calabria – In Vespa http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa Fri, 27 Apr 2018 17:55:21 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Dalla Calabria al Salento su Prealpina http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=967 Thu, 19 Aug 2010 16:24:31 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=967 Nuova tappa, nuovo confine. Ecco il passaggio da Crotone al Salento.
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L’ultimo segretario del Pci http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=852 Sun, 15 Aug 2010 21:49:29 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=852 Continua a leggere]]> Ecco cos’è cambiato negli ultimi 25 anni. Non c’è più il Pci e Rocco Cordì (nella foto con Daniela, sua moglie) ne sa qualcosa. Con lui ci vediamo a Marina di Gioiosa Ionica, a due passi da Locri.
Si parla di Calabria, di amore e odio, di ‘ndrangheta.
Ne parlerò prossimamente…

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“La ‘ndrangheta spesso è una scusa per non fare niente” http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=845 Sun, 15 Aug 2010 21:40:52 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=845 Continua a leggere]]> proloco s'andrea dello ionioA molti non gliene può fregare di meno. È un oggetto che serve per raccogliere i fichi d’India. Un bastone che culmina con una sorta di cono. Era una delle prove della caccia al tesoro a cui hanno preso parte una sessantina di ragazzi. Siamo a S. Andrea Apostolo dello Ionio a metà strada tra Reggio e Crotone.
Melissa fa parte dell’Ara, ovvero l’associazione romana degli andreolesi. Esiste anche l’Ama, che è la versione milanese della stessa. «Negli anni Cinquanta qui vivevano 5.000 persone, ora sono rimaste in 2.000, ma chi va via non perde i legami e torna. Soltanto che ormai siamo anche alla terza generazione dopo l’emigrazione e così si perdono tute le tradizioni. Noi conosciamo molto poco e la Pro Loco si sta impegnando per far conoscere la storia, il dialetto e altro a noi giovani che torniamo».
Giuseppe Dominjanni ha 27 anni e fa l’operatore turistico. Ha un Bed & Breckfast e da un paio d’anni presiede la Pro Loco. «Questa era una terra di pignatari già dai tempi della Magna Grecia. Ora che gli ultimi due hanno cessato l’attività, per non perdere tutto il patrimonio abbiamo aperto dei laboratori didattici per i ragazzi. Abbiamo anche un dizionario ufficiale andreolese».
Le riflessioni di Giuseppe non si fermano però ad aspetti culturali. «La gente di qui è rimasta un po’ indietro e non si rende conto che il territorio è il bene più importante e prezioso che abbiamo. Qui c’è la tendenza a non accettare lo straniero, inteso come quelli che non sono proprio di S. Andrea. Li considerano come quelli che vogliono apprioparsi del paese, ma non si rendiamo conto invece che siamo proprio noi la causa dell’arretramento. La ‘ndrangheta spesso è una scusa per non fare niente. Diventa un paravento al parassitismo».
Intanto sono arrivati tutti i partecipanti dei dodici equipaggi per la caccia al tesoro. Una foto e si parte…

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I bronzi sempre superstar http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=835 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=835#comments Sat, 14 Aug 2010 21:13:50 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=835 Continua a leggere]]> Se ne stanno lì, distesi, sempre con gli occhi piantati addosso. Ogni tanto si fanno un breve viaggietto, e ridendo e scherzando sono passati 38 anni esatti da quando i due bronzi sono stati ritrovati nel mare a Riace.
I due guerrieri sono l’immagine perfetta della Calabria: forti fuori e fragilissimi all’interno. Una delle tante contraddizioni di questa straordinaria terra.
I bronzi sono un grande valore per Reggio e per tutto il territorio circostante.

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Le ragazze di Marinella http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=833 Sat, 14 Aug 2010 20:55:42 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=833 Continua a leggere]]> Marinella è solo una frazione di Bagnara calabra, ma lì le ragazze hanno qualcosa di speciale. Sono più belle. La leggenda racconta che oltre che belle erano anche coraggiose. Prendevano il traghetto a Villa San Giovanni per andare a Messina a comprare il sale per poi rivenderlo di contrabbando in Calabria. Lo nascondevano sotto le gonne ampie e lunghe. Si portavano a casa pacchi interi sfidando a guardia di finanza che ogni tanto ne beccava qualcuna. «Qui le donne sono sempre state operose e grandi lavoratrici. Ancora oggi vanno loro a vendere per strada frutta e verdura». Il professore, che preferisce restare “misterioso” è nato a Reggio Calabria e finita l’Università, come tanti, ha cercato fortuna al Nord, ma l’amore per la propria terra non passa mai. E così ogni estate torna e gli piace conoscere sempre nuove storie.

