acciaroli – In Vespa http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa Fri, 27 Apr 2018 17:55:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Acciaroli e Angelo Vassallo: il sindaco pescatore http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1435 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1435#comments Thu, 11 Nov 2010 07:06:20 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1435 Continua a leggere]]> angelo vassallo«Le alici sono un pesce intelligente, per questo a luglio sono venute qui a branchi enormi. Proprio ad Acciaroli. Non succedeva da decenni che ne arrivassero così tante. E con loro i pescherecci da ogni parte del Tirreno. La sera il mare era illuminato da centinaia di lampare, e la mattina all’alba vedevi scaricare le casse piene». Angelo Vassallo se ne intende perché andava per mare da quando aveva i pantaloni corti. Lo chiamano tutti il “sindaco pescatore”. Non perché è appassionato, ma perché era davvero il suo lavoro. «Sai quanti pesci spada ho preso? Gli scampi davano soddisfazione, ora se ne trovano sempre meno. Il tonno è il più difficile perché lotta fino alla fine, mentre la spigola è la più intelligente e furba. Non la trovi mai nelle reti».
acciaroliDa qualche tempo con il suo piccolo gozzo ha ripreso ad alzarsi alle cinque e va per mare. Lo trovo sulla banchina del porto. È appena rientrato e sorride felice con in mano due aragoste. «Queste le porto a mio figlio che ha un ristorante qui in paese».
Acciaroli non fa comune. Insieme con Pioppi al mare, e quattro frazioni di collina, fa parte di Pollica. Una realtà unica al mondo. Una sfilza di premi di ogni tipo, soprattutto ambientali. Da alcuni anni è paese Slow con il cacioricotta a fare da bandiera. E a proposito di bandiere, sulla spiaggia sventolano quelle blu e quella delle cinque vele di Legambiente e del Touring, perché Acciaroli e Pioppi sono considerate le località con i parametri migliori di tutta la costa italiana.
«Questo paese ha preso coscienza. Se raggiungiamo il 70% di raccolta differenziata non può essere solo merito dell’amministrazione. I cittadini hanno capito che il territorio è la nostra prima ricchezza, e così noi abbiamo pianificato e scelto di non crescere come abitanti. Le case consumano territorio, e questo non deve più succedere. Non vogliamo che ci sia una politica delle seconde abitazioni. Non portano niente a nessuno».
Angelo Vassallo è stato per sette anni anche presidente della Comunità montana e ora è uno degli amministratori del parco del Cilento, istituito nel 1993.
«L’Italia è un paese di matti. Lo vedi il porto? Noi lo abbiamo ristrutturato, abbiamo fatto dei mutui per quarant’anni, ci lavorano tanti nostri giovani; e lo Stato cosa fa? Vorrebbe che lo gestissero i privati. Così loro ci fanno profitti e basta. Noi invece i soldi li investiamo in progetti sociali, e nei servizi per i nostri cittadini. Abbiamo costruito un caffè letterario nel paese più piccolo. Abbiamo realizzato un lungomare pedonale a Pioppi, dove altrimenti la gente non sapeva nemmeno dove incontrarsi. Stiamo costruendo un centro nautico che gestiranno dei ragazzi disabili. Ed entro la prossima estate rifaremo tutto il piazzale a fronte del porto. Per avere la concessione della struttura, che ci costa un sacco di soldi, abbiamo dovuto fare causa allo Stato. Cose da pazzi».
Lo provoco sul federalismo e lui non si tira certo indietro. «Questa è un’amministrazione di sinistra, ma noi siamo leghisti. La nostra salvezza viene proprio dalla Lega e confidiamo nella Lega per le riforme delle autonomie. Noi lo vogliamo il federalismo. L’Italia siamo noi, la somma dei comuni, e il danno della politica a livello nazionale, è che non conosce i territori e non sa più ascoltare. Noi non vogliamo niente dallo Stato, ma almeno ci lasci le nostre cose».
Angelo Vassallo ha un’energia e una passione travolgente e quando inizia a raccontare incanta. «La dieta mediterranea è nata qui con Ancel Keys, l’inventore della famosa razione K, che costituì la base per l’alimentazione di sussistenza dei militari americani. Lo scienziato è morto a 101 anni e visse qui per quasi tre decenni in una località che chiamò Minnelea, in omaggio alla sua città di Minneapolis e alla vicina polis magnogreca di Elea, patria di Parmenide e Zenone. Keys mise insieme un gruppo di scienziati dell’alimentazione e le sue ricerche hanno portato benefici in tutto il mondo».
A lui, il “sindaco pescatore”, lo chiamano da tutta Italia per sapere come fa.

