“Per tutto il resto dei miei sbagli”, recensione
Recensione del libro “Per tutto il resto dei miei sbagli” di Camilla Boniardi. Edito Mondadori
Romanzo d’esordio di Camilla Boniardi, Per tutto il resto dei miei sbagli, uscito il 20 aprile 2021, ha scalato le classifiche fin dalla data di uscita, riuscendo a rimanere nei primi posti per settimane.
Un romanzo rosa o un romanzo di formazione?
Una perfetta via di mezzo.
Il termine “romanzo rosa”, diciamocelo, spaventa un po’ tutti. Ma in queste pagine non troviamo frasi o situazioni scontate come capita spesso in questi libri.
Abbiamo Marta, la protagonista, che apre il suo cuore pieno di ferite e cicatrici, spesso che lei stessa si è procurata, non sentendosi mai all’altezza delle persone che si trovava affianco.
E’ anche un romanzo di formazione proprio perché durante la storia accompagniamo Marta in questo suo percorso di presa di coscienza, dove scoprirà che non serve essere all’altezza degli altri ma sentirsi bene con sé stessi e tutto giocherà a nostro favore.
La storia di una persona dolce, fragile, forte.
Un amore cresciuto poco alla volta, un tuffo nel passato in cui infinite lettere erano l’unico modo di nutrire un sentimento. Questo, forse, è il vero punto forte di questo romanzo: riportarci l’idea di un amore che non ha bisogno di troppi fronzoli e grandi dimostrazioni, un amore in cui ci si conosce, tramite le parole, e si impara ad apprezzare ciò che un’altra persona è ed è in grado di dare. Un amore in cui non viene richiesta la perfezione, ma la gioia di condividere. Un amore senza pretese.
Un romanticismo velato, non scontato. Due menti capaci di conoscersi attraverso parole e pensieri.
di Nicole Tondelli