terapia intensiva neonatale – Mamma e bambino http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino Un nuovo sito targato WordPress Fri, 27 Apr 2018 18:10:31 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.6.11 Musicoterapia e osteopatia per aiutare il bimbo prematuro http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=376 Thu, 23 Jul 2015 07:24:32 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=376 Continua a leggere]]> terapia intensiva neonataleNuovi approcci terapeutici per una nuova nutrizione in Terapia Intensiva Neonatale nel nato prematuro.

Presso il dipartimento di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Filippo Del Ponte, diretto dal Dott. Massimo Agosti, è stato avviato un progetto sperimentale per i neonati prematuri di Musicoterapia e Osteopatia, sostenuto dalla Associazione Genitori TINCONTRO.

Tali Progetti sperimentali hanno perseguito anche obiettivi prettamente scientifici per provare la funzionalità di queste nuove terapie non invasive che si affiancano come supporto alla clinica e alla care di routine per lo sviluppo del neonato prematuro.

L’ attività programmata si è posta quindi di valutare l’efficacia del trattamento manipolativo Osteopatico e Musicoterapico in una popolazione di neonati pretermine con l’obiettivo di avere una reazione a livello del sistema gastrointestinale con un miglioramento funzionale e di assorbimento alimentare. I neonati che hanno beneficiato di questi trattamenti sono stati 65 neonati pretermine nati sotto i 1500 grammi.

 tin2L’Osteopata Dott. Luca Vismara assieme alla Neuropsicomotricista Dott.ssa Serena Vaglio hanno perseguito nella attività programmata di valutare l’efficacia del trattamento manipolativo Osteopatico in una popolazione di neonati pretermine con l’obiettivo di avere una reazione a livello del sistema gastrointestinale con un miglioramento funzionale e di assorbimento alimentare. Essi sono stati valutati tramite general movements, variabilità della frequenza cardiaca, livelli di cortisolo, valutazione psicologica, parametri antropometrici e clinici, durante il trattamento osteopatico.

Mentre la Musicoterapista Dott.ssa Sgobbi Barbara, si è occupata sempre di valutare
scientificamente l’efficacia del trattamento di Musicoterapia in una popolazione di neonati pretermine con l’obiettivo di avere una reazione a livello del sistema neuro comportamentale,  gastrointestinale (miglioramento funzionale e di assorbimento alimentare), maturazione della funzione respiratoria (autonomia, saturazione O2, frequenza respiratoria diametro espansione toracica),  attraverso valutazioni strumentali come i general movements, variabilità della frequenza cardiaca (HRV), livelli di cortisolo, parametri antropometrici-clinici  e anche la valutazione come supporto psicologico per i genitori del nato pretermine il quale presuppone che il maggior coinvolgimento dei genitori nella care del neonato possa influire in senso positivo sul loro sullo stato psico – emotivo con una diminuzione dei livelli di stress. 

Queste terapie, nei loro trattamenti, nel neonato prematuro sono in fase di valutazione scientifica poichè gli obiettivi prefissati potrebbero essere stati raggiunti e quindi determinare un significativo supporto sulle condizioni di salute e sullo sviluppo del neonato al fianco della clinica.

E’ quindi fondamentale il sostegno, da parte della associazione genitori, per mantenere in vita tali progetti per il raggiungimento di una scientificità che possa esser utile per il supporto e la care del neonato prematuro.

Il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus ha consentito anche in questa occasione di realizzare un progetto di alto valore sociale a beneficio di numerosi neonati.

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Tincontro: quando l’aiuto tra genitori aiuta il reparto http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=254 Mon, 24 Feb 2014 14:25:39 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/mammaebambino/?p=254 Continua a leggere]]> La culletta termica

La culletta termica

La maternità è un evento gioioso, atteso, fantasticato. Si attende che la Natura faccia il suo corso per poter assistere al miracolo della vita che si rinnova. È un progetto che si sviluppa in nove mesi, un percorso di avvicinamento fisico ma anche psicologico. Poi, qualcosa accade. E il finale, diverso da quanto fantasticato, lascia spauriti. Il piccolo arriva in anticipo, qualcosa va storto e la Natura accelera il suo rituale. Il parto avviene quando ancora non si è pronti: in anticipo, con un carico di preoccupazione e di ansia per quella vita sbocciata prematuramente. L’abbraccio materno e paterno si svuota mentre il bimbo viene affidato alle cure di medici e infermieri, deposto in una culla termica, collegato a macchine. Così inizia un nuovo percorso inaspettato: nel reparto di terapia intensiva neonatale. Un luogo quasi invisibile ai più, un luogo riservato a pochi, carico di emozioni e di ansie.