Novanta anime e un angelo
Nella frazione più in quota del comune di Pollica, siamo quasi in montagna, cinque anni fa venne aperto un caffè letterario. Una struttura su tre livelli dove si trovano un ambulatorio, un piccolo emporio e un bar.
«A Gualdo non c’era più niente e gli anziani non avevano un posto dove trovarsi e nemmeno dove poter acquistare almeno i generi di prima necessità. Così con i proventi dell’attività del porto abbiamo costruito questo spazio e lo abbiamo dato in gestione a una ragazza del posto». Il sindaco è orgoglioso di questo progetto.
Monica ha iniziato a lavorarci appena presa la maturità. Ha aperto una sua piccola azienda e da cinque anni vive di questo lavoro. «L’amministrazione mi aiuta perché non pago l’affitto e le tasse comunali. Negli ultimi anni Gualdo ha riacquistato vita e d’estate facciamo tante iniziative di teatro, musica e serate culturali”.
L’amministrazione ha fatto anche una singolare scelta in fatto di toponomastica: alle nuove vie viene dato un nome preso dai titoli di alcuni libri.

Hemingway per le vie di Acciaroli

Per le vie del paese, sulla spiaggia, al porto e nelle piazze campeggia “Il vecchio e il mare”. Il capolavoro di Hemingway è appeso in sessantasei brani a disposizione di tutti quelli che vivono o passano da Acciaroli.
Era amico di u’ viecchiu, cioè Antonio Masarone, un pescatore acciarolese doc. Ma “u viecchiu” è anche “El viejo”, cioè Santiago, da La Havana, Cuba, il protagonista de “Il vecchio e il mare”. Antonio era un personaggio di tale spessore e carisma, da fare, forse, balenare nella mente del grande scrittore la prima scintilla del futuro Santiago, del futuro “El viejo”.
Una leggenda che ha superato in più occasioni i confini del Cilento. Nel 1965 arrivò in paese una troupe televisiva giapponese per intervistare i pescatori. Ne seguirono tante altre che via via alimentarono la storia.
A settembre, per tre giorni, Acciaroli diventerà un po’ Cuba per sognare e gioire del legame tra mare e terra, tra musica e pesca, tra cibo e letteratura.

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Un quadro per Angelo e Chico http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1349 Mon, 27 Sep 2010 19:05:13 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1349 Continua a leggere]]> Un quadro per non dimenticare Angelo e Chico. Lo ha realizzato l’artista Sergio Michilini.
L’opera è dedicata a “I MARTIRI, Angelo Vassallo e Chico Mendes” e può essere riprodotta e divulgata senza nessuna restrizione da chiunque e dovunque. L’obiettivo è di rafforzare la memoria storica per questi due grandi uomini, assassinati dagli stessi energumeni, inviati dagli stessi mandanti, per gli stessi motivi e con gli stessi obiettivi. Cambiano solamente i luoghi e i tempi, ma questo è irrilevante per il danno irreversibile che stiamo provocando in questa epoca alla Pachamama (MADRE TERRA).
Sulla sinistra il ritratto di CHICO MENDES e sopra di lui, in alto sul fondo il Rio delle Amazzoni; sulla destra il ritratto di ANGELO VASSALLO e sopra di lui, in alto sul fondo il porto di Acciaroli; nel centro in basso il Giglio di Acciaroli (Pancratium maritimum) e in alto la PACHAMAMA (Madre terra) con le sembianze della cantante Mercedes Sosa.

