Avere un figlio – Mamma e bambino http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino Un nuovo sito targato WordPress Fri, 27 Apr 2018 18:10:31 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Musicoterapia e osteopatia per aiutare il bimbo prematuro http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=376 Thu, 23 Jul 2015 07:24:32 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=376 Continua a leggere]]> terapia intensiva neonataleNuovi approcci terapeutici per una nuova nutrizione in Terapia Intensiva Neonatale nel nato prematuro.

Presso il dipartimento di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Filippo Del Ponte, diretto dal Dott. Massimo Agosti, è stato avviato un progetto sperimentale per i neonati prematuri di Musicoterapia e Osteopatia, sostenuto dalla Associazione Genitori TINCONTRO.

Tali Progetti sperimentali hanno perseguito anche obiettivi prettamente scientifici per provare la funzionalità di queste nuove terapie non invasive che si affiancano come supporto alla clinica e alla care di routine per lo sviluppo del neonato prematuro.

L’ attività programmata si è posta quindi di valutare l’efficacia del trattamento manipolativo Osteopatico e Musicoterapico in una popolazione di neonati pretermine con l’obiettivo di avere una reazione a livello del sistema gastrointestinale con un miglioramento funzionale e di assorbimento alimentare. I neonati che hanno beneficiato di questi trattamenti sono stati 65 neonati pretermine nati sotto i 1500 grammi.

 tin2L’Osteopata Dott. Luca Vismara assieme alla Neuropsicomotricista Dott.ssa Serena Vaglio hanno perseguito nella attività programmata di valutare l’efficacia del trattamento manipolativo Osteopatico in una popolazione di neonati pretermine con l’obiettivo di avere una reazione a livello del sistema gastrointestinale con un miglioramento funzionale e di assorbimento alimentare. Essi sono stati valutati tramite general movements, variabilità della frequenza cardiaca, livelli di cortisolo, valutazione psicologica, parametri antropometrici e clinici, durante il trattamento osteopatico.

Mentre la Musicoterapista Dott.ssa Sgobbi Barbara, si è occupata sempre di valutare
scientificamente l’efficacia del trattamento di Musicoterapia in una popolazione di neonati pretermine con l’obiettivo di avere una reazione a livello del sistema neuro comportamentale,  gastrointestinale (miglioramento funzionale e di assorbimento alimentare), maturazione della funzione respiratoria (autonomia, saturazione O2, frequenza respiratoria diametro espansione toracica),  attraverso valutazioni strumentali come i general movements, variabilità della frequenza cardiaca (HRV), livelli di cortisolo, parametri antropometrici-clinici  e anche la valutazione come supporto psicologico per i genitori del nato pretermine il quale presuppone che il maggior coinvolgimento dei genitori nella care del neonato possa influire in senso positivo sul loro sullo stato psico – emotivo con una diminuzione dei livelli di stress. 

Queste terapie, nei loro trattamenti, nel neonato prematuro sono in fase di valutazione scientifica poichè gli obiettivi prefissati potrebbero essere stati raggiunti e quindi determinare un significativo supporto sulle condizioni di salute e sullo sviluppo del neonato al fianco della clinica.

E’ quindi fondamentale il sostegno, da parte della associazione genitori, per mantenere in vita tali progetti per il raggiungimento di una scientificità che possa esser utile per il supporto e la care del neonato prematuro.

Il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus ha consentito anche in questa occasione di realizzare un progetto di alto valore sociale a beneficio di numerosi neonati.

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Come combattere il caldo: i consigli del Ministero http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=373 Fri, 05 Jun 2015 14:48:31 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=373 Continua a leggere]]> tintarella in gravidanzaIn estate il caldo può rappresentare un rischio per la donna in gravidanza. Se aspetti un bambino è importante sapere quali precauzioni puoi adottare per difendere la tua salute e quella del tuo bambino.

IL TUO CORPO STA CAMBIANDO…
In gravidanza, il corpo della donna va incontro ad una serie di cambiamenti fisiologici: l’aumento del volume del sangue materno per un adeguato flusso sanguigno alla placenta, richiede una sufficiente idratazione.Il caldo può essere causa di disidratazione, con la  perdita, attraverso la sudorazione, di liquidi e sali minerali, preziosi per l’equilibrio materno-fetale.

Quali sono i sintomi della disidratazione?

• sete intensa
• crampi muscolari, soprattutto di notte
• debolezza
• vertigini
• palpitazioni
• ansia
• pelle e mucose asciutte
• abbassamento della pressione arteriosa

Cosa fare?
• Reintegra i liquidi persi bevendo acqua in  abbondanza o altre bevande.
• Se i tuoi sintomi non migliorano, contatta il tuo  ginecologo di fiducia.