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Capo Vaticano il mare più bello http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=829 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=829#comments Sat, 14 Aug 2010 20:45:48 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=829 Continua a leggere]]> capo vaticanoStavo andando a cercare la casa di Giuseppe Berto verso il faro a Capo Vaticano. Proprio dietro la sua villa un’indicazione classica: belvedere. Sempre con la fretta addosso l’ho saltata pensando tra me e me “sarà il solito mare”.  Faccio 200 metri e ci ripenso, torno indietro e… mamma mia.
Uno spettacolo incredibile. Non me ne vogliano gli amici delle Cinque terre e il fantastico sindaco pescatore di Acciaroli, ma a Capo Vaticano è un’altra storia.
Il mare più bello che abbia visto finora.

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Sicuro che il bagnino è rumeno? http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=824 Sat, 14 Aug 2010 20:38:17 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=824 Continua a leggere]]> Alle nove in spiaggia si lavora già. I ragazzi dell’animazione non danno tregua. «Buongiorno a tutti. Passata bene la nottata? Stamattina ci sono 30 gradi, umidità al 42%, velocità del vento 11 km/h. Il proverbio del giorno è “adduvi ti pari ca mangi e n’bivi resti dijuni”. Capito?». Il giovane animatore prova a fare una sbilenca traduzione in inglese perché in spiaggia a quell’ora ci sono solo stranieri.
«Se la prende con i furbi. Con quelli che pensano di poter fare chissà cosa e invece restano senza niente».
A gestire l’animazione a Torre Marino è un’agenzia di giovani. All’inizio della stagione cercavano anche un bagnino. Andrei ha visto l’annuncio su Internet, ha mandato un’email e lo hanno subito preso. È rumeno, ma parla correttamente il napoletano, tanto che “don Pietro” nemmeno lo sapeva che non era italiano.
«Vivo a Castellammare di Stabia da dodici anni e studio Scienze politiche all’Università di Salerno. Questo è il primo anno che vengo in Calabria, perché di solito in estate trovo lavoro vicino casa come bagnino o cameriere».
Andrei guadagna 900 euro al mese e ha vitto e alloggio nel villaggio. «Siamo al Sud e si prende meno, ma per adesso va bene. Finito di studiare mi piacerebbe lavorare nella pubblica amministrazione, così sono sicuro per sempre».

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Vibo Valentia diventa maggiorenne http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=816 Fri, 13 Aug 2010 22:09:08 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=816 Continua a leggere]]> La provincia è stata istituita nel 1992. Fu una lunga battaglia del senatore democristiano Antonino Murmura. Sui ponti della statale, dopo oltre trent’anni (chissà che vernice usavano), si legge ancora “Al Senato vota Dc e Murmura”. Lo sforzo dei suoi fan è stato più volte premiato, dato che venne eletto per ben sette legislature dal ’68 al ’94.
Il senatore non ce ne voglia, andava citato, ma la sua terra è famosa per altro.
Un mare stupendo e una gastronomia da leccarsi i baffi, che ne fa di Tropea una delle mete turistiche più ambite in Italia.

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Giuseppe Berto riposa nella Costa degli dei http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=812 Fri, 13 Aug 2010 21:19:08 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/in-vespa/?p=812 Continua a leggere]]> Il profumo del mare arriva forte nel piccolo cimitero di San Nicolò vicino a Ricadi. Giuseppe Berto è sepolto lì, con una tomba semplicissima, sotto un cipresso. Per copertura solo gerani e piante e l’edera fa da ornamento sul muro. Una lapide di legno con inciso solo il suo nome e le date di nascita e morte. Ha scelto di restare per sempre lì, dopo aver vissuto gli ultimi anni della sua vita a Capo Vaticano. Lo scrittore aveva acquistato un terreno e ci aveva costruito una villa che divenne il suo rifugio. Ne racconta in diversi passaggi del Male oscuro. “L’isola degli aranci sta dall’altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza, e in mezzo c’è un piccolo tratto di mare proprio piccolo ma non ho il coraggio di passarlo, padre non ho coraggio, e del resto non tutti coloro che volevano la terra promessa poterono giungervi, non tutti furono degni della sua stabile perfezione, e così verso sera cerco un posto da dove si possa guardare la Sicilia, di notte l’altra costa è una lunghissima distesa di lampadine con segnali rossi e bianchi (…) ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte”.

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