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Un video per Angelo Vassallo http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1346 Sat, 25 Sep 2010 13:58:50 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1346 Un bel lavoro con una ricostruzione del delitto

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Ciao Angelo http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1327 Fri, 10 Sep 2010 14:48:28 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1327 Continua a leggere]]> “Sarai sempre il nostro Angelo”. I giovani di Acciaroli indossavano una maglietta bianca con una scritta blu, il colore simbolo del loro paese. La comunità del Cilento ha reagito con una partecipazione straordinaria ai funerali di Angelo Vassallo. Fin dalle prime ore del mattino migliaia di persone si sono riversate sul porto. Sono arrivati diversi pullman da Napoli, Roma e altri luoghi del Paese. Il maltempo non ha fermato semplici cittadini, amministratori, uomini e donne delle forze dell’ordine, politici. Per il Governo erano presenti il ministro dell’ambiente Prestigiacomo e il sottosegretario Mantovano. Insieme a loro anche il presidente dell’Anci Chiamparino, Pierluigi Bersani, Nichi Vendola e Pierferdinando Casini, oltre a numerosi amministratori locali.
Alle dieci e mezzo precise il suono delle sirene e un lungo applauso. La bara di Angelo Vassallo ha lasciato per l’ultima volta la chiesa e portato a spalle ha raggiunto il palco montato per la cerimonia funebre. Dietro di lui la moglie Angelina, i figli, i fratelli e tutta la comunità di Acciaroli.
Tanti striscioni e una gigantografia montata sulla torre del porto. Un Angelo Vassallo sorridente sugli scogli del suo mare e con in mare un bicchiere di acqua cristallina.

«Cristallina come lui, come la sua azione. Lui non era un sindaco, ma il sindaco». Stefano Pisani, vicesindaco di Pollica ha salutato Angelo, e con una forte commozione ha pronunciato parole chiare per i suoi concittadini e per i politici presenti. «Noi andiamo avanti, abbiamo bisogno che quello che lui aveva iniziato vada avanti. Le istituzioni però ci devono stare vicino e lui sarà per sempre la nostra guida».

Il vescovo di Vallo della Lucania ha celebrato la messa e nella sua omelia è stato duro con gli assassini. «Era un uomo onesto e appassionato della sua terra. Sono delle bestie. Le loro mani sono state armate da gente che non rispetta e non ama questa terra.Tutto questo per il denaro e il profitto. Conseguenza del materialismo che ci soffoca e stritola. Per me è questa la causa dell’arroganza e della violenza. Questa sete spregiudicata di guadagno è asfissiante per la convivenza umana».
Poi l’ultimo corteo lungo le viette della sua Acciaroli e la salita a Pollica dove riposerà per sempre.

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I funerali di Angelo Vassallo http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1325 Fri, 10 Sep 2010 14:30:00 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1325

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In attesa dei funerali http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1320 Thu, 09 Sep 2010 22:24:51 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1320 Continua a leggere]]> Una giornata di pellegrinaggio e preghiera. Dalle 13.50 di fronte alla chiesa è stato un via vai di gente. Dentro le persone hanno fatto fatica a trovare posto per salutare il proprio sindaco e stare ancora qualche istante con lui a riflettere, pensare, meditare.
Una folla composta, silenziosa, rispettosa. «Il bello è che qui è arrivato tutto il paese, anche quelli che magari in passato avevano avuto momenti di rottura con Angelo». Carla, l’assessore che era al suo fianco dal 1995 trova parole di ricordo con una infinita dolcezza. Sarà una delle protagoniste della trasmissione di radio 3 “Tutta la città ne parla” che andrà in onda in diretta da Acciaroli. E in diretta sarò anche io a Sky news24 alle 14.30.
Domani sono attesi migliaia di persone. Intanto in serata è arrivato il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

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L’unità e Il post, oltre a Varesenews http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1322 Thu, 09 Sep 2010 22:00:57 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1322 Il mio articolo sulla camera ardente e il video sono stati pubblicati sull’Unità, Il post e Varesenews

