george clooney – I film del Lupastro http://www3.varesenews.it/blog/lupastro Il cinema è ovunque Fri, 27 Apr 2018 18:05:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Tra le nuvole tutto troppo perfetto http://www3.varesenews.it/blog/lupastro/?p=290 http://www3.varesenews.it/blog/lupastro/?p=290#comments Tue, 09 Feb 2010 10:43:11 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/lupastro/?p=290 Continua a leggere]]> tra-le-nuvole

Due volte al cinema in una settimana. Per chi come me aveva abituato gli occhi al televisore di casa, questo è un vero avvenimento. Peccato che, dopo il bel Avatar, l’aspettativa di tanto entusiasmo sia stata smorzata da un film che, seppur bello, abbia reso non come si sperava. Non fraintendiamo, Tra le nuvole di Jason Reitman, è decisamente sopra la media, è un bel film, godibile e intelligente. Ma dopo un inizio molto originale, cattivo, scoppiettante, nella seconda parte scade in un moralismo che poco aiuta quella vena di cattiveria già avviata con Juno dal giovane regista. Certo, anche quel film aveva un moralismo di fondo. Moralismo che però si confondeva con la speranza e che soprattutto affrontava il tema della “vita”.

Tra le nuvole osserva le relazioni umane, le seziona, le comprime, fino a farle esplodere in due personaggi solo apparentemente agli opposti. Il film racconta del tagliatore di teste che combatte il sistema per poter licenziare di persona i dipendenti delle aziende in crisi, piuttosto che essere sostituito da un sistema di chat. Un lavoro, quello del tagliatore di teste, che prende piede soprattutto grazie alla crisi economica e che ha un obiettivo: evitare possibili cause legali all’azienda che licenzia. Clooney nella parte è come al solito fenomenale, il regista usa lo stesso stile fresco e giovane di Juno. Musiche ottime.

Ma quella seconda parte di film, dove il tagliatore di teste Clooney è costretto a fare i conti con i suoi di rapporti personali che aveva “licenziato” anni prima, scade nel banale. Mentre in Juno vi era originalità anche nelle scelte finali della protagonista, in Up in the air (titolo originale del film) proprio il finale non riserva particolari sorprese, tutto è in linea con una classica commedia drammatica. La speranza c’è, la tristezza anche. Tutto è perfetto, forse troppo.

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