Casa-lavoro, in attesa del mondo
Viola Guglielmetti ha 19 anni ed è cresciuta tra i vicoli di un vecchio paese, Dumenza. Lo stesso luogo in cui abita tutt’ora e che vanta dell’ormai storico ‘Bar Sport’, da generazioni appartenente alla sua famiglia, in cui ora lavora anche lei.
Viola, una ragazza frizzante e dalle mille risorse, alla conclusione del suo ultimo anno di liceo ha deciso di iniziare a lavorare nel bar di famiglia. Molti sono i clienti affezionati, tanto quanto la sua felicità nel vederli, anche in tempo covid.
“Posso dire che nonostante la situazione i nostri clienti non ci hanno mai lasciate sole – sottolinea Viola – dopotutto chi si priverebbe del piacere di un caffè e di un rapido scambio di parole al mattino? Vivendo in un paese così piccolo, con il tempo, il bar diventa il punto di ritrovo per molti. Dietro al bancone non mi sento un viso sfocato in mezzo alla moltitudine della gente ma, al contrario, una persona con cui si condivide spesso del tempo e che conosce le piccole abitudini: come prendi il caffè, se vuoi il cacao nel cappuccino.
Soddisfatta delle sue scelte Viola ci ha voluto raccontare cosa significhi per lei lavorare a pochi metri dalla sua vita, e vivere a pochi passi dal suo lavoro.
Quali sono le cose che più ti fanno sorridere mentre lavori?
Mi diverte molto non il fatto di essere così giovane, ma di essere giovane nel posto in cui sono cresciuta. Spesso le persone che non mi vedono da un po’ mi chiedono quanti anni ho e rimangono stupiti dalla riposta, alcuni addirittura mi chiedono se ho finito la scuola media, se ho già deciso che liceo frequentare oppure, al contrario, mi domandano in cosa mi sono laureata, insomma di tutto e di più. Ma la cosa più bella è che so che molte delle persone che frequentano il bar mi hanno vista crescere davvero e questo mi fa sentire ancora più a “a casa”.
Hai da sempre voluto lavorare nel bar di famiglia?
Ho sempre pensato che questa fosse la mia strada anche nel momento in cui ho scelto di frequentare un liceo che nulla ha a che vedere con questo tipo di percorso; ovviamente sono molto legata a questo posto e all’attività di famiglia che è nata con mio nonno ormai quarant’anni fa ma, al contempo, sono consapevole del fatto che il mondo non finisce alle porte di Dumenza e non voglio neanche che sia così per me.
Dove ti vedi tra 10 anni?
Complice anche il periodo e la voglia di spostarsi da qui, sto prendendo molto di più in considerazione l’idea di intraprendere un tipo di percorso lavorativo che mi permetta di viaggiare per il mondo ed esplorarlo in lungo e in largo, sebbene consapevole che probabilmente, a lungo andare, potrebbe mancarmi questo tipo di contatto con le persone.