In compenso vi proponiamo SABATO 23 febbraio: laboratorio creativo con materiali di scarto industriali ed artigianali “CHE BESTIE”.
Avvistato nell’emporio un rinocedillo: rinoceronte con la coda e le orecchie di armadillo. Ed ecco nascosto tra gli scarti un farfinghiale, metà farfalla e metà cinghiale… cosa succede se mischiamo nella nostra testa due o addirittura tre animali e li facciamo diventare un’unica bestia? E se poi mischiamo il rinocedillo al farfinghiale? Siamo sinceramente preoccupati, venite ad aiutarci a mettere un po’ di ordine sabato 23 febbraio dalle 15.00 alle 19.00.
Ingresso gratuito dai 3 ai 91 anni e mezzo dalle ore15.00 alle ore 19.00!
Questo progetto prezioso da qualche mese (aprile) sta dando risultati che parlano da soli: 47 scuole coinvolte, 2200 studenti raggiunti, 90 insegnanti.
Re Mida – questo è il nome del progetto – rientra nel Piano Integrato Trasfrontaliero (il PIT) promosso dall’Assessorato all’Ecologia della Provincia di Varese e finanziato dall’Unione Europea.
Il funzionamento è semplice e diretto, e si basa sulla capacità dei bambini – ma non solo: la controparte elvetica coinvolge gli ospiti del CARL Centro abitativo, ricreativo e di lavoro di Mendrisio – di imparare a costruire con prodotti di scarto. Così qualche metro di led luminosi in plastica, da buttare, diventano una strada attorno alla quale far correre palazzi e città; una cornice in legno diviene un pretesto per realizzare un quadro; un ritaglio di falegnameria, chiaro e rotondeggiante, si staglia nel blu profondo di una moquette per disegnare sul pavimento un arcipelago o chissà che altro.
«L’idea nasce dal concetto che si possono utilizzare tantissime cose che normalmente si buttano – spiega Marco Quilici della Associazione di Promozione sociale AltreMenti, che gestisce il progetto assieme alla cooperativa sociale Totem . Abbiamo contattato diverse aziende della zona che ci hanno fornito i materiali: ritagli della lavorazione in legno e plastica, porzioni di tubi: diversi risultati della lavorazione artigianale e industriale in metallo, pvc e una miriade di altri materiali. I bimbi arrivano qui da noi, e dopo una breve introduzione lasciamo campo libero alla loro immaginazione».
I risultati sono stati al di fuori delle aspettative. E non solo tra i bambini, ma anche tra le insegnanti che sono rimaste colpite da questa attività. L’estate, con le scuole chiuse, porta molti oratori a visitare il centro e finora sono state 500 le persone, tra bambini e adulti, che hanno partecipato alle 20 aperture dedicate alle famiglie.
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