Stamattina siamo tornati nei campi: abbiamo lavorato bene e raccolto 800 kg di olive, la volta precedente 600. Una bella soddisfazione ma che fatica!
Ci siamo divisi in due gruppi: il primo aiutava i ragazzi della cooperativa a stendere le reti dove cadono le olive, gli altri le pulivano da rami e foglie. Quando torneremo a casa sarà bello sapere che nei prodotti di Libera Terra c’è anche un po’ del nostro lavoro ma sopratutto essere consapevoli del valore di quei prodotti. Dietro quelle etichette infatti, ci sono le facce di chi raccoglie, le facce di coloro che lottano contro la mafia, il volto bello della Sicilia.
«Una delle cose che cerchiamo di insegnare a coloro che partecipano a questa esperienza è che esistono tanti tipi di economia. Quella che facciamo qui è economia civile – spiega Ettore Terribili, assistente di zona Soci Coop – e in Coop cerchiamo di svilupparla e sostenerla in diversi modi. Con questi prodotti per esempio, ma anche con con quelli di altre cooperative che con il loro lavoro attivano virtuosismi importanti. In particolare, qui, cerchiamo di dar voce al lavoro di questi ragazzi. Cerchiamo di aiutare il Consorzio Libera Terra Mediterraneo e i ragazzi della Cooperativa Libera Atria – Libera Terra con la nostra fatica, sapendo del valore che hanno questi prodotti».
