Una villetta nella campagna di San Giuseppe Jato. Poco più di una foresteria, la tipica casa di campagna del palermitano, senza fronzoli, alberi che rinfrescano, fondi coltivati tutto intorno. Era della famiglia Brusca, oggi è la base di Libera, dove si ritrovano i partecipanti dei campi di lavoro. In paese c’è la sede delle cooperative sociale, e del consorzio “Libera terra Mediterraneo” che si occupa degli aspetti distributivi e commerciali.
Francesco Citarda, 30 anni, è il responsabile dei campi scuola: arriva con un furgone pieno di derrate alimentari e carica la cucina. Il panorama è meraviglioso e qui la Sicilia rurale dà il suo meglio.
Nel viaggio, dalla stazione, c’è il tempo di capire che “Libera Terra”, nata dall’associazione “Libera” fondata da don Luigi Ciotti, è una realtà che dà lavoro a 140 persone ed è un marchio con un protocollo di legalità e fliliera biologica molto severo. Ci sono 5 cooperative in Sicilia, una sesta sta nascendo sull’isola, e tre sono in Campania, Calabria e Puglia, tutti in fondi confiscati alla criminalità, di cui acquistano la gestione in comodato d’uso gratuito. L’ambiente è intimo, il vicinato vivace con accenti spiccatamente dialettali. Attendiamo l’arrivo del gruppo organizzato da Coop Lombardia da Punta Raisi.