IL GRANDE CALDO È PERICOLOSO PER ME E PER  IL MIO BAMBINO?
Alcuni recenti studi suggeriscono che durante le ondate di calore è più elevato il rischio di nascite premature, in quanto il caldo può aumentare il livello di alcuni ormoni che inducono le contrazioni ed il parto.
Le donne che soffrono di malattie croniche o quelle che hanno patologie della gravidanza, come la pressione alta o il diabete in gravidanza, possono essere più a rischio di parto prematuro.
Nelle grandi città, quando fa molto caldo ed aumentano i livelli di inquinamento dell’aria, il rischio di parto prematuro può essere ancora più elevato.

CONSIGLI UTILI PER VIVERE L’ESTATE SERENAMENTE E SENZA RISCHI
• Bevi almeno 2 litri di acqua al giorno e segui le  indicazioni del tuo medico curante per evitare il  rischio di disidratazione.
• Limita il consumo di bevande gassate o  zuccherate, l’assunzione di tè e caffè. Evita  bevande molto fredde e bevande alcoliche.
• Cura l’alimentazione, fai pasti leggeri,  ricchi di acqua (frutta e verdura fresca).
• Fai attenzione alla corretta preparazione e  conservazione dei cibi.

Durante le ondate di calore
• Migliora il microclima della tua abitazione  oscurando le finestre dove batte il sole con tende,  persiane, veneziane o altri accorgimenti.
• Chiudi le finestre durante il giorno (specialmente  quando batte il sole), aprendole durante le ore più  fresche della giornata. Trascorri le ore più calde  nella stanza più fresca della casa.
• Se possiedi un condizionatore, regola la  temperatura tra i 24 e i 26 gradi; evita l’uso  contemporaneo di elettrodomestici che  producono calore e consumano energia.
• Se sei accaldata, fai bagni e docce con acqua  tiepida, bagna viso e braccia con acqua fresca.
• Indossa indumenti leggeri.

All’aperto
• Evita di uscire nelle ore più calde della giornata  e di passeggiare lungo strade trafficate, dove i  livelli di inquinamento sono più elevati.
• Proteggi la pelle del viso con creme solari ad alto  fattore protettivo.

Se parti in vacanza
• Programma i viaggi informandoti sulle previsioni  del rischio ondate di calore nel luogo di  destinazione.

Se vai al mare
Puoi prendere il sole ma con alcune precauzioni; è consigliabile esporsi solo nelle ore meno calde del giorno (la mattina presto o il tardo pomeriggio), utilizza sempre creme protettive per evitare scottature e la comparsa di macchie scure sulla pelle (più frequenti in gravidanza a causa delle modificazioni ormonali). Fai passeggiate a piedi nudi sul bagnasciuga per favorire la circolazione sanguigna.

Se il tuo bambino nasce in estate
Ricordati che i lattanti e i bambini piccoli si adattano meno facilmente dell’adulto alle elevate temperature: se il tuo bambino nasce in estate proteggilo dal caldo e dal sole. I danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi per i lattanti e i bambini piccoli. È bene sapere che, anche sotto l’ombrellone, non si è protetti dal caldo, né dai raggi solari.
Durante un’ondata di calore, è consigliabile controllare regolarmente la temperatura corporea del tuo bambino e, se necessario, rinfrescare delicatamente il suo corpo con una doccia tiepida o con panni umidi.

IL TUO CONTRIBUTO PER CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI
Anche tu puoi contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, nelle tue azioni quotidiane, ad esempio evitando gli sprechi energetici in casa, scegliendo mezzi di trasporto ecosostenibili (mezzi pubblici, bicicletta, a piedi), mangiando meno cibi trasformati dall’industria.

LA MIA CASA PUÒ PROTEGGERMI DAL CALDO?
Puoi ristrutturare la tua casa usufruendo delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica, rendendo così la tua casa più eco-sostenibile, risparmiando sui costi della bolletta e migliorando l’isolamento termico, sia in estate che in inverno.

Consulta il sito http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnologie.htm

Per saperne di più

Per essere informata sul rischio associato alle ondate di calore consulta il sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/caldo.html

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Fecondazione eterologa: il Del Ponte attende il via http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=356 Tue, 25 Nov 2014 07:56:15 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=356 Continua a leggere]]> infertilitàDal 9 aprile scorso la fecondazione eterologa non è più considerata vietata. La legge 40, infatti, è stata dichiarata incostituzionale. La possibilità di ricevere gameti da individui diversi dal partner è quindi possibile anche negli ospedali italiani. Le Regioni hanno adottato delle linee guida e regolamenti per aprire alla nuova possibilità che risponde al desiderio di genitorialità di coppie senza alternative.

