Una nuova risposta alle problematiche energetiche

Nel 2010 il prezzo dell'elettricità fotovoltaica sara' in linea con quello dell'elettricità prodotta con energia non rinnovabile, per poi divenire sempre più economica.
Questo è quanto ha affermato l’EPIA - European Photovoltaic Industry Association - dopo aver effettuato uno studio su dieci paesi dell'Unione europea.

Il fatto, tuttavia, che il prezzo del fotovoltaico raggiungerà la 'grid parity' non significa che il mercato si metterà automaticamente in movimento, anche se la situazione nel nostro Paese sta decollando. Uno dei problemi che affronta l’Italia è dovuto al fatto che la domanda è forte soprattutto al nord altamente industrializzato, mentre economicamente la produzione massiccia andrebbe fatta in Italia meridionale. Per trasferire l'elettricità fotovoltaica al nord bisogna passare per un collo di bottiglia che potrebbe essere evitato con la costruzione di una dorsale di collegamento, per un costo di quattro miliardi di euro.
Spesa che, secondo quanto inserito nello studio di EPIA, verrebbe ammortizzata dai guadagni. Inoltre in Italia, nonostante si abbia un buon premio incentivante per l'elettricità fotovoltaica, che aumenta con il rincaro dell'elettricità convenzionale, paga lo scotto di procedure amministrative lunghe e complesse, ma anche di una carenza di un piano energetico ad hoc per le rinnovabili, di una precisa attribuzione dei compiti tra potere centrale e le varie regioni.
C'è poi l'incertezza legata a ciò che succederà dopo il 2011, quando verrà a scadenza l'attuale conto energia, a cui si aggiunge la necessità di creare e rinforzare una presa di coscienza degli utilizzatori finali, dei consumatori, partendo dall'idea che l' 80% del fotovoltaico debba essere integrato nei singoli edifici. Infine, elemento da non trascurare, in Italia manca la figura dei 'cercatori di tetti', ovvero di chi identifica possibili spazi per il fotovoltaico e di proporne la realizzazione.