In seguito ad una richiesta del Comune al Centro Gulliver, in questa settimana si terranno due giornate all’insegna della natura e della formazione ambientale per 130 bambini dei centri estivi del Comune di Varese. Tutto questo avverrà in Località Rasa, presso gli spazi esterni della Cascina Tagliata del Vittorione a cura di esperti formatori del Centro Gulliver. Martedì 20 sarà la volta del centro estivo organizzato presso le scuole elementari Garibaldi, Giovedì 22 toccherà a quello delle scuole Pascoli.
Il Centro Gulliver – in attesa dell’agibilità della struttura – mette a disposizione tutti gli spazi esterni che circondano la Cascina Tagliata, nell’ambito del progetto “Estività”, ideato come esperienza educativa e formativa e pensato per i bambini delle scuole elementari e medie.
Le giornate inizieranno con una passeggiata didattica per i boschi che conducono da Sant’Ambrogio alla Rasa. Questa breve camminata sarà l’occasione per i bambini per conoscere più da vicino la flora e la fauna locali, distinguendo diversi tipi di alberi e uccelli. Nel resto della giornata i ragazzi parteciperanno ad un laboratorio di apicoltura: ascolteranno una “mini lezione” sull’affascinante mondo delle api, vedranno dal vivo un’arnia e impareranno a fare le candele.
Per rimanere in tema natura, bambini, educatori e formatori pranzeranno insieme al sacco sui prati circostanti.
I centri ricreativi estivi comunali vengono organizzati ogni anno dal Comune di Varese in alcune scuole del territorio: la finalità è quella di offrire ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (fino a 12 anni), durante il periodo delle vacanze estive, opportunità di incontro, svago e crescita all’interno di un percorso ideato e progettato dall’équipe pedagogica comunale.
- Siamo qui perché non c’è alcun rifugio dove nasconderci da noi stessi. Fino a quando una persona non confronta se stessa negli occhi e nei cuori degli altri, scappa. Fino a quando non permette loro di condividere i suoi segreti, non ha scampo da essi. Timorosa di essere conosciuta non può conoscere se stessa né gli altri: sarà sola. Dove altro se non nei nostri punti comuni possiamo trovare un tale specchio? Qui, insieme, una persona può, alla fine, manifestarsi chiaramente a se stessa, non come il gigante dei suoi sogni né il nano delle sue paure, ma come un uomo parte di un tutto con il suo contributo da offrire. In questo terreno noi possiamo mettere radici e crescere, non più soli, come nella morte, ma vivi a noi stessi e agli altri.
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