Nonostante le polemiche sollevate sulle particolari indicazioni adottate dalla Regione Lombardia ( il costo del ticket è tra i più alti in Italia tra i 1500 e i 4000 euro a seconda della pratica), anche gli ospedali del nostro territorio si stanno dotando di percorsi mirati per effettuare l’inseminazione eterologa: « Come ospedale e centro di secondo livello noi siamo pronti – spiega il responsabile, dottor Roberto Puricelli – stiamo solo definendo i percorsi da offrire ai donatori che devono sottoporsi a esami, controlli e terapie particolari».

All’ambulatorio dell’infertilità e Centro sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’ospedale Del Ponte a Varese si è già presentato un potenziale donatore: « È indubbio che ci aspettiamo una maggiore risposta da parte dei maschi perché la donazione prevede unicamente esami e test per accertarsi che siano sani – spiega il primario – Molto più complicata è la procedura per la donna che deve sottoporsi, oltre ai controlli sullo stato di salute, a terapia ormonale e deve rimanere un giorno ricoverata per permettere il piccolo intervento chirurgico di prelievo. Nonostante sia lieve, è pur sempre un’operazione. Comunque sia, noi stiamo predisponendo le linee guida e i percorsi da proporre a donatori maschili e femminili e contiamo di poter partire dal prossimo anno, appena saranno definiti dalla Regione i protocolli».

La richiesta è già elevata: « Abbiamo molte domande e ci stiamo orientando sulla conservazione di ovociti prelevati da donne che effettuano il prelievo per la propria fecondazione. Queste donne si sottopongono al prelievo e alla conservazione per poter avere l’inseminazione: se avremo la loro autorizzazione, gli ovociti che non verranno impiantati potranno rimanere a disposizione di altre donne. In Italia la donazione è gratuita, contrariamente all’estero dove è a pagamento, per questo motivo riteniamo che donne giovani non siano molto motivate al gesto».

Nell’ambulatorio del Del Ponte, quest’anno hanno ricevuto assistenza 300 nuovi pazienti, mentre sono state 479 le procedure omologhe di cui 67 andate a buon fine con la gravidanza: una percentuale del 30%, in linea con i dati nazionali. Altro è il caso della procedura di primo livello dove le percentuali scendono al 10-12%: « È chiaro che in queste situazioni conta moltissimo l’età materna: più si è giovani, più sono elevate le possibilità della buona riuscita dell’inseminazione. Noi abbiamo un limite temporale di 43 anni oltre i quali la donna deve sostenere tutte le spese mediche e farmaceutiche».
Per far fronte alla quantità di lavoro costantemente in crescita,l’ambulatorio è stato potenziato: attualmente lavorano due biologi, i dottori Basso e Mazzagatti e le ginecologhe Scandroglio, Zaffaroni e Monti. 

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Ci sono contrazioni e contrazioni: impariamo a conoscerle http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=349 Mon, 13 Oct 2014 14:05:13 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=349 Continua a leggere]]> contrazioni doglieIl ventre si contrae, si indurisce, resta in tensione per qualche minuto e poi torna a rilassarsi. Chi è in attesa ed ormai prossima al parto, conosce bene questi movimenti: si tratta delle contrazioni di “Braxton Hicks” importanti perchè preparano il collo dell’utero all’espulsione: « Concretamente – spiega la professoressa Antonella Cromi ginecologa della clinica ostetrica al Del Ponte di Varese – si tratta dell’accorciamento delle fibrocellule muscolari che formano la parete dell’utero. La loro funzione è quella di modificare e dilatare la cervice uterina e far progredire il bimbo verso il canale del parto».

Le contrazioni di Braxton Hicks cominciano ad avvertirsi circa sei settimane prima del termine e lavorano per rendere più morbido e cedevole il collo dell’utero. Sono, in genere, fastidiose ma mai dolorose e per questo si differenziano da quelle che determinano l’inizio del travaglio.

La dottoressa Cromi è responsabile dell'ambulatorio di gravidanza patologica

La dottoressa Cromi è responsabile dell’ambulatorio di gravidanza patologica

Già prima di quest’epoca di gravidanza, comunque, la donna può avvertire l’indurimento dell’utero. Si tratta di reazioni a stimoli esterni: « Sin dal secondo trimestre – spiega la professoressa Cromi – si avvertono a volte irrigidimenti della parete uterina: così l’utero replica a stimoli esterni come la stanchezza, lo stress, il sesso, ma anche interni quando il feto è particolarmente vivace e si muove molto. Queste contrazioni non sono mai dolorose e, soprattutto, sono sporadiche e non pericolose. Potrebbero essere un monito se si è esagerato un po’ troppo nel corso della giornata e si arriva a sera stanchi. In questi casi è sufficiente rallentare i ritmi e permettere al corpo di riposare adeguatamente. Ribadisco: queste contrazioni sporadiche e non dolorose sono del tutto innocue e non inducono al travaglio pretermine».

Altra cosa, quindi, le contrazioni che preparano alla nascita: « Sono francamente fastidiose e anche dolorose e, soprattutto, sono regolari: iniziano lentamente, arrivano all’apice e poi recedono lasciando un intervallo di tempo libero. Quando questo tempo di quiete si accorcia, ci si avvicina al travaglio, che entra nel vivo quando l’attesa tra una contrazione e l’altra scende sonno i dieci minuti».

Se le contrazioni diventano dolorose, regolari e con un intervallo di attesa inferiore a 10 minuti è ora di recarsi in ospedale: « Farei un’importante distinzione – specifica la ginecologa – nel caso di primo figlio, i tempi sono decisamente più lunghi e c’è tutto il tempo di prepararsi con calma al trasferimento in ospedale. Il secondo figlio, invece, ha di solito tempi più brevi. Nel caso di parto gemellare, infine, le tempistiche non cambiano, ma in questi casi, però, l’attenzione è più alta perché, in genere, la nascita avviene pretermine».

Dopo il parto l’utero continua il suo movimento contraendosi per espellere anche la placenta. Si tratta di una contrazione non dolorosa ma costante, fondamentale per evitare che vi siano eccessive perdite di sangue dopo che la placenta si è staccata dalla parete uterina.

Indurimenti si possono continuare a sentire anche successivamente durante il puerperio: nel caso di primo figlio si tratta di contrazioni sporadiche che non fanno male, ma che diventano un po’ più dolorose nel caso di secondo, terzo figlio. Si tratta della fisiologica involuzione dell’utero che dopo la gravidanza deve ritornare piccolo, delle dimensioni pre-gravidiche. Questi “assestamenti” dell’utero si avvertono nei primi giorni dopo il parto, soprattutto in concomitanza con l’allattamento (allattando viene prodotta ossitocina che fa contrarre l’utero) e generalmente sono ben tollerati, senza necessità di dover assumere analgesico.

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Apparato genitale: quando e cosa controllare http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=339 Fri, 03 Oct 2014 13:41:38 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=339 Continua a leggere]]> Ecografia Si comincia ben prima della nascita a indagare se è tutto nella norma. All’ospedale Del Ponte di Varese, la collaborazione tra diversi specialisti coinvolge anche l’urologo chiamato a visionare l’apparato genito-urinario già con l’ecografia: « È importante conoscere la possibile patologia prima della nascita- spiega la dottoressa Lilia Reali, responsabile dell’urologia pediatrica – si può pianificare l’iter da seguire dopo il parto, preparare i genitori. Il neonato sarà sottoposto precocemente a una nuova indagine che determinerà esattamente la terapia da seguire».

Ma quali possono essere i problemi del neonato?

Si può riscontrare, per esempio, una dilatazione mono o bilaterale dell’albero urinario:  nel primo caso (mono)  la condizione non compromette la funzione renale in toto e quindi verrà rivalutata alla nascita e, in base alle caratteristiche, monitorata o trattata precocemente. Nel caso di bilateralità, invece,  bisogna escludere, come causa primaria, l’ostruzione da valvole uretrali che richiede, invece, un trattamento immediato disostruttivo postnatale.  Ci sono, poi, anche altre patologie che vengono riscontrate successivamente alla nascita e parliamo, per esempio, dell’idrocele o del criptorchidismo bilaterale o della patologia malformativa peniena che hanno bisogno della valutazione specialistica per una conferma diagnostica e per impostare una corretta terapia.

d.ssa Lilia RealiQual è l’età che richiede maggiori attenzioni?
Direi che la fase delicata è tra gli 0 e i 6 anni ma fino allo sviluppo puberale è bene non sottovalutare nulla. Lo sviluppo dell’apparato genito-urinario richiede attenzione ma anche regole di igiene precise per evitare problemi in età adulta, problemi legati alla fertilità

Prestare attenzione a cosa?
Rimaniamo nelle caratteristiche macroscopiche dell’apparato come l’assenza di un testicolo o alterazioni della forma. Nella maggior parte dei casi, queste alterazioni vengono individuate già dal neonatologo al momento della nascita e segnalate all’urologo che se ne fa carico immediatamente e ne segue l’evoluzione. Spesso, infatti, si tratta di problemi che si risolvono con la crescita. È bene assicurarsi che il bimbo urini regolarmente

La “discesa dei testicoli”: quando avviene?
La presenza dei testicoli nella sede scrotale deve avvenire entro l’anno di età. Se al compimento del primo anno di vita non si è ancora verificata è bene rivolgersi al pediatra.

