Lo strano caso… io e l’ottimizzatore

Non ho argomenti che “spaccano” sul web, non so che cavolo scrivere su Amy Winehouse, non ho una gallery con tette e culi vip sulle spiagge italiane, non ho alcuna confessione di pseudo pornostar americane (almeno là le chiamano con il loro nome) frequentatrici di deputati democratici. Insomma, sono pronto a essere il primo blogger che prenderà posto sul lettino dello psicologo, in crisi d’identità.
La ricerca del protagonista ideale, nel ruolo di killer del mio futuro bestseller, è ancora infruttuosa. Anche se l’assassino perfetto sembra essere lui, il consulente aziendale, che da qualche giorno mi fissa con sospetto, mentre lo incrocio nei corridoi dell’azienda: si definisce esperto in risparmio e ottimizzazione di risorse aziendali. Che, detto così, passa per un benefattore, ma traducendo in italiano corrente suona in tutt’altro modo: tagliatore di teste.
Cosa avrà la mia testa, caro ottimizzatore, per attirare il tuo sguardo, così frequentemente? Il mio collo è ancora intatto, poco importa se, con sguardo falsamente contrito, il capo dell’ufficio personale mi abbia comunicato stamane che una parte, una piccola parte del mio stipendio, mi verrà pagata fra un po’, ma non ora. Caro consulente, questa è opera tua, è parte del tuo diabolico piano! l’ho capito, sai? Sarai presto il cattivo nel mio noir, il nuovo romanzo di mister F che farà sussultare sulle sedie gli editori di tutta Italia, mi vendicherò così. Ti ci vedo in combutta con la casalinga del secondo piano, con una doppia vita tutta da rivelare a migliaia di lettori avidi di storie truci.
È iniziata l’estate, nel frattempo, che nei pendolari come me ha l’effetto solo di far nascere la voglia di acquistare riviste soft, come quelle che si vedono soltanto dal parrucchiere: all’edicola della stazione, “la giornalaia che sussurrava ai piccioni” (vi piace come titolo per entrare in classifica?) non aspetta altro. In attesa del mio treno, sbircio sulle copertine superpatinate e piene di addominali a tartaruga e poppe al Photoshop: ma uno scrittore che vuol far successo non può fermarsi all’immagine, deve scegliere in base ai contenuti. Cosmpolitan propone “regala un sex toys al tuo partner” e curiosando indifferente scopro che ci sono un sacco di coniglietti, fiorellini, paperelle e pinguini che si prestano a un uso improprio. Eppure non mi fanno venire voglia di acquistarli, tuttavia comincio a ripensare al reimpiego di certe bomboniere idiote che stanno a far la polvere nella vetrinetta del corridoio di casa.
Meglio mollare la rivista per non fare arrabbiare la giornalaia, tanto non lo compro: GQ, invece, comunica che uno studio recente ha dimostrato che il sesso tra gli atei è più divertente che tra i credenti. Stento a crederci… Più confortanti le pagine di Mens’health che suggeriscono agli uomini 5 modi per restare sani: sole, amici, sport, sesso e riposo. Grazie, non ci ero arrivato!
Mi ritorna in mente l’ottimizzatore aziendale e quello sguardo fisso su di me, mi verrebbe da incazzarmi con Tremonti o con la Grecia. Già, in Grecia sta andando tutto a rotoli, ma noi qui stiamo tranquilli: dal decolleté del consigliere regionale Nicole Minetti, che compare su una copertina e che anche io, come contribuente lombardo, contribuisco a rendere florido, capisco che va tutto bene. E me lo conferma Novella 2000, che mi mostra Aquilani e Quattrociocche che si rilassano in Sardegna. Sto bene, stiamo tutti bene: e che gran voglia di prendere la residenza a Paperopoli… ho sentito che Nonna Papera cerca un aiutante in cucina.