Ed è qui che è nata Tincontro, un’associazione di volontariato ONLUS che si propone di promuovere il supporto ai genitori e familiari dei piccoli ricoverati. «L’obiettivo è quello di alleviarne il disagio e permettere loro di affrontare in modo più sereno la nascita, il ricovero in ospedale e il ritorno a casa – spiega il presidente Daniele Donati – L’idea è

Il presidente di Tincontro Daniele Donati

Il presidente di Tincontro Daniele Donati

nata dopo il ricovero del nostro piccolo Alessandro nel reparto di Terapia intensiva dell’’ospedale Meyer di Firenze. Qui abbiamo incontrato un’associazione di genitori che ci ha veramente supportato in tutto: arrivati in una città sconosciuta, con la testa occupata da mille pensieri, ci ha facilitato la permanenza, aiutandoci nei piccoli grandi dettagli del  soggiorno. Tornati a Varese, insieme ad altri genitori della Tin abbiamo pensato di fondare un’associazione con le medesime finalità. Abbiamo presentato il progetto al dottor Agosti, il primario, che ha accolto favorevolmente l’idea, condividendone obiettivi e modalità»

Così, l’associazione Tincontro è nata per aiutare chi arriva in reparto e si sente sperduto: «Non esiste una ricetta per affrontare le emozioni che si vivono in terapia intensiva neonatale. Ogni giorno, ogni ora sono pesanti e dolorosi. E così abbiamo pensato ad azioni differenziate per stare accanto e sostenere i genitori in un momento così delicato: dal progetto di musicoterapia durante il ricovero per favorire il legame genitori-bambino alla pubblicazione del libro “C’era una volta un delfino piccolo piccolo” un piccolo manuale “di sopravvivenza” illustrato che viene regalato ai genitori della Tin, fino ad un aiuto concreto svolto dalle volontarie che ogni giorno prestano servizio all’interno del reparto supportando le mamme e i bambini in fase di dimissione, attraverso semplici ma efficaci mansioni di sostegno alla mamma che in questa fase delicata necessita di un accompagnamento nel prendersi cura del proprio bambino.

La nostra ultima iniziativa è il progetto “curare chi cura”: si rivolge a tutte quelle madri che una volta tornate a casa dal reparto di terapia intensiva con il proprio bambino sentono la necessità di un aiuto domiciliare. Il progetto in collaborazione con l’associazione il Melograno di Gallarate, offre la possibilità di aiuto concreto e di un supporto emotivo da parte di psicopedagogiste e volontarie dell’associazione Tincontro appositamente formate. Iniziato un po’ in sordina, il progetto si è sviluppato velocemente e oggi sono moltissime le richieste di aiuto per superare le fragilità del ritorno a casa. Inoltre, in collaborazione con la Comunità Montana del Piambello partirà un ulteriore progetto di follow up per i bimbi prematuri nati sopra la 32 settimana gestazionale e residenti in quella zona».

Un aiuto a casa da parte di pedagogiste e volontarie

Un aiuto a casa da parte di pedagogiste e volontarie

Tincontro ha inoltre supportato l’acquisto di macchinari scientificamente avanzati, ha sponsorizzato corsi di formazione per il personale “per contribuire a migliorare il funzionamento del reparto”.
I finanziamenti per i progetti provengono sia da bandi provinciali sia da raccolte fondi private. «In particolare abbiamo appena concluso una campagna con Toycenter a livello regionale per sensibilizzare la popolazione rispetto al tema della prematurità e contemporaneamente per raccogliere fondi che ci permetteranno di finanziare parte dei nostri progetti. Il nostro lavoro si sviluppa in stretta collaborazione con il reparto: il continuo scambio con gli operatori, in particolare con la psicologa, è fondamentale per individuare i bisogni e le difficoltà e strutturare progetti ad hoc».

« La Tin è un reparto dove è necessaria una grande collaborazione tra tutte le sue  componenti – commenta il primario dottor Massimo Agosti – Il carico emotivo è molto alto, per questo occorre sintonia. Tincontro è entrata in questo reparto in modo discreto ma fondamentale».

Nel reparto invisibile, tutto si muove con grande lievità per permettere ai piccoli delfini di trovare la strada del mare aperto.

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