Dopo ore di lavoro nei campi ti rendi conto che ogni volta che vai a fare la spesa puoi fare la differenza.
Scegliere prodotti di “Libera Terra” significa sostenere persone che ogni giorno lavorano per produrre prodotti sani e biologici, seguendo la filiera della legalità. Sembra una frase fatta ma è proprio così.
Stamattina siamo arrivati nel campo di ulivi alle otto e mezza e fino alla una abbiamo aiutato i ragazzi della Coop Rita Atria -Libera Terra a raccogliere le olive. Siamo partiti entusiasti ma dopo poche ore, ci siamo resi conto della fatica fisica. Ci hanno tirato su con vino e pane cunzato (buonissimo).
Un lavoro duro che sui campi confiscati alle mafie lo diventa ancora più quando gli ulivi vengono bruciati o danneggiati. Il terreno dove abbiamo lavorato oggi è stato confiscato ad un prestanome di Totò Riina e le piante hanno avuto bisogno il doppio delle cure di un oliveto qualsiasi per tornare a regalare i loro frutti.
Andrea e Leonardo, due soci della cooperativa, ci raccontano che quando hanno preso in gestione il campo era un groviglio di rovi. Oggi è un bellissimo oliveto e quest’anno si spera di poter fare l’olio per la prima volta.
Le olive che abbiamo raccolto sono della qualità Nocellara del Belice e potrebbero regalare un olio buonissimo. Dovreste sentire il profumo e la consistenza che hanno appena raccolte. La giornata di oggi ha fruttato 600 kg di olive, ma torneremo sui campi venerdì e sabato. Alla fine della mattinata siamo saliti sul furgone sporchi di terra, sudati e affaticati ma soddisfatti.
Da oggi in poi, quando vedremo una bottiglia di quell’olio o i prodotti di “Libera Terra” (che trovate principalmente nei supermercati Coop) ci verrà in mente la terra rossa dei campi, i sorrisi di Leonardo e Peppe, la gentilezza di Vito, i racconti di Andrea. L’impegno e la fatica di questi ragazzi.
Mentre scrivo stiamo andando a Pizzolugo per incontrare Pietro Grillo, Presidente delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani.