Con l’intento di offrire spunti di riflessione ma anche risposte concrete al bisogno di aiuto, sabato 21 marzo, nell’aula magna Granello Porati dell’Università dell’Insubria in via Durant 5 si parlerà di “Il dolore cronico nel bambino tra medicina e società” .
Specialisti si confronteranno sull’accoglienza e l’accompagnamento del bambino sofferente e della sua famiglia: una risposta multidisciplinare che vede coinvolti non solo il pediatra la anche lo psicologo, il fisioterapista, l’anestesista, l’infermiere e il volontario.
Il convegno nasce da una domanda: «siamo sempre in grado di curare e di occuparci del bambino malato che soffre?» La risposta che si vorrà dare partirà dalla collaborazione e dall’integrazione tra approcci e punti di vista differenti.
« Parliamo di bimbi con patologie croniche – spiega ancora il professor Nespoli – come malattie reumatologiche piuttosto che oncologiche: il problema dovrebbe essere preso in carico da SSN. Molto spesso, però, la terapia si limita alla malattia fisica senza interessarsi della psiche e delle relazioni internazionali. Insomma, la famiglia si ritrova a gestire da sola la situazione».
L’apertura del convegno, dopo i saluti delle autorità, è affidata a due genitori, la testimonianza diretta di un padre e una madre che stanno vivendo la malattia dolorosa insieme al figlio.
Il convegno, che vede il coinvolgimento dei Lions, è organizzato in collaborazione con la Fondazione Ascoli : « Il tema del dolore nel bambino è spesso affrontato – conclude il professor Nespoli – purtroppo non c’è ancora una sensibilità e una cultura tali da avviare innovazioni che richiedono finanziamenti, al momento limitati».
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