Strong Enough: la storia di Ivan e Gabriele
La storia di Ivan e Gabriele
Ivan, classe 1979, ragazzo della Milano bene cresciuto nei locali dove suonano Gabry Ponte, Ligabue e Vasco, esce spesso di sera nella città dove tutto è un boom e le novità non mancano mai, frequenta le persone giuste, con uno sguardo sincero, quasi impaurito ma penetrante che si perde nel ricordo di quel fratello tenuto in braccio, ma strappatogli troppo presto.
Gabriele, classe 1998 Milanese, cresciuto troppo in fretta, in un mondo che richiede sempre di esserne all’ altezza e di coprire le sue fragilità.
Balziamo agli anni 2000 quando si abbandonano i capelli lunghi per le minigonne, arrivano i telefoni che colmano quel senso di abbandono unendo le persone anche se molto lontane e Ivan fa il suo debutto all’Università tra le mille domande che un ragazzo di 20 anni può avere su sé stesso e la pressione sociale che fa domande semplici, ma ingombranti, “e la fidanzata?”
Gabriele muove i suoi primi passi nel mondo, in quel mondo che è già frenetico e pretende da subito una corsa ad ostacoli.
Gabriele, studente appassionato e diligente con una storia di trasferimenti, che non ha mai avuto un posto vero da poter definire casa. Gabriele è in terza superiore e fa spesso pensieri su un ragazzo, se ne innamora, Gabriele ne è innamorato e per la prima volta sente qualcosa di vero, ma Cristian è etero e si sa che questa storia non finirà bene. Gli amori come questo lasciano un segno indelebile, che ti riempie di forse, ma che spesso dà la possibilità di capirsi.
Forse se diventassi una donna sarebbe più semplice, forse, forse, forse…
Siamo nel 2016 e per la prima vota Ivan e Gabriele si conoscono, il loro è un incontro particolare, hanno 20 anni di differenza ma un passato simile che li porta a volersi conoscere, volersi mostrare le proprie intimità tra mille discorsi e cento silenzi.
Passano un sacco di tempo assieme all’insaputa delle rispettive famiglie e nel calore di quella che sarebbe stata, poi, la loro casa.
Le parole di Gabriele sono forti, come lo è lui, ha vissuto molte disavventure, ma ora ne sorride mentre guarda negli occhi Ivan, ridono, scherzano ma fanno anche i seri.
Gabriele non sa come poter spiegare alla propria famiglia di amare un uomo, si sente un po’ perso.
Lo dice.
Ora Ivan è sempre il benvenuto in casa della famiglia di Gabriele.
Dopo molti percorsi tortuosi ed anni passati a negarsi a causa dell’omofobia e dell’uso di droghe, Gabriele è al secondo anno di Scienze Politiche e Sociali all’università, convive col suo compagno Ivan che fa il gestore finanziario per un importante multinazionale, con il quale si è unito come coppia di fatto al comune di Varese, grazie alla legge Cirinnà del 2016 che riconosce le coppie di fatto, e vorrebbero adottare un bambino, anche se in questo caso la legge non è ancora ben chiara nonostante i numerosi casi riconosciuti dal 2014 ad ora.
Ora Ivan dice che vorrebbe fare coming out, ma solo per dare a Gabriele l’affetto e il calore che la sua famiglia gli dà, non ne sente davvero il bisogno ma per lui lo farebbe.
La famiglia di Ivan ha ancora paura per il suo futuro e per quello che farà quando loro non ci saranno più, ma lui ha il suo Gabry e non ci pensa molto.
Ha trovato chi, con tutte le sue schegge, è riuscito ad accendere un fuoco.
di Isotta Panfilio