Può una pizza fare più di mille parole? A volte sì! Lo dimostra l’iniziativa che si è svolta lunedì 21 marzo – proprio in occasione del primo giorno di primavera – nella Casa circondariale di Varese. Alcuni studenti delle scuole superiori cittadine che hanno aderito al progetto “Educazione alla legalità” hanno infatti cucinato insieme a un gruppo di persone detenute. Sono state preparate insieme pizze, torte e panini per poi mangiarli insieme festeggiando la primavera.
Presenti anche gli insegnanti delle scuole coinvolte – Isis Newton, Liceo Classico Cairoli e Istituto Maria Ausiliatrice – e alcuni operatori del carcere (Maria Mongiello, Rosario Arcidiacono, Virgino Ambrosini, Sergio Preite, Adriana Bertoni, Suor Cinzia Milani, Gabriella Iannacone, Lorenzo Bassi).
È stata una mattinata positiva che a detta degli stessi studenti ha presentato «delle persone e non dei mostri…». Non è stato difficile per i ragazzi capire che erano davanti a «persone che hanno sbagliato e che per questo stanno scontando la loro pena, ma che stanno dimostrando una grande voglia di riscatto. Si stanno preparando a tornare nella società». Anche il gruppo dei detenuti ha valutato più che positivamente questa esperienza, infatti il «sentirsi considerati come delle persone, portatori di una dignità individuale può solo contribuire a ripartire con il sul piede giusto per rientrare in società. Chi ha sbagliato ed è stato giudicato sta pagando e vuole ricucire lo strappo con la comunità».