L’America più profonda

greenvilleQuattro ore e mezzo di autobus. Una cavalcata in mezzo alla campagna che connette il Northwest con il Midwest. Si lascia presto il Michigan per entrare nell’Ohio.
È il verde a dominare la scena. Un verde fatto di campi e di piccoli boschi qua e là. È l’America meno nota, quella più profonda, la più conservatrice. Obama, dopo aver chiuso, come il suo rivale McCain, proprio qui la campagna elettorale, conquistò la Casa Bianca anche grazie al voto degli undici milioni di abitanti che finora avevano quasi sempre scelto il partito repubblicano.
Se Benton Harbor è nota nel mondo per ospitare il quartier generale di Whirlpool, Greenville deve una notorietà minore, ma sempre importante, alla KitchenAid.
Su ogni palo della cittadina ci sono due bandiere americane e uno stendardo che ricorda il Trattato di Greenville. Questo venne firmato il 3 agosto del 1795 nell’allora Fort Greenville tra una delegazione di nativi americani e la Confederazione occidentale.
In epoca più moderna, una seconda data storica è il 1919, quando KitchenAid apre il suo stabilimento.  Quanto pesi sull’economia locale la fabbrica lo si capisce dalla grande attenzione che hanno riservato al nostro tour anche le autorità locali. Alla cena nel Bistro on Broadway, che fu la sede della prima produzione di KitchenAid, insieme con il dirigente allo sviluppo economico della contea, era presente anche il sindaco Mike Bowers che in un discorso molto articolato ha spiegato le diverse ragioni per cui è orgoglioso della presenza di questa azienda. “Parlano di noi in tutto il paese e arrivano decine di autobus per vedere la fabbrica e ora anche il suo showroom”.

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