Quando gli spagnoli salirono sul Volcàn Masaya restarono affascinati e un po’ anche impauriti tanto da chiamarlo “la bocca dell’inferno”. Fa un certo effetto guardar dentro il suo immenso cratere che continua a ribollire lava emanando fumi e gas che si levano fino alla sua sommità. In questo periodo sono oltre duemila tonnellate al giorno i gas che il vulcano scarica. È un luogo dove leggende e tradizioni di fondono alle notizie di carattere scientifico. Nel piccolo centro visita ci raccontano pezzi di storia, ma lo stupore diventa massimo quando finalmente si sale fino alla bocca del cratere. L’attività è davvero intensa e i fumi che salgono colorano tutto di grigio con le sfumature più diverse.
Il Nicaragua è la terra dei laghi e dei vulcani, e il Masaya è uno dei più attivi. È inserito in uno dei tanti parchi nazionali e tutta l’area è protetta.
belle queste disamine dove si vedono le bellezze della natura abbinate alla sua forza…aiutano a dare un’idea globale della realtà…grazie