La pelle del prepuzio: un altro problema che i genitori non sanno bene come affrontare
È una cosa che va fatta con cura. Io ritengo che non si debba forzare la situazione e che si debba scoprire delicatamente fino dove si può in modo fisiologico. La mia raccomandazione è quella di evitare forzature che possono provocare patologie secondarie di tipo cicatriziale. Comunque, io invito i genitori a usare il buon senso: non occorre mai essere tassativi né in un senso né nell’altro

neonatoConsigli pratici per evitare infezioni o problemi di altra natura
Direi di avere sempre grande attenzione all’igiene che è la miglior arma contro le infezioni. Consiglio di utilizzare detergenti adeguati, cambiare quotidianamente la biancheria intima e effettuare la pulizia andando verso il perineo e mai viceversa. Infine invito gli uomini a mantenere la posizione eretta durante la minzione perchè questa posizione anatomica favorisce lo svuotamento completo della vescica e a scoprire bene il membro per evitare ristagni di urina

Consigli per i pannolini?
Cambiarli di frequente per evitare che la materia fecale rimanga a contatto con i genitali. Anche in questo caso attenzione al verso della pulizia: dall’alto verso il perineo e non viceversa, soprattutto per le bambine

La pipì nel letto? quando diventa un problema medico?
Noi vediamo molti casi di enuresi: se i tradizionali approcci risultano inefficaci si chiede un consulto allo specialista che valuta l’esistenza di patologie. Diciamo che l’enuresi diventa un problema dopo i 5 o 6 anni

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Bocca e denti: controlli importanti in gravidanza http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=321 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=321#comments Thu, 21 Aug 2014 13:06:05 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=321 Continua a leggere]]> paziente dentistaPer i nove mesi della gestazione, ma anche durante il periodo dell’allattamento, è importante non dimenticare l’igiene orale. Controlli preventivi sono importanti per salvaguardare la salute di bocca e cavo orale. I nove mesi di gravidanza possono provocare infiammazioni o altri spiacevoli ma momentanei disagi che è bene conoscere.

Un’adeguata igiene per combattere i batteri cariogeni porta benefici anche al nascituro.

Per sensibilizzare le future madri a riflettere sull’importanza della salute dei denti, l’ospedale Del Ponte, in particolare la clinica ostetrica e ginecologica diretta dal prof. Fabio Ghezzi, d’intesa il professor Luca Levrini responsabile dell’odontostomatologia dell’azienda ospedaliera varesina,  ha realizzato un video informativo.

Guarda il video

video denti ospedale del ponte

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Arriva l’estate e sono incinta http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=312 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=312#comments Thu, 26 Jun 2014 14:22:32 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=312 Continua a leggere]]> tintarella in gravidanzaCaldo, afa, tintarella. Torna l’estate ma non è l’estate di sempre. La dolce attesa può complicare le tradizionali abitudini? « Assolutamente no – spiega il professor Fabio Ghezzi, primario della clinica ostetrica e ginecologica del Del Ponte a Varese – È una stagione normale in cui si deve prestare attenzione ma per piccole situazioni. Per esempio: rinunciare ai bagni di sole. La produzione di ormoni legata alla maternità può provocare macchie sulla pelle, soprattutto sul volto. È consigliabile evitare l’esposizione alla luce o, tutt’al più, utilizzare creme solari a protezione totale, che, però, non sempre assicurano il risultato. Non c’è alcun rischio per il bambino né, tantomeno, per la donna. È solo un inestetismo».

Il professor Ghezzi è responsabile della clinica ostetrica e ginecologica al Del Ponte

Il professor Ghezzi è responsabile della clinica ostetrica e ginecologica al Del Ponte

Non ci sono controindicazioni per il bagno: « Si può nuotare quanto si vuole, in ogni tipo di acqua: il rischio di infezioni non esiste. Attenzione, però, che la maternità aumenta la possibilità di contrarre vaginiti per la presenza di sale o sabbia: è consigliabile, quindi, fare la doccia subito dopo essere usciti dall’acqua».

Le regole dell’alimentazione sono uguali a quelle generali della dieta estiva : « Soprattutto frutta e verdura con pochi carboidrati complessi e poca carne. È preferibile mangiare legumi al posto delle bistecche. Oppure pesce. Ed è bene ricordarsi di bere sempre tanta acqua».

L’attività fisica ne risente?
« Assolutamente no. In gravidanza si tende ad avere la pressione bassa per cui è bene evitare sforzi perchè aumenta il rischio di svenire. Per il resto è bene muoversi senza pensieri: nuotate, camminate. Tutto nei limiti della propria sicurezza: ricordate che, dopo la dodicesima settimana, le ossa del bacino non proteggono più l’utero, quindi si devono evitare attività che mettano a rischio la propria incolumità».

