And the Winner is… Alessia Puccio

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Alessia Puccio

Alessia Puccio ha da poco compiuto 18 anni ed è la bella vincitrice del concorso Va’ che Torta, interamente dedicato agli studenti delle scuole alberghiere della provincia di Varese. Il concorso è stato organizzato da EnogastroCosmico in collaborazione con VareseNews e con l’amichevole partecipazione di “Lindt Spa”  e “La Pasticceria” di Venegono Superiore.

TORTA AURORA
torta Aurora

La giovane pasticcera fresca di diploma ( ha ultimato a luglio il percorso di studi presso il Centro di Formazione Professionale di Varese ) ha superato i suoi colleghi con la sua originalissima “Aurora” (una frolla con farina di riso e mais,  ganache al cioccolato bianco e mascarpone, con all’interno un cuore vellutato all’amarena e circondata da un croccante, nocciole sabbiate e caramellate con spuma di sedano) , risultata infatti la creazione più votata dal web oltre che dalla giuria tecnica che ne ha decretato il successo.

Tanta soddisfazione anche per il Centro di Formazione Professionale di Varese che con la vittoria di Alessia ha coronato un anno scolastico pieno di riconoscimenti e premi. Grazie inoltre alla disponibilità dimostrata dalla Lindt & Sprungli di Induno Olona alla scuola varesina è andata in premio una importante fornitura di prodotti da laboratorio.

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Alessia Puccio con Davide Pisano e Federico Cattozzo

Alessia Puccio , oltre alla fornitura per la sua scuola ed il meritato trofeo, ha anche vinto una giornata di aggiornamento in decorazione di torte moderne e cake design presso il pastry chef Davide Pisano, uno dei pasticceri più apprezzati del varesotto e docente presso il Congusto Gourmet Institute di Milano. 

L’abbiamo incontrata in laboratorio,  e tra planetarie, panna e frutti di bosco le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio. Col sorriso sulle labbra e un po’ di mal celata timidezza Alessia ci racconta di come ha avuto inizio la sua zuccherosa avventura. “Avevo 12 anni e dovevo cominciare a pensare a quale percorso intraprendere dopo le scuole medie. Diciamo che la scelta è stata naturale perchè mi piacevano le torte,  mi piaceva prepararle e decorarle. Alla fine della terza media quindi non avevo dubbi, volevo frequentare una scuola di pasticceria.  Poi però cominci la scuola e ti rendi conto che fare una torta a casa non è come fare una torta in un laboratorio di pasticceria, dove è richiesta tanta precisione, ordine e pulizia. A casa puoi anche provare ad improvvisare, ma un Pasticcere, e questo l’ho capito sin dal primo anno al CFP, non improvvisa mai”.

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Alessia Puccio insieme alla Prof.ssa Linda Chirico

Mentre misura dosi e quantità sotto lo sguardo attento di Davide Pisano e del suo collaboratore Federico Cattozzo, Alessia continua a raccontarsi. “Alcune cose mi sono state chiare sin dal principio: in questo lavoro ci vuole tanta pazienza e tanta passione ma soprattutto molta pratica. In questi anni di scuola ho imparato a prendere le mie responsabilità, tanto in laboratorio quanto nella vita, e poi ad essere umile, perchè c’è sempre da imparare, ogni giorno e ogni volta che entriamo in laboratorio.”

Inevitabile poi una domanda sulla torta Aurora che ha raccolto in brevissimo tempo diverse centinaia di “like” su facebook . “L’idea della torta Aurora è nata da una chiacchierata con la professoressa di laboratorio, Linda Chirico.  All’inizio mi sembrava un progetto troppo diverso dalle mie inclinazioni e dai miei gusti. A me piacciono le torte con la panna e con la frutta, le torte classiche insomma, nella torta Aurora invece ci sono ingredienti particolari come il sedano, si usano farine di riso e mais, ci si confronta con la tecnica della sferificazione e della lavorazione dello zucchero e poi anche le difficoltà legate alla forma della ganache… ma è stato amore a prima vista, mi sono innamorata di questa torta e ho cominciato a lavorarci. “

14339988_10210887198562989_65660841_oNon perde il sorriso Alessia, nemmeno quando il lavoro si fa duro o quando le viene richiesta da Pisano precisione estrema in un passaggio di lavorazione. Basta guardarla per capire di quanto sia appassionata e desiderosa di apprendere. E poi c’è anche un sogno nel cassetto da coltivare: ” …beh un sogno c’è, aprire una pasticceria tutta mia dove potermi perdere e dove poter dare libero sfogo alla mia creatività”

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