Cambio di programma. Questa mattina non siamo andati nei campi a raccogliere le olive perché il temporale di ieri sera ha creato troppo fango nei campi (domani si recupera). Abbiamo quindi visitato le Cave di Cusa e al Parco Archeologico di Selinunte.
Oggi pomeriggio avremo altri incontri molto interessanti. Riuscire a raccontarvi tutto quello che succede in questi giorni è impossibile, le sensazioni che viviamo sono tantissime. Si passa in poche ore dalla commozione alla risata, si incontrano persone meravigliose, si cammina, si viaggia, si mangia, si incontrano i paesaggi di questa terra. Ogni momento è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, conoscere la storia di questa terra ma non solo. E’ un’esperienza che coinvolge molto anche a livello umano.
Il gruppo è sempre più unito e dopo cinque giorni insieme sembra di conoscersi da sempre. Le nostre facce, da quando siamo arrivati, hanno cambiato espressione: i nostri occhi sono sempre entusiasti. «Il mio desiderio di partecipare a questo campo è stato forte e già del primo giorno mi sono reso conto di quanto è coinvolgente. Abbiamo incontrato storie tristi, persone fantastiche, siamo stati accolti da un clima molto ospitale. E’ un’esperienza che rifarei mille volte» racconta Manolo Pitzalis, 29 anni, sardo di origine ma milanese d’adozione. Anche lui, come la maggior parte dei partecipanti a questo campo lavora in Coop Lombardia.