Verso la libertà: il Coming Out Day a Varese

Come ogni anno Arcigay Varese è stata presente in corso Matteotti per il “coming out day”, la giornata internazionale del “parlare di sé” con l’iniziativa dei “libri parlanti”, dove alcuni volontari hanno condiviso le loro esperienze di vita e, proprio come fanno i libri, si sono raccontati a chi aveva voglia di star ad ascoltare, l’iniziativa richiama annualmente curiosi e passanti che, attratti dalla bandiere colorate si fermano per condividere dei momenti con la “community”.

 

“Sedersi per ascoltare e “vedere” una persona, anche se si ritiene lontana dal proprio mondo” questo il messaggio lanciato dall’iniziativa.

 

Sulla pagina Instagram dell’associazione negli scorsi giorni sono state pubblicate le foto inerenti alla giornata, insieme ai ringraziamenti ai volontari ed alle persone che hanno partecipato all’evento, dando vita  così ad un’ondata di post e storie dei “coming out” Varesini.

 

“L’ho detto a mia madre, non ancora a mio padre”, “L’ho scritto con una lettera, non sono bravo a parlare”, ”Non l’hanno presa bene”, “Ho baciato la mia ragazza davanti a tutti”: queste sono solo alcune delle brevi storie condivise in questo “coming out day” dai ragazz* di Varese.

 

Accolto benissimo, invece, il cartellone bianco messo in piazza da Arcigay Varese, dove i ragazz* hanno scritto messaggi d’amore, dediche, ringraziamenti, motti e pensieri per il “coming out day”.

 

Ancora si riscontra molta difficoltà nel poter parlare della propria sessualità o genere, per questo da anni le associazioni e molti attivisti usano questa giornata per condividere le loro storie o per dar voce a quello che sono senza paura, diffondendo messaggi di amore e speranza per un futuro migliore dove fare coming out non sarà più un privilegio.