La bottega di Libera è nel centro di Palermo, nei pressi di piazza Politeama. E’ un presidio di legalità, ricavato da un negozio che era di proprietà di un mafioso, e che prima di essere abbandonato è stato devastato. C’è la bottega con i prodotti alimentari, i libri, le magliette e al piano inferiore una sala riunioni e per gli incontri pubblici. Ci introduce Girolamo Di Giovanni, il responsabile dell’area formazione di Libera, un educatore di strada. Ci spiega i progetti per entrare in contatto con i ragazzi della città, quelli che vivono di un welfare mafioso perché si è senza prospettive di certe situazioni di disagio sociale. L’aspetto che ci colpisce di più è proprio questo, e lo abbiamo imparato bene in questi giorni: la mafia ha un suo welfare, mantiene molta gente, con i suoi traffici e non dà alternative a tante famiglie, Girolamo e i progetti di Libera si comportano con loro in modo molto realistico: propongono un altro modello, fanno vedere che un’alternativa è possibile, ma non demonizzano chi usa altre strade perché non hanno interesse a giudicare chi decide di mantenere la famiglia usando scorciatoie. Fanno da mediatori culturali, tra legalità e illegalità, e cercano di tirarne il più possibile dalla loro parte.
Guarda in questo video la grinta di Girolamo Di Giovanni