Nel mezzo del cammin della sua vita anche Marco ha compiuto un viaggio. E che viaggio.
Ho aderito con entusiasmo a far sì che i lettori di Prealpina, quelli più tradizionali che preferiscono ancora la carta allo schermo, fossero giorno dopo giorno informati di quel che il cronista-saggista di razza (Giovannelli appunto) scopriva visitando luoghi amati o luoghi da amare di una Italia turbolenta, combattiva, rassegnata, serena.
Una Italia da amare che il nostro “Dante” (“Virgilio” la Vespa) ci ha fatto davvero amare e soprattutto è riuscito a renderla viva in tutte le sue peculiarità. Indimenticabili i sapori, i colori, il cuore che sono usciti più concreti che mai anche dalla carta stampata. E, Marco me ne darà atto, anche lo scoprire negli angoli più remoti incontrando persone e sorrisi il gusto delle radici. L’orgoglio di essere varesini In Italia.
Esperienza indimenticabile per tutti. E non sarà un unicum. Più che un augurio, una certezza
Giancarlo Angeleri
direttore La Prealpina
“Quando Marco mi ha mandato un sms in piena notte per descrivermi la sua idea, dopo un secondo ho risposto “ci siamo, partiamo”.
Sarà perché uso la vespa ogni giorno dell’anno, anche quando nevica, sarà perché mi piace l’idea di scoprire a fondo un paese di cui conosciamo solo le autostrade.
Sono mille le ragioni per cui ho trovato subito affascinante l’idea di un viaggio solitario “intorno” all’Italia, ma che in realtà significava andare “dentro” l’Italia, arrivare fino alle radici delle nostre tradizioni, vivere di persona i ritmi della nostra provincia, che sembra non esista più.
Ogni mattina, sentendo i racconti di Marco, con la sfumatura della voce, oltre che con l’efficacia della parola scritta, era un po’ come essere a bordo di quella vespa; abbiamo individuato nuove mete per i prossimi viaggi “domestici” e in alcuni casi guidato Marco verso località che erano già nel nostro DNA, nei ricordi di visite passate.
La foto della Vespa sul furgoncino, pronta per il ritorno verso Varese, era un po’ malinconica; dove si va la prossima volta?!?”
Ed è ricapitato oggi. A Marco Giovannelli.
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