Devo essere sincero, fa un certo effetto vedere Gualtiero Marchesi al supermercato, anche se all’interno del supermercato c’è un ristorante nuovo-nuovo, il Buongusto, pronto per essere “battezzato” dal più grande Maestro italiano di Cucina.
Ma oggi questo è stato possibile grazie ai supermercati Tigros, che hanno dato il via all’edizione 2016 dei corsi di cucina proprio con Gualtiero Marchesi, ed alla giornalista-scrittrice bustocca Anna Prandoni, già direttrice dell’Accademia Marchesi, riuscita infatti nell’intento di portare nella sua città natale il grande Cuoco ( “Chef significa capo, io sono un cuoco” cit Marchesi ) per la presentazione del nuovo libro dal titolo “Opere, Works”. L’opera raccoglie in 188 pagine le fotografie dei piatti più celebri di Marchesi, quelli più copiati e quelli che ne hanno decretato il successo in tutto il mondo; niente ricette quindi ma solo immagini, bellissime, delle sue creazioni. Ma guai a chiamarlo libro fotografico, perché come ha spiegato al numeroso pubblico il sempre elegantissimo Marchesi “Questo è un libro di piatti e non di tecniche o di ricette. Un libro che fa appello alle immagini, alla composizione, all’idea. Dietro ognuno di questi piatti c’è un pensiero e l’ispirazione legata di volta in volta, a un oggetto, un libro, un incontro, una situazione in cui la libertà di spirito non esclude il piacere del gioco. Non mi interessano le fotografie ma l’idea che queste vanno a fermare e il lavoro che c’è dietro questa idea.”
Lo Chef, che da poco ha compiuto 86 anni, ha raccontato con il sorriso e il savoir-fairee che sempre lo contraddistinguono ( e con una bellissima cravatta colorata) , la sua storia e quella dei suoi piatti, ma soprattutto i suoi progetti per il futuro e, incalzato da Anna Prandoni, ha svelato persino alcuni segreti che stanno alla base di due dei suoi piatti più celebri , “Riso e oro” e “la cotoletta alla milanese” , portati per l’occasione in tavola da uno degli Chef dell’Accademia Marchesi per la gioia dei palati dei fortunati presenti.
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