Ci sono voluti due anni di progettazione per trovare tutte le soluzioni possibili a renderlo compatibile con l’ambiente. Il Rio Indio ecolodge è l’unico hotel autorizzato a San Juan del Nicaragua. Quando si arriva qui, se ne capiscono subito le ragioni. Siamo in mezzo alla giungla e alla “Reserva biologica Indio Maiz”, il più grande polmone verde del Centroamerica.Il dottor Alfredo Lopez, socio di maggioranza e Ceo della società, ci è venuto a prendere con una plancia all’imbarcadero subito fuori dall’aeroporto. Medico chirurgo del Costarica è impegnato dalla fine del secolo scorso su questo progetto. Il lodge è stato costruito nel 1999 grazie ai finanziamenti di un pool di persone tra cui statunitensi e nicaraguensi.
Lopez ne parla con entusiasmo raccontandoci le ragioni di questo particolarissimo hotel. “Siamo in un posto unico al mondo, in mezzo alla riserva e alla laguna e di fronte all’oceano. Abbiamo pensato ai tanti turisti che vogliono visitare un luogo così incantevole rispettando totalmente l’ambiente. Per noi l’ecologia è la cosa più importante”.
Sono serviti cinque milioni di dollari per costruire il lodge. Ventisette abitazioni spaziose che si raggiungono attraverso un cammino tutto di legno sospeso in mezzo alla foresta.
“Quasi tutto quello che mangiamo qui lo produciamo noi. – Vernon Hodgson, gerente dell’hotel è arrivato da soli due giorni. È di Corn Island ed ha un grande esperienza nel settore alberghiero. – Qui la pesca è favolosa e i nostri clienti possono fare tantissime cose e avere l’hotel come punto di partenza per numerose escursioni sia sul rio San Juan che nella foresta”.
Vernon è l’immagine dell’accoglienza. Un sorriso aperto, sincero racconta di quanto ami questo lavoro perché adora incontrare gente e una struttura come il Rio Indio Ecolodge ha un carattere cosmopolita.
Un’avventura arrivare qui, ma con il nuovo aeroporto la visita diventa meno impegnativa e certamente è un viaggio che non si dimentica.