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Angelo è tornato nella sua Acciaroli http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1314 Thu, 09 Sep 2010 14:14:10 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1314 Continua a leggere]]> Sono le 13 e 50 quando la bara di Angelo Vassallo entra nella chiesetta di Acciaroli. Ad attenderlo alle porte del paese c’erano i familiari e tutta l’amministrazione. Hanno voluto percorrere con lui il corso pedonale, uno dei simboli del rinnovamento voluto dal sindaco fin dal suo primo mandato. Uno dei luoghi amati e dove era solito passare tanto del suo tempo per incontrare i suoi concittadini e anche i tanti turisti che arrivavano per godere delle bellezze del borgo, oltre che del mare.
All’ingresso della chiesa solo due corone, perché lui non voleva fiori. «Quelli devono stare nei campi e non sulle tombe». Aveva più volte dichiarato. Per volontà dell’amministrazione verranno raccolti fondi a favore di Terra madre per contribuire a progetti di solidarietà.
La bara del sindaco Vassallo resterà nella chiesetta fino ai funerali che si svolgeranno venerdì mattina alle 10.30 sul fronte del porto.
In paese resta l’incredulità per la barbara esecuzione. A sparare è stata una sola mano, ma per ora non si è ancora sciolto l’interrogativo sulle ragioni di tale gesto. Sono in molti a negare con forza l’ipotesi della camorra, anche se le modalità lascerebbero supporre un’esecuzione eclatante, quasi come una firma della criminalità organizzata. È difficile che chi ha ucciso fosse da solo e si pensa a un piccolo commando.

