gente fa la fila per incontrarli, spende cifre da capogiro per poter assaggiare le loro creazioni e pende dalle loro labbra.
Ma non sono solo gli chef a godere degli effetti di questa “Golden age”, in genere tutto ciò che riguarda il cibo in questo periodo fa tendenza e soprattutto…. vende !
Non meraviglia quindi che, complici anche trasmissioni come MasterChef Junior e Junior Bakeoff , anche i bambini siano diventati “obiettivi sensibili” del mercato.
E cosa fanno i bambini quando non sono a scuola, dopo aver finito i compiti e guardato un po’ di televisione? Giocano, ricreando situazioni, interpretando personaggi, cavalcando la loro fantasia! Una volta c’erano le bambole, le costruzioni e le macchinine, ma oggi cosa c’è di meglio di avere in casa (e crescere) un piccolo Cannavacciuolo ?
E allora ecco che il Dolce Forno Harbert diventa archeologia, soppiantato da cucine attrezzatissime, set di pentole da fare invidia alle nostre nonne, fabbriche di biscotti, cupcakes e laboratori per scoprire i segreti della cucina molecolare. Il tutto rigorosamente a misura di bambino.
E se in queste festività vi dovesse capitare di passare in un negozio di giocattoli, vi rendereste subito conto di quanto siano diffusi i giochi dedicati alcibo, alla cucina ed alla pasticceria: tutta questione di moda ?
E in attesa che i nostri bimbi tornino a giocare con i tanto poetici cavallucci a dondolo, con ciccio-bello di varia misura, soldatini e costruzioni…. che almeno imparino a fare una amatriciana come si deve ( rigorosamente con il guanciale e senza aglio ), una ganache al cioccolato e una piacevolissima spuma di baccalà all’anice. Pensate che gioia sentire una vocina che dice ” dai dai giochiamo, facciamo che io ero Carlo Cracco e tu Gualtiero Marchesi”
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