E per gli spostamenti? cosa preferire?
« Treno, aereo macchina. Non c’è distinzione. Fino alla 34esima settimana è possibile volare senza problemi, anche se è consigliabile verificare prima con la compagnia se ci sono restrizioni particolari. Anche l’auto va benissimo purchè si programmino soste frequenti dove sgranchirsi un po’. Insomma: le vacanze devono essere vissute non come un problema ma con un po’ di buon senso: si può partorire anche in villeggiatura, basta rimanere vicino a strutture attrezzate. L’isola deserta la escluderei…»

E le zanzare? si possono usare i repellenti?
« Certamente. Non esistono controindicazioni»

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Una nuova accoglienza all’ospedale Del Ponte http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=299 Tue, 06 May 2014 14:22:56 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=299 Continua a leggere]]>

Un mattoncino importante. Non di quelli che servono a costruire i muri, ma importante per realizzare il progetto dell’ospedale della mamma e del bambino. A mettere la firma la Fondazione Ponte del Sorriso che ha consegnato ai medici del Del Ponte alcuni importanti macchinari e attrezzature varie per un valore totale di 400.000 euro.

Un gesto accolto dal direttore generale dell’azienda Callisto Bravi che ha ringraziato la presidente Emanuela Crivellaro, rappresentante di una comunità che ha dimostrato di avere a cuore questo progetto: la Fondazione, infatti, è risultata la prima in provincia per donazioni legate al 5 per mille. Al suo fianco, però, sono scese anche altre realtà come la Fondazione Banca del Monte di Lombardia, piuttosto che l’assocazione “Il sorriso di Martina” e il Kiwanis Arona San Carlo. Presente anche Max Cavallari, testimonial della campagna “metti il tuo cuore per il cuore dei bambini”
Grazie a quei contributi, la Fondazione è riuscita a comprare apparecchiature di ultimissima generazione come l’ecocardiografo a immagini 3 e 4 D  General Elettric ( valore commerciale 200.000 euro) consegnato alla dottoressa Alessandra Stiffani visibilmente soddisfatta per l’ulteriore salto qualitativo che la cardiologia pediatrica di Varese, referente per il territorio che va da Como a Novara, potrà fare: « Con questo macchinario migliorerà la diagnostica – ha spiegato il primario – La tempestività e la precisione sono importanti per migliorare la qualità di vita di questi bambini». L’ecocardiografo sarà utilizzabile sui bambini, sui neonati, sui prematuri ma anche nei feti permettendo l’individuazione di cardiopatie anche in età fetale, piuttosto che altre disfunzioni che si manifestano al momento della nascita ( neonato blu).
La Fondazione ha comperato anche un ecografo che amplierà la dotazione della radiologia pediatrica, gli arredi colorati e le attrezzature del triage per il punto di primo intervento, appena riorganizzato e arricchito della stanza di osservazione breve intensiva in attesa che venga realizzato, nel 2016, il pronto soccorso pediatrico.
Sono circa 12.000 ogni anno i bambini che si rivolgono al Del ponte per cure urgenti. Tra questi anche molti piccoli che arrivano al punto di primo intervento o vengono ricoverati anche per problemi otorinolaringoiatrici. Anche per loro c’è un’importante novità, quella che, di fatto, riassume l’intera filosofia del futuro ospedale: la Fondazione Ponte del Sorriso ha regalato anche tutte le attrezzature  per allestire un ambulatorio pediatrico, un punto di appoggio specialistico per i professionisti che, d’ora in poi, si sposteranno dal Circolo per venire a visitare i piccoli al Del Ponte: « Non è più il tempo della sfiducia e del pessimismo – ha rimarcato il dottor Massimo Agosti, responsabile del Dipartimento materno infantile – l’ospedale del bambino e della mamma si sta realizzando. L’otorino è il primo concreto esempio di come si vada verso un’assistenza con al centro i pazienti».

L’offerta di assistenza per permettere ai piccoli di essere curati in un ambiente adatto, dove l’alta professionalità del personale, la tecnologia di ultima generazione si uniscano in un ambiente accogliente e inclusivo, che curi sia la malattia ma anche la voglia di sorridere dei piccoli pazienti.