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“Terremo la testa alta” http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1310 Wed, 08 Sep 2010 21:54:26 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1310 Continua a leggere]]> «Leggenda vuole che uno scrittore americano si sia fermato ad Acciaroli per scrivere “Il vecchio e il mare”. Da oggi, Acciaroli non sarà più la città di Hemingway, ma la città di Angelo Vassallo, il sindaco che non ha avuto paura di amare fino in fondo la sua terra».
Il paese è tappezzato di manifesti che lo ricordano. Ce ne sono ovunque. Appesi ai muri, sulle porte dei negozi, nelle bacheche.
C’è attesa per i funerali che si svolgeranno venerdì mattina. La salma del sindaco verrà portata nella chiesa a fianco del porto nel pomeriggio di giovedì.
Sono passati tre giorni dal vigliacco agguato e in paese non si parla d’altro.
«Siamo tutti increduli e sgomenti». Stefano Pisani, il vicesindaco non si dà pace. Ha appena terminato una riunione con i suoi colleghi di Giunta per definire alcuni aspetti organizzativi. «Noi andiamo avanti. Non abbiamo alcun dubbio. Questo è quello che ci ha insegnato Angelo. Mi resterà per sempre negli occhi e nel cuore quella terribile immagine di domenica notte. Mi hanno chiamato alle tre e sono corso subito ad Acciaroli. Lungo la strada non capivo cosa potesse essere successo. Mi sembrava inverosimile che qualcuno avesse potuto sparare al nostro sindaco. Quando l’ho visto senza vita, ancora nella sua macchina, mi è crollato addosso tutto, ma è stato solo un attimo». Stefano è sconvolto, una faccia tirata e stanchissima. Lo cercano in continuazione e con una calma e delicatezza risponde a tutti.
«Non vi devo dire io cosa fare. Decidete voi, come vi sentite». Risponde con gentilezza all’esercente che gli chiede come comportarsi quando verrà portata in chiesa la salma del sindaco.
Chi non ha dubbi sul da farsi è Sergio, proprietario di un mini market nella via principale della zona pedonale di Acciaroli. «Per me è stato come un padre. Passava tutte le mattine per controllare che tutto andasse bene. Era gentile e aveva il modo di dirti le cose. Lui ha avuto sempre grande coraggio e senso della legalità e la trasmetteva a tutti». Sono le ventuno e Sergio sta chiudendo il negozio per andare a casa a festeggiare i suoi 35 anni con i tre figli. «Sono venticinque anni che abbiamo questa attività, e da quando è diventato sindaco Vassallo il paese è rinato. Lui ci teneva così tanto che controllava di persona, ma da qualche tempo non era più sorridente come eravamo abituati a conoscerlo. Sembrava preoccupato di qualcosa».
Il ricordo fa parte della vita di Vito, proprietario dell’edicola al porto. «Abito vicino alla mamma del sindaco, e quando lui si è sposato ha vissuto anche lui in quella zona. Siamo cresciuti insieme con i figli. Non potevamo mai pensare a una fine simile».
In giro per le vie del paese tanta gente si ferma a leggere i manifesti e a guardare le foto. Ci sono quelle appena stampate della fiaccolata di martedì sera. Erano presente oltre cinquemila persone. È arrivata gente anche da fuori e Anna è una di queste. «Vivo a Salerno, ma amo Acciaroli da quando ero bambina. Ci sono venuta in vacanza per tanti anni e questo posto è nel mio cuore. Quest’anno ho tradito il Cilento e in questi giorni ero in vacanza a Tropea. Lunedì mattina, quando ho sentito la notizia dell’assassinio del sindaco, sono partita subito. Che senso aveva restare lì? Mi sono detta che il mio posto era qui, a fianco di questa straordinaria gente e del suo sindaco».
Una testimonianza toccante perché Anna non vive ad Acciaroli. Il suo sogno è venirci a stare per sempre, perché qui si vive davvero bene. Ora un sogno sembra infrangersi, ma gli abitanti non ci stanno e sui muri, sulle case, al porto, lo hanno scritto con la chiarezza e la fierezza della gente del Cilento.
«La lezione di Angelo è l’unica cosa che non può essere sopraffatta dalla violenza vigliacca. – Ha scritto la comunità di Galdo, che insieme ad Acciaroli è una delle sei frazioni del comune di Pollica – Non si uccidono gli insegnamenti. E noi ripartiremo da qui. Dai suoi insegnamenti per rialzare la testa e regalare a lui e a tutti quelli che lo hanno alto la vittoria più bella. La vita che continua. Che aiuta ad alzare la testa, che grida la sua immortalità. Noi non moriremo mai Angelo. Perché lo dobbiamo a te, all’amico più che al sindaco, quello che siamo e quello che saremo. Quello che saranno i figli di questa terra che ti deve tutto. Siamo qui, Angelo e combatteremo al tuo fianco, dovunque tu sia».
E i suoi compagni hanno scritto: «Eccoci, maestro. Siamo tutti qui a fare quello che abbiamo imparato da te. Tenere la testa alta. Perché tutti sappiamo che non basta una vile pistola a uccidere chi ha insegnato agli altri a vivere. E noi siamo tutti qui, tutti, perché tu ci hai spiegato cos’è il coraggio, cos’è il rifiuto di qualsiasi prevaricazione, cos’è la bellezza , l’amore, la vita. E tu sei la vita che non può morire mai. Quella che fa paura ai vigliacchi quella che rimane dentro e diventa lezione, tesoro, insegnamento».

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Acciaroli un mese fa http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1306 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1306#comments Tue, 07 Sep 2010 22:08:46 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=1306 Continua a leggere]]> antonio vassalloMercoledì e giovedì notte sarò di nuovo ad Acciaroli. Vado per il funerale di Angelo e per incontrare i suoi collaboratori. Ripenso a questi ultimi trenta giorni consapevole che molto non è più come prima. A partire da questo paese che fino a un mese fa per me era solo una tappa del mio giro in vespa.
Sto utilizzando questo blog, invece del mio Maremma, perché quel viaggio non si è ancora concluso e credo che difficilmente si concluderà presto.
In questo ore abbiamo scritto tutti tante parole su Angelo Vassallo. A volte anche troppe, a volte anche fuori posto, ma in queste circostanze è difficile fare diversamente. Vado ad Acciaroli con il cuore a pezzi, ma non voglio trattenere tutta l’emozione e cercherò di condividerla con tutti voi che mi avete seguito fin qui. Vado per ascoltare, ma anche per raccontare, per contribuire a tener viva l’energia di Angelo.
Cercherò di tener aggiornato il blog e anche i profili di Facebook. Foto, video, testi… non sarà il clima di agosto, ma anche questo è il viaggio.

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