“Il 23 dicembre 1972, quando avevamo già i regali sotto l’albero di Natale, alle due e mezzo di notte, arrivò una scossa di 7.5 gradi della scala Richter che distrusse la vecchia Managua“.
Henry ci ha guidato lungo un breve tour della capitale. Mentre ci spostavamo ha raccontato alcuni fatti storici recenti.“La nuova capitale venne ricostruita senza ordine. In questo nostro giro vedremo il teatro dedicato a Ruben Dario e poi il palazzo dell’assemblea oggi museo della cultura. La cattedrale fu iniziata nel 1928 e fu colpita dal terremoto del 1931 e resistette perché era stata costruita solo nella parte di ferro. Non fu così nel 1972. L’epicentro del terremoto fu dentro il lago di Managua. Questo ancora oggi è molto inquinato perché ci sono molti scarichi. Attualmente c’è un progetto per la sua depurazione e pulizia e ci stanno lavorando alcuni tedeschi”.
Henry ha padronanza con la storia e la cultura del paese perché ama leggere e pensa che senza la conoscenza storica non si possa capire un paese complesso come il Nicaragua. “Sandino e Ruben Dario sono i nostri personaggi. Il primo per la politica e il secondo per la cultura. Nel 1978 un gruppo di guerriglieri con Eden Pastora presero in ostaggio alcuni parlamentari e come riscatto chiesero di liberare i prigionieri politici e un milione di dollari. Da tutti noi Sandino è considerato il padre della patria”.