Lo spazio destinato alle consulenze di otorino è un primo step di un percorso più lungo che mira anche a riportare a Varese la possibilità di effettuare quei piccoli interventi, come tonsille e adenoidi, che oggi sono sacrificati nel nome dell’alta specialità oncologica: « Qui, in futuro, troveranno posto anche questi pazienti. Per l’immediato speriamo di offrire una possibilità a Cittiglio – spiega il direttore Bravi – sappiamo che tonsille e adenoidi sono un problema: abbiamo fatto un sopralluogo da cui potranno arrivare presto buone notizie».
Il Del Ponte cresce nella città e per la città, che ha dimostrato con generosità di volerlo a tutti i costi. Il segnale chiaro è stato inviato alla Regione. 
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Inseminazione artificiale: lo scambio di embrioni al Del Ponte è impossibile http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=295 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=295#comments Thu, 17 Apr 2014 12:40:02 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=295 Continua a leggere]]> gravidanza and her husband in heart shape on her beIl desiderio di maternità fino a dove si può spingere? La notizia dello scambio di embrioni alla clinica di Roma ha sollevato questioni etiche e morali molto importanti. Questioni che sono ben presenti all’ospedale Del Ponte di Varese, centro sull’infertilità di secondo livello, unico pubblico in provincia: « L’errore umano è sempre possibile – commenta il professor Fabio Ghezzi – primario della clinica ostetrica e ginecologica – ma posso assicurare che si tratta di possibilità assolutamente residuali, eccezionali. Tutto il processo è sottoposto a continui controlli. Noi abbiamo un medico e due biologhe che verificano i singoli passaggi dalla raccolta di ovociti e liquido seminali sino all’impianto. Ogni singolo passaggio viene identificato con il nominativo della madre e ci sono procedure specifiche nei casi di omonimia».

Il professor Fabio Ghezzi

Il professor Fabio Ghezzi

Il centro varesino lo scorso anno ha effettuato 472 procedure di secondo livello, in cui l’embione viene ottenuto fuori dal corpo materno, e 204 di primo livello in cui si preleva il liquido seminale, lo si rende adatto e lo si introduce nell’utero femminile: « Quest’anno abbiamo un aumento dell’attività. Siamo già a 180 procedure di secondo livello e 70 per il primo. La percentuale di successo si aggira attorno al 30%, un dato che ci equipara a tutti i centri del mondo. La lista d’attesa è di almeno 6 mesi».

Possibilità di scambio praticamente nullo, quindi? « Mi sento di rassicurare tutte le coppie che si sono rivolte a noi. Ma la stessa garanzia la si ritrova in tutti i centri pubblici di secondo livello, dotati di alta tecnologia. I controlli sono molteplici e ripetuti nel corso di ogni fase del procedimento. Le provette negli incubatori sono disposte in modo tale da rendere difficoltoso l’errore».

Come tutti i centri italiani, anche al Del Ponte si effettua solo l’inseminazione omologa, dove l’ovulo e il liquido seminale appartengono alla coppia dei genitori. La Corte Costituzionale ha recentemente abolito la parte della legge 40 che impone l’esclusione della donazione. Come cambia, dunque, l’attività dell’Ambulatorio di Infertilità? « Per ora siamo in attesa – spiega il professor Ghezzi – non è una questione tecnica perchè impiantare l’ovocita dei genitori o donato da terzi non comporta alcuna variazione. Il campo, però, ha tantissime implicazioni di natura legislativa che vanno chiarite: chi sono i donatori? li si retribuisce? come avvengono i controlli?  come fare gli screening, quale privacy garantire al nascituro, il silenzio oppure la condivisione dell’informazione della donazione? Insomma, ci sono aspetti etici, morali, ma anche economici e organizzativi che il legislatore dovrà chiarire. Una volta definite le norme, anche il centro di Varese adotterà la nuova legislazione e procederà nei modi che verranno stabiliti».

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Dieta vegetariana o vegana anche in gravidanza http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=288 Tue, 08 Apr 2014 07:01:42 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=288 Continua a leggere]]> Dieta vegana

Dieta vegana

Dieta vegetariana o vegana in gravidanza? Questo regime alimentare è indicato in questa fase particolare della vita? Non esiste alcuna controindicazione per queste particolari diete alla gestazione. « È essenziale, però – spiega la dottoressa Elena Consolaro – che sia ben bilanciata». La dottoressa, medico di medicina generale è anche nutrizionista esperta di questo tipo di alimentazione: « Non c’è una diffusa cultura e non ci sono riferimenti ufficiali italiani. Ma gruppo di specialisti ha applicato le linee guida nordamericane (USA e Canada) alla nostra cucina stabilendo criteri che sono rintracciabili sul sito www.scienzavegetariana.it.».

