Alla scoperta dalla “micro” grande Varese

Una settimana alla scoperta delle “micro” ma grandi bellezze della Città Giardino. Varese Microvalorizzazione ci ha accompagnato per una settimana raccontandoci luoghi poco noti o facendoci notare particolari che si perdono nelle distrazioni quotidiane. Li conosciamo meglio:

Ciao a tutti! Per una settimana grazie a #convaresenews vi racconteremo @varese.microvalorizzazione del quotidiano. Siamo un collettivo di giovani professionisti e cittadini under 35 con competenze e passioni diverse in bilico tra un presente di scarse possibilità ed un futuro ricco di incertezze che cerca di vivere in prima linea il proprio quotidiano caricandolo di senso.

Tutto è partito 2 anni fa con un evento estemporaneo (e delle idee in testa) in una notte di una calda estate a Biumo Superiore. Grazie agli artisti Emiliano Candida (chitarra), Luca Daddino (recitazione) e @mmvverdi (suoni e rumori) che hanno recitato e musicato “Le città invisibili” di Italo Calvino, abbiamo ri-abitato un luogo dimenticato: il percorso pedonale sotto villa Ponti che collega Biumo Inf. con Biumo Sup. Perchè le città invisibili? Perchè noi cittadini, come Kublai Khan, non conosciamo il nostro impero, la città in cui abitiamo. VA’rese ha l’ambizione di diventare il nostro Marco Polo.

Descrivi in poche righe chi sei
Siamo va’rese microvalorizzazione del quotidiano un collettivo di giovani professionisti e cittadini under 35 con competenze e passioni diverse in bilico tra un presente di scarse possibilità ed un futuro ricco di incertezze che cerca di vivere in prima linea il proprio quotidiano caricandolo di senso.

Come è stata la tua esperienza con l’account di VareseNews?
Arrivare a piu di 20k è stato per me (Marco Z in quei giorni ha gestito l’account)/noi una grande opportunità, ma anche un’ occasione per riassumere, anche a noi, chi siamo e cosa abbiamo fatto.

Cosa pensi di Instagram come mezzo di comunicazione?
Instagram è veloce, alle volte troppo, ma penso sia una prerogativa della società in cui viviamo che consuma in maniera rapida invece di usare e comprendere. Con instagram arrivi alle persone, soprattutto gestendo un account come quello di Varesenews, ma la questione è: dove? Noi stiamo nel mondo digitale ma anche e forse soprattutto in quello reale, quello di tutti i giorni, in cui sei tu e non la maschera di qualcun’altro. Un quotidiano reale e ordinario che purtroppo spesso trascuriamo e di cui ci dimentichiamo.

Cosa ti piace raccontare?
La bellezza della vita quotidiana, anche i brani ordinari che invece vogliamo dimostrare possono essere straordinari. Bisogna semplicemente voler vivere con consapevolezza e non “come dei bauli” come diceva il prof Pandakovic.

Cosa significa gestire un account Instagram per una testata giornalistica e cosa pensi del progetto Convaresenews?
Significa parlare con un pubblico diverso dal proprio e vedere cosa succede. Convaresenews è un ottimo progetto per raccogliere quello che succede sul territorio. Alle volte con il rastrello, alle volte con la rete e alle volte ancora con una mano gentile… perché si raccoglie quel che c’è a disposizione…e sta li il bello, quello che vien su vien su.

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Mi ha lasciato degli spunti di riflessione sulla comunicazione.  Una riflessione che affronterò, come tutto, passo dopo passo, giorno dopo giorno, nella ricerca spasmodica di senso, non avendo in tasca nessuna ricetta, ma tonnellate di dubbi.

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