Nonostante sia ancora una nicchia, la dieta vegetariana o vegana sta conquistando favori crescenti per i benefici che assicura sullo stato di salute generale, in particolare sulla prevenzione delle malattie croniche, anche se la maggior parte delle persone che sceglie di alimentarsi in questo modo lo fa per motivazioni etiche ed ambientalistiche (minore impatto sulle risorse ambientali, rispetto degli animali).

vegetarianaDurante la gravidanza ogni donna deve nutrirsi in modo tale da mantenere se stessa in buona salute e consentire, nel contempo, ai tessuti fetali di formarsi e svilupparsi nella maniera migliore e l’alimentazione a base vegetale è in grado di garantire tutto ciò (come ribadito più volte nelle posizioni ufficiali dell’American Dietetic Association) ma bisogna porre alcune adeguate attenzioni.
I pasti devono essere ben bilanciati e costituiti da verdure, cereali e buona fonti di proteine
(uova, derivati del latte, legumi e frutta secca). Anche la totale esclusione di cibi di derivazione animale (come avviene nella dieta vegana) può permettere l’organizzazione di una dieta completa, a patto di prestare alcune doverose attenzioni : «Potrebbe essere necessario assumere alcuni minerali e vitamine come integrazione. Parliamo, per esempio, della vitamina B12 che, essendo di origine animale, va sempre integrata nel caso di diete vegan cioè che escludono l’utilizzo anche di derivati animali (miele, uova e latticini). Sono utili anche integrazioni di acido folico ( come in tutte le gravidanze, anche se le donne vegetariane e vegane hanno di solito assunzioni di folati superiori al resto della popolazione). A volte occorre anche integrare il ferro (quello di origine vegetale è meno assorbibile e pertanto queste donne hanno un fabbisogno aumentato) ma questo va valutato caso per caso, in base alle riserve di ferro della singola gestante. Altro nutriente critico soprattutto delle diete vegan potrebbe essere il calcio il cui fabbisogno nelle gravide è aumentato, motivo per cui occorre scegliere con grande attenzione gli alimenti del mondo vegetale molto ricchi di questo minerale (es. mandorle, semi di sesamo, verdure a foglia verde…) e bere acqua ad elevato contenuto di calcio. Infine i preziosi grassi omega 3, importanti per lo sviluppo e maturazione del sistema nervoso fetale, sono contenuti anche nelle diete vegetali, ma pare che al feto giungano solo alcuni tipi (quelli a catena lunga) quindi contenuti nelle alghe e che potrebbe essere molto utile una adeguata integrazione di questi in gravidanza.

In genere, chi si avvicina a questo tipo di dieta cerca informazioni e non si avventura a cuor leggero: « Orientarsi tra tutto ciò che si trova in rete non è sempre facile. D’altro canto, come dicevamo prima, non esiste ancora una cultura diffusa della dieta vegetariana o vegana in Italia, anzi spesso ci sono opinioni superficiali e alle volte preconcetti, e non ci sono molti specialisti a cui affidarsi.

La società italiana di nutrizione vegetariana presieduta dalla dottoressa Luciana Baroni – è riuscita però a stendere delle linee guida per gli italiani vegetariani (Vegpyramid, esistono dei testi stampati) e organizza corsi di formazione qualificata. Addirittura da 3 anni è riuscita presso l’università politecnica delle Marche ad organizzare un master in alimentazione vegetariana e vegana che forma esperti (master appunto che ho fatto anche io), per favorire una diffusione di una corretta cultura su tale argomento».

In qualsiasi fase della vita, dalla crescita nei bambini fino alla gravidanza e all’allattamento, non esistono controindicazioni a un’alimentazione basata solo su vegetali ( più o meno rigida a seconda che si voglia seguire la dieta vegana). L’importante è fare attenzione a ciò che si mangia. E questo è un consiglio che non riguarda solo la fase di crescita del feto, ma anche i possibili problemi che possono insorgere nella donna. Se si compie questa scelta alimentare conviene dunque organizzare con molta cura i pasti e la giornata alimentare; il ginecologo dovrà monitorare con attenzione i livelli di ferro e vitamina B 12 in queste pazienti. Anche il peso corporeo va, sempre controllato perché non superi i parametri medi stabiliti. Non esiste un valore assoluto ottimale di incremento ponderale materno uguale per tutte le donne. Le donne vegetariane e vegane hanno però di solito meno problemi di eccessivo incremento ponderale in gravidanza; gli studi hanno dimostrato che una adeguata dieta anche a base esclusivamente vegetale consente alla gravida adeguato incremento ponderale e normali pesi alla nascita dei bimbi. Durante la gravidanza e l’allattamento, la nutrizione non dovrà attenersi a un semplice incremento della quota energetica quindi, ma rispettare varietà e intercambiabilità degli alimenti e nel caso si seguano questi regimi alimentari anche le dovute attenzioni ai nutrienti critici (ferro, calcio, vitamina b